16/05/2025
Anti Fake: Dermatite atopica: una malattia genetica, non un’allergia della pelle
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle, caratterizzata da secchezza, arrossamenti, prurito intenso e fasi di peggioramento alternate a periodi di miglioramento.
Molti pensano che si tratti di una semplice allergia cutanea, ma in realtà la dermatite atopica è una malattia con una forte componente genetica. Le persone che ne soffrono hanno una pelle “programmata” per essere più fragile: la barriera cutanea è alterata, più soggetta a perdita di idratazione e penetrazione di agenti irritanti.
🔬 Non è una malattia allergica, ma può essere influenzata da allergeni, a causa dell'aumentata permeabilità cutanea, aumenta la possibilità che allergeni possano sensibilizzare il paziente
È vero che alcuni allergeni ambientali o alimentari (come acari, polveri, pollini o determinati cibi) possono peggiorare i sintomi in soggetti sensibilizzati. Tuttavia, non sono la causa della malattia. La dermatite atopica non nasce da un’allergia, ma da una predisposizione interna: è il tipo di pelle ad essere alterato fin dalla nascita, e l’allergia può semmai peggiorare un terreno già infiammato.
🌦️ Clima e ambiente: quando il tempo peggiora, spesso peggiora anche la pelle
I cambiamenti climatici sono un fattore molto rilevante:
In inverno, l’aria fredda e secca, insieme al riscaldamento artificiale degli ambienti, favorisce la disidratazione della pelle.
In estate, il sudore, la salsedine, l’esposizione al sole o all’aria condizionata possono irritare la cute atopica.
In primavera e autunno, le variazioni di temperatura, gli sbalzi termici e l’aumento degli allergeni ambientali possono innescare riacutizzazioni.
Per questo, la dermatite atopica peggiora spesso con il peggiorare delle condizioni climatiche, e può richiedere un adattamento della routine quotidiana a seconda delle stagioni.
🧴 Consigli pratici per la gestione quotidiana
Ecco alcune strategie semplici ma efficaci per proteggere la pelle atopica e ridurre le riacutizzazioni:
1. Idratare quotidianamente
Usa emollienti almeno 1-2 volte al giorno, soprattutto dopo il bagno o la doccia.
Preferisci prodotti senza profumi, parabeni o conservanti aggressivi.
In inverno, scegli creme più corpose; in estate, emulsioni più leggere ma comunque idratanti.
2. Evitare saponi aggressivi
Detergi la pelle con olio da bagno o saponi delicati, privi di tensioattivi forti.
Evita lavaggi troppo frequenti o con acqua molto calda: alterano il film idrolipidico.
3. Fare attenzione all’abbigliamento
Preferisci cotone morbido, evita lana, sintetici e tessuti ruvidi a contatto diretto con la pelle.
Lava gli abiti con detersivi delicati e senza ammorbidenti.
4. Gestire il clima domestico
In inverno, umidifica gli ambienti (umidificatori, contenitori d’acqua sui termosifoni).
In estate, evita l’aria condizionata troppo secca o diretta sulla pelle.
5. Tenere sotto controllo il prurito
Mantieni le unghie corte e pulite per evitare escoriazioni.
Usa impacchi freschi o garze umide sulle zone infiammate nei momenti di prurito intenso.
Segui le terapie topiche prescritte dal medico in caso di infiammazione (creme corticosteroidee o immunomodulanti).
6. Alimentazione e allergie: solo se indicato
Non eliminare cibi dalla dieta senza indicazione medica.
🎯 In sintesi
La dermatite atopica è una condizione cronica e genetica, che non si “guarisce” eliminando un allergene, ma si gestisce con costanza e attenzione.
Capire che non è “colpa” del cibo o del sapone, ma di una pelle geneticamente più fragile, aiuta a prendersene cura meglio e a ridurre i momenti di peggioramento.