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Neuropsicologia Vicenza Psicologia Psicoterapia NEUROPSICOLOGIA & Psicoterapia, Psicologo, ,
Neurofeedback - Biofeedback - psicologia giuridica
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sede VICENZA Viale Mazzini 83 (dopo la Questura) ed ambulatori a THIENE via Braghettone 20 e San Giuseppe di CASSOLA via Verdi 22

CTU e Perito Tribunale di  VicenzaSTUDI a  VICENZA, MARANO  VICENTINO e CASSOLA Telefono 0444 025354   cell. 351 553 486...
06/07/2025

CTU e Perito Tribunale di Vicenza

STUDI a VICENZA, MARANO VICENTINO e CASSOLA Telefono 0444 025354 cell. 351 553 4869 www.neuropsicologiavicenza.it

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𝐔𝐧 𝐛𝐚𝐠𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐬𝐢 𝐬𝐮𝐢𝐜𝐢𝐝𝐚 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐮𝐧 𝐚𝐧𝐧𝐞𝐠𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨. 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐯𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚𝐫𝐥𝐨?riporto la lettera scritta or ora al Corrier...
26/06/2025

𝐔𝐧 𝐛𝐚𝐠𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐬𝐢 𝐬𝐮𝐢𝐜𝐢𝐝𝐚 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐮𝐧 𝐚𝐧𝐧𝐞𝐠𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨. 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐯𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚𝐫𝐥𝐨?

riporto la lettera scritta or ora al Corriere della Sera

"Caro Direttore

Lavoro come neuropsicologo e spesso mi occupo di risarcimenti e cause per danni psichici causati da un evento, ad es. un sinistro stradale o un pesante mobbing sul lavoro.
Da giovane (sono oramai un ex dirigente sanitario in pensione che lavora come libero professionista) ero appassionato di nuoto ed ho fatto un corso per diventare maestro. Declinai il corso per bagnini poichè mi spaventavano le responsabilità. Per un salario che parte dalle 6 - 7 euro orari, si deve rispondere della vita delle persone che peraltro spesso non rispettano le norme di sicurezza. Poi se succede che qualcuno muore, inevitabilmente ti arriva un avviso di garanzia e devi prenderti un avvocato facendo molte migliaia di euro per pagarlo. Inoltre oltre alle preoccupazioni di esser coinvolti in una cosa estremamente costosa, bisogna fare i conti con un sistema giustizia che nonostante tutte le riforme, può tenerti sospeso più di 8 anni per tutti i gradi del giudizio. Questo è indegno. E' indegno quindi che per pochi euro orari si debba esser coinvolti in processi e perlomeno all'atto della firma del contratto di lavoro, dovrebbero esser specificate queste enormi responsabilità e accordata una assicurazione per le responsabilità civili e le spese legali.
Gli operatori che si prendono cura degli altri (poliziotti, medici, infermieri e tanti altri compreso i bagnini) oltre questi pesi, in aggiunta non hanno alcuna assistenza psicologica. Uno dei miei figli ha vissuto per molti anni in Nuova Zelanda e la Polizia se sei coinvolto in un sinistro stradale o vittima di un furto ti offre l'assistenza psicologica. L'Italia invece è nella retroguardia per le cure psicologiche. Un colloquio psicologico con il bagnino (ed il padre) del piccolo annegato magari avrebbe salvato almeno la seconda vita.

Per quanto di mia competenza di psicologo giuridico, i familiari del povero bagnino dovrebbero fare una domanda all'INAIL di risarcimento per i danni psichici (Stress post traumatico e suicidio), cosa che prevederà valutare il peso eventuale di fragilità pre-esistenti. Se invece il bagnino non era in regola e lavorava in nero (cosa mi pare non sia), si aprirebbe il capitolo del "lavoro povero" in Italia e le richieste di risarcimento potrebbero esser addebitate al datore di lavoro".

Tutto l'articolo su PTSD, responsabilità e risarcimento, potete leggerlo qui.

https://www.neuropsicologiavicenza.it/un-bagnino-si-suicida-dopo-un-annegamento-di-un-bambino-professioni-di-aiuto-indifese-e-risarcimenti/

Foto di Megan Bucknall su Unsplash

𝐀𝐋𝐁𝐎 𝐂𝐓𝐔  PSICOLOGIA - AREA ADULTI CAPACITA' DI INTENDERE E VOLERE (penale e civile - capacita' di stare in atti); 𝐏𝐑𝐄𝐕𝐈...
24/06/2025

𝐀𝐋𝐁𝐎 𝐂𝐓𝐔

PSICOLOGIA - AREA ADULTI CAPACITA' DI INTENDERE E VOLERE (penale e civile - capacita' di stare in atti); 𝐏𝐑𝐄𝐕𝐈𝐃𝐄𝐍𝐙𝐀 ADULTI (indennita' di accompagnamento, indennita' di frequenza, legge 104, amministrazione di sostegno, ecc); PSICODIAGNOSI (diagnosi psicologica, diagnosi neuropsicologica, ecc); PSICOLOGIA GIURIDICA O FORENSE; VALUTAZIONE DEL DANNO

PSICOLOGIA - AREA MINORI PREVIDENZA MINORI (indennita' di accompagnamento, indennita' di frequenza, legge 104, ecc); VALUTAZIONE DEL DANNO

PSICOLOGIA - AREA ORGANIZZAZIONE E LAVORO PSICOLOGIA DEL LAVORO (mobbing, stress lavoro correlato, ecc)

PSICOLOGIA - AREA FAMIGLIA VALUTAZIONE CAPACITA' GENITORIALE

𝐀𝐋𝐁𝐎 𝐏𝐄𝐑𝐈𝐓𝐈

PSICOLOGIA - AREA ADULTI 𝐏𝐑𝐄𝐕𝐈𝐃𝐄𝐍𝐙𝐀 ADULTI (indennita' di accompagnamento, indennita' di frequenza, legge 104, amministrazione di sostegno, ecc) CAPACITA' DI INTENDERE E VOLERE (penale e civile /capacita' di stare in atti); PSICOLOGIA GIURIDICA O FORENSE; VALUTAZIONE DEL DANNO

PSICOLOGIA - AREA PSICODIAGNOSI PSICODIAGNOSI (diagnosi psicologica, diagnosi neuropsicologica, ecc)

PSICOLOGIA - AREA MINORI 𝐏𝐑𝐄𝐕𝐈𝐃𝐄𝐍𝐙𝐀 MINORI (indennita' di accompagnamento, indennita' di frequenza, legge 104, ecc)

STUDI a VICENZA, MARANO VICENTINO e CASSOLA
Telefono 0444 025354 cell. 351 553 4869 www.neuropsicologiavicenza.it

𝐕𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐍𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐍𝐨𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐔𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐨𝐬𝐭𝐞𝐠𝐧𝐨: 𝐮𝐧 𝐂𝐚𝐬𝐨 𝐂𝐥𝐢𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐄𝐬𝐞𝐦𝐩𝐥𝐚𝐫𝐞In ambito giurid...
15/05/2025

𝐕𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐍𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐍𝐨𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐔𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐨𝐬𝐭𝐞𝐠𝐧𝐨: 𝐮𝐧 𝐂𝐚𝐬𝐨 𝐂𝐥𝐢𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐄𝐬𝐞𝐦𝐩𝐥𝐚𝐫𝐞

In ambito giuridico e clinico, la valutazione neuropsicologica rappresenta uno strumento fondamentale per determinare la necessità di interventi protettivi come la nomina di un amministratore di sostegno (ADS). Un recente caso, emblematico per complessità e urgenza, illustra come l’integrazione tra competenze psicologiche, mediche e legali sia cruciale per garantire la tutela di soggetti vulnerabili. La paziente, un’anziana vedova senza figli, è stata ricoverata in una struttura residenziale dopo una caduta domestica non testimoniata, che ha causato un trauma cranico con emorragia subdurale e una cardiomiopatia da stress (sindrome di Takotsubo). Prima dell’evento, viveva in autonomia, seppur con un lieve decadimento cognitivo preesistente. Le conseguenze dell’incidente hanno acuito le sue fragilità, rendendola incapace di gestire anche le attività quotidiane più semplici. La valutazione neuropsicologica ha evidenziato uno stato di coscienza fluttuante, con alternanza di momenti di lucidità e confusione...

Leggi tutto l'articolo qui

https://www.neuropsicologiavicenza.it/valutazione-neuropsicologica-e-nomina-urgente-dellamministratore-di-sostegno-un-caso-clinico-esemplare/











𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐚𝐠𝐧𝐨𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐮𝐭𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞? 𝐓𝐫𝐚𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝟓 𝐩𝐨𝐝𝐜𝐚𝐬𝐭 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐁𝐁𝐂Vedrete come fake news sui v...
08/05/2025

𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐚𝐠𝐧𝐨𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐮𝐭𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞?

𝐓𝐫𝐚𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝟓 𝐩𝐨𝐝𝐜𝐚𝐬𝐭 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐁𝐁𝐂

Vedrete come fake news sui vaccini nascano dall'articolo giudicato fraudolento di Andrew Wakefield e come le cause dell'autismo siano genetiche (forse con un contributo lieve come fattore di rischio, dell'età dei genitori) e come si sia ampliata in realtà negli ultimi decenni la sensibilità diagnostica verso soggetti con sintomatologia lieve. La prevalenza di casi diagnosticati come autismo in forma grave non è infatti variata negli ultimi 40 anni. Riproduciamo sotto il transcritto delle 5 puntate della BBC.

tutto il transcritto lo troverete qui

https://www.neuropsicologiavicenza.it/le-diagnosi-di-autismo-perche-aumentano-esponenzialmente/

𝐂𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚  𝐌𝐄𝐌𝐎𝐑𝐈𝐀 𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐕𝐢𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨Referto neuropsicologico  e consigli per mantenere e migliorareStudio dott. M...
05/05/2025

𝐂𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐄𝐌𝐎𝐑𝐈𝐀 𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐕𝐢𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨

Referto neuropsicologico e consigli per mantenere e migliorare

Studio dott. Mario Zerilli
Via Genova 10 Marano Vicentino
0444 025354
Whatsapp cell. 351 553 4869
info@neuropsicologiavicenza.it

Quali sono le 9 cose comuni nei centenari?
https://www.neuropsicologiavicenza.it/longevita-le-9-cose-in-comune-ai-centenari/

altre info le trovi qui

https://neuropsicologiavicenza.it/

𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐒𝐀𝐍𝐈𝐓𝐀𝐑𝐈𝐎 𝐚 𝐕𝐈𝐂𝐄𝐍𝐙𝐀𝐎𝐟𝐟𝐫𝐨 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐢𝐥 𝐌𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀, 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝐞  𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 (𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐞 𝐩𝐨𝐦𝐞𝐫𝐢𝐠𝐠𝐢𝐨)  𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐨𝐟...
05/05/2025

𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐒𝐀𝐍𝐈𝐓𝐀𝐑𝐈𝐎 𝐚 𝐕𝐈𝐂𝐄𝐍𝐙𝐀

𝐎𝐟𝐟𝐫𝐨 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐢𝐥 𝐌𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀, 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝐞 𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 (𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐞 𝐩𝐨𝐦𝐞𝐫𝐢𝐠𝐠𝐢𝐨) 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚: 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐞𝐮𝐭𝐚, 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐭𝐫𝐚, 𝐝𝐢𝐞𝐭𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨, 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐨 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞 (𝐧𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐢 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐧𝐨).

𝐏𝐞𝐫 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐰𝐡𝐚𝐭𝐬𝐚𝐩𝐩 𝐚𝐥 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐞𝐥𝐥. 𝟑𝟓𝟏 𝟓𝟓𝟑 𝟒𝟖𝟔𝟗 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐪𝐮𝐢𝐨 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨.

𝐜𝐚𝐥𝐮𝐧𝐧𝐢𝐚 𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐡𝐢𝐜𝐢: 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐚𝐫𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨Un uomo di 62 anni, cacciatore e figura pubblica locale, ha subito la r...
04/05/2025

𝐜𝐚𝐥𝐮𝐧𝐧𝐢𝐚 𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐡𝐢𝐜𝐢: 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐚𝐫𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨

Un uomo di 62 anni, cacciatore e figura pubblica locale, ha subito la revoca ingiustificata del porto d’armi per 299 giorni a causa di una denuncia infondata, poi smentita e rivelatasi una calunnia. Questo ha causato grave stigma sociale, isolamento, perdita di reputazione e ruolo nella comunità venatoria. La perizia psicologica ha certificato una depressione maggiore severa con ansia elevata, anedonia, insonnia e danno esistenziale marcato. Il TAR ha annullato il provvedimento, ma il danno psichico e sociale è rimasto. È stato stimato un congruo risarcimento totale per danno psichico, reputazionale e permanente.

Tutto l'articolo lo leggi qui

https://www.neuropsicologiavicenza.it/caso-reale-danno-psichico-e-reputazionale-da-calunnia-e-revoca-ingiustificata-del-porto-darmi-valutazione-danni-psichici-e-risarcitoria/

𝐀𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐚𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐢𝐮𝐭𝐭𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨, 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨Quando si tr...
29/04/2025

𝐀𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐚

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐢𝐮𝐭𝐭𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨, 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨

Quando si trovano davanti a questioni di grande importanza, gli esseri umani tendono più facilmente a confermare le proprie convinzioni sul mondo piuttosto che a metterle in dubbio o a smentirle, anche se questo significa andare oltre le regole della logica. Questa inclinazione verso la conferma delle proprie idee può manifestarsi in modo particolarmente evidente come incapacità di evitare di ripetere una strategia di problem-solving anche quando si dimostra del tutto inefficace. ... “Se possono produrre delle prove che le confermano, anche gli individui intelligenti aderiscono alle proprie ipotesi con notevole tenacia”.

Di conseguenza, quando una possibile strategia di soluzione viene mantenuta nonostante i risultati che produce, ciò è direttamente collegato al fatto che il modo in cui l’individuo definisce e formula il problema è coerente con la sua rappresentazione della realtà. L’impossibilità stessa di risolvere il problema può così diventare una conferma delle aspettative della persona.

Per chiarire questo meccanismo, può essere utile un esempio, anche se semplificato e quindi da considerarsi più una illustrazione clinica che una reale circostanza di vita. Immaginiamo una giovane donna che ha sviluppato un’immagine di sé come “𝐢𝐧𝐭𝐫𝐢𝐧𝐬𝐞𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐦𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞”. È molto probabile che questa immagine di sé porti a un atteggiamento molto specifico verso la realtà: potrebbe vedere gli uomini come poco interessati a lei e aspettarsi che ogni relazione finisca presto, perché il partner si accorgerà dei suoi difetti e la lascerà.

Una volta iniziata una relazione, il suo atteggiamento la porterà a definire il problema così: “Cosa posso fare per evitare che quest’uomo mi lasci?” Una soluzione “adeguata”, secondo questa definizione, potrebbe essere quella di intensificare una serie di comportamenti per “tenersi il partner a tutti i costi”. Tuttavia, proprio questi comportamenti – come richieste continue di rassicurazione affettiva, scene di gelosia, tentativi di controllo – rischiano di stancare il partner, che potrebbe decidere di lasciarla.

La giovane donna, però, non interpreterà l’evento come conseguenza logica dei propri comportamenti, ma lo userà per rafforzare ulteriormente la convinzione di essere “intrinsecamente non amabile” e incapace di mantenere una relazione. In futuro tenderà quindi a intensificare questo tipo di soluzione controllante, provocando così altri abbandoni.

Ogni volta che viene lasciata, la donna interpreta ciò che accade sulla base della sua immagine di sé, rafforzandola e rendendola sempre più stabile. Col tempo, la convinzione di essere “non amabile” diventerà per lei una certezza comprovata. Comprensibilmente, questa credenza potrà influenzare le sue scelte di vita – sul lavoro, nelle relazioni sociali, ecc. – portandola a mettere in secondo piano gli impegni sentimentali. Queste scelte definiranno progressivamente un “programma di vita” che la donna considererà come l’unico possibile per sé. In questa situazione, una nuova relazione renderà ancora più facile mettere in atto i comportamenti descritti, favorendo così il verificarsi di ciò che si aspetta, cioè l’abbandono da parte del partner. In altre parole, è come se la donna avesse programmato il proprio comportamento per confermare, il più rapidamente possibile, ciò che temeva fin dall’inizio di una relazione affettiva e che ormai considera inevitabile.

da "Processi cognitivi e disregolazione emotiva. Un approccio strutturale alla psicoterapia" Guidano Liotti ed. apertamenteweb

𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐛𝐛𝐢𝐧𝐠 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚: 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐡𝐢𝐜𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨Cosa succede quand...
20/04/2025

𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐛𝐛𝐢𝐧𝐠 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚: 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐡𝐢𝐜𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨

Cosa succede quando il mobbing non arriva da un capo o da un collega, ma dalla propria famiglia? Vediamo come è possibile accertare e valutare i danni psichici.

È la drammatica vicenda di una imprenditrice veneta, oggi 53enne, che ha visto crollare la sua vita dopo essere stata progressivamente esclusa dall’azienda di famiglia, fondata dal nonno e portata avanti per tre generazioni.

Dopo anni di sacrifici, anche all’estero, e di totale dedizione al lavoro, la imprenditrice si è visto prima relegata a ruoli marginali, poi privata di ogni compenso e infine estromessa dalla gestione aziendale con modalità umilianti e pubbliche. Il tutto, orchestrato dai fratelli, che hanno deliberato compensi elevati per sé stessi, negando ogni diritto economico e decisionale alla congiunta.

Il risultato? Un vero e proprio terremoto psicologico: attacchi di panico, ansia cronica, insonnia, incubi ricorrenti, isolamento sociale, perdita di autostima e un grave disturbo alimentare che ha portato a un aumento di peso di oltre 40 kg. La perizia psicologica, redatta da noi, specialisti in psicologia giuridica, parla chiaro: un danno permanente, ovvero un disturbo d’ansia generalizzato grave e cronico e disturbo da alimentazione incontrollata di gravità estrema, con un danno biologico permanente stimato al 36%. I test clinici e psicodiagnostici hanno escluso ogni simulazione, confermando la gravità del quadro e il legame diretto con le condotte vessatorie subite in ambito familiare e lavorativo. Il danno esistenziale è stato poi quantificato secondo le tabelle ufficiali: oltre 194.000 euro di risarcimento, più la copertura per una psicoterapia biennale. Sarà ora il Giudice o un CTU incaricato a decidere.

Questa storia nostra quanto il mobbing, soprattutto se perpetrato da chi dovrebbe sostenerti, possa lasciare ferite profonde e durature. E quanto sia fondamentale affidarsi a uno psicologo giuridico esperto per la valutazione del danno psichico e la tutela dei propri diritti.

Se anche tu hai vissuto situazioni simili di esclusione, umiliazione o mobbing, non restare solo: la giustizia e la salute mentale passano anche (dopo che un avvocato avrà valutato la situazione) attraverso una perizia psicologica rigorosa.

Testo a cura di uno psicologo giuridico specializzato in danno psichico e mobbing familiare. Per consulenze e perizie, contattami al nr. 0444 025354 o info@neuropsicologiavicenza.it e per altre info www.neuropsicologiavicenza.it

Buona Pasqua 2025
20/04/2025

Buona Pasqua 2025

𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐚𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨: 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐝𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐠𝐢𝐮𝐫𝐢𝐝𝐢𝐜𝐚Cosa succede ...
16/04/2025

𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐚𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨: 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐝𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐠𝐢𝐮𝐫𝐢𝐝𝐢𝐜𝐚

Cosa succede quando un docente viene travolto da accuse infondate e diffamatorie, diffuse in un ambiente scolastico? È la storia – purtroppo vera – di un professore di lingue di una scuola superiore del Nord, che si è trovato al centro di una bufera mediatica e legale dopo le contestazioni di una famiglia insoddisfatta.
Tutto inizia con una lettera di diffida, inviata da un legale per conto di uno studente e dei suoi genitori, che accusa il docente di comportamenti vessatori e discriminatori. La scuola, dopo un’indagine interna, smentisce ogni addebito. Ma il danno ormai è fatto: la lettera circola tra studenti e colleghi, la reputazione del docente viene messa in discussione, e la pressione psicologica diventa insostenibile.
Il docente, un 45enne, inizia a manifestare sintomi gravi: insonnia, crisi di pianto quando è solo, perdita di peso, ansia costante, isolamento sociale e difficoltà a svolgere il proprio lavoro. La situazione degenera al punto da richiedere un intervento specialistico: una perizia psicologica giuridica, condotta da un esperto del settore, documenta un disturbo depressivo maggiore con componente ansiosa e somatica, direttamente collegato all’evento diffamatorio.
I test clinici e psicofisiologici parlano chiaro: il livello di disagio supera ampiamente la soglia clinica, con un impatto devastante sulla vita personale, familiare e lavorativa del docente. 𝐋𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐞𝐬𝐜𝐥𝐮𝐝𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐬𝐢𝐦𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐢𝐥 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨: 𝟑𝟓% 𝐝𝐢 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐛𝐢𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐧𝐞𝐨, 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐚𝐫𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞, 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚̀ 𝐩𝐨𝐢 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐭𝐚, 𝐭𝐫𝐚 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐧𝐞𝐨, 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚, 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐞𝐮𝐫𝐨. 𝐒𝐚𝐫𝐚̀ 𝐨𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐆𝐢𝐮𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐚 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐝𝐞𝐫𝐞.
Questo caso dimostra quanto la diffamazione, soprattutto in contesti delicati come la scuola, possa lasciare ferite profonde e durature. E sottolinea l’importanza di una valutazione psicologica giuridica rigorosa e indipendente, capace di restituire dignità e giustizia alle vittime.

Per info info@neuropsicologiavicenza.it
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