
14/12/2024
L'ALIMENTAZIONE DURANTE LE FESTIVITÀ: STRATEGIE PER GODERSI IL NATALE SENZA STRESS ALIMENTARE.
L’angolo della dietista
________________________________________
Natale a tavola: tra nutrimento e socialità
Il cibo non è solo nutrimento o il mezzo per soddisfare i nostri fabbisogni energetici, ma assume un valore simbolico, culturale e sociale. Nella nostra società, molte occasioni di incontro sono legate al cibo: colazioni di lavoro, aperitivi, cene tra amici o familiari. Durante le festività natalizie, questi appuntamenti tendono ad aumentare e intensificarsi, trasformandosi spesso in momenti di convivialità ma anche di stress, specie per chi vive un rapporto complesso con l’alimentazione.
La paura di compromettere un percorso dietetico, il timore del giudizio altrui (“Ma tu non eri a dieta?”), o il senso di colpa dopo aver mangiato in eccesso possono creare un conflitto tra il desiderio di partecipare e il bisogno di proteggere il proprio benessere psicofisico. Questo porta spesso a percepire il cibo come una tentazione da combattere, con il rischio di alimentare un circolo vizioso di privazioni, cedimenti e sensi di colpa.
Eppure, è possibile vivere le feste con serenità, riportando il cibo al centro come strumento di condivisione e piacere, senza compromettere il nostro equilibrio. Ecco alcune strategie utili.
1. Evitare gli sprechi: la qualità prima di tutto
Per il pranzo o il cenone a casa, la parola d’ordine è organizzazione. Pianificare un menù basato su porzioni reali e proporzionate evita sprechi e avanzi. Spostiamo il focus del cibo proposto ai nostri ospiti dalla quantità alla qualità: preferiamo prodotti di stagione, del territorio, preparati con materie prime di alto livello. Un cibo di qualità non solo soddisfa di più il palato, ma arricchisce l’esperienza conviviale.
2. Comportamento al ristorante: il piacere della degustazione
Quando ci troviamo a mangiare fuori, possiamo assaggiare tutto, ma con moderazione. Evitare il bis o porzioni abbondanti, mangiare lentamente e con consapevolezza aiuta a gratificare il gusto e a favorire la sazietà. Questo approccio coinvolge tutti i sensi e consente di godere del momento senza eccessi. Soddisfazione e senso di sazietà infatti non sono legati solo alla quantità di cibo assunto, ma sono influenzati anche da tutti gli altri sensi.
3. Saper dire di no
Dire di no a una portata o lasciare qualcosa nel piatto non è un atto di maleducazione e non significa che il cibo non i è piaciuto, ma significa rispettare i propri bisogni. Ascoltare il proprio corpo e riconoscere il momento in cui si è sazi aiuta a evitare il disagio della pienezza e a vivere meglio l’esperienza conviviale.
4. Non pesarsi subito dopo le feste (pranzi o cene)
Il peso corporeo è influenzato da molteplici fattori, tra cui ritenzione idrica e cambiamenti temporanei nell’alimentazione. Salire sulla bilancia subito dopo un grande pranzo o cena potrebbe restituire un numero poco rappresentativo del nostro stato fisico reale. L’aumento di peso significativo deriva da un eccesso calorico prolungato nel tempo, non da singoli pasti abbondanti. Evitiamo quindi inutili ansie e sensi di colpa.
5. Dolci avanzati: che fare?
• Prevenire gli eccessi: Sapendo in anticipo che alla fine di una cena ci verranno probabilmente regalati dei dolci, dovremmo prevedere di ridurne gli acquisti in anticipo. In questo modo non se ne accumuleranno grandi scorte a disposizione in casa.
• Frazionare il consumo: Inserire i dolci avanzati in colazione o merenda, accompagnati da tisane o infusi non zuccherati, può aiutare a distribuirne il consumo senza sovraccaricare i pasti principali.
6. Mantenere la regolarità dei pasti
Saltare i pasti come strategia per compensare le abbuffate non è utile. Il digiuno anticipatorio può alterare i segnali di fame e sazietà, portando a una maggiore probabilità di eccessi alimentari successivi. Dobbiamo preferire invece pasti leggeri e bilanciati, con cereali integrali, legumi, verdure e proteine magre.
7. Rieducare il palato
Dopo le feste, è importante ridurre gradualmente la quota di alimenti elaborati e zuccherati, evitando di passare da un eccesso a una totale esclusione. Rieducare il palato alla “normalità” significa riscoprire il piacere di alimenti semplici e nutrienti, senza privazioni drastiche.
8. Idratazione
L’idratazione è fondamentale per il benessere. Aumentiamo il consumo di acqua, infusi e tisane (non zuccherati) per contrastare la ritenzione idrica e favorire la depurazione naturale dell’organismo.
9. Movimento: il piacere di muoversi
Camminate, passeggiate all’aria aperta o gite fuori porta possono essere occasioni per favorire il benessere fisico e mentale. Aumentare il movimento è un toccasana per migliorare l’umore e supportare l’equilibrio metabolico senza la necessità di diete estreme o restrittive.
Le festività possono essere vissute con serenità, senza compromettere il nostro benessere. Imparare a gestire il rapporto con il cibo in questi momenti è un atto di cura verso noi stessi e verso chi ci circonda. Ricordiamo che il cibo è innanzitutto piacere e condivisione, e con un po’ di consapevolezza, possiamo godercelo senza rinunce o rimpianti.
Designed by Freepick