26/01/2025
[ripropongo, perché sentir parlare professionistə sanitariə e della nutrizione usando una determinata terminologia mi fa partire l'embolo, perché poi diventa uso condiviso, accettato e legittimato ragionare in termini di nutrienti e non di alimenti]
Abbiamo una ampia varietà di alimenti, non sono tutti uguali, per caratteristiche, composizione, gusto o per quello che ci evocano ed è molto riduttivo, oltre che deleterio, distinguerli in sole tre categorie: carboidrati, proteine e grassi.
Al massimo sono fonti di. O fonti prevalenti di.
Pasta, pane, riso non carboidrati.
HANNO carboidrati. Prevalentemente. Ma anche proteine, fibre, una piccola quota di grassi.
Non mangiamo molecole scomposte e isolate.
Anche quando parliamo dell'olio che è composto da grassi al 99%, c'è un 1% di altro.
Altro che lo distingue da un altro grasso. Esempio l'avocado che lo consideriamo grasso ma alla fine nasce frutto.
È vero che sono distinti in categorie e le categorie da un lato ci servono.
Se consideriamo il punto di vista proteico, l'accorpamento ci serve per variare le fonti e sapere come.
Ma parlare solo di proteine è molto riduttivo.
La carne non è solo proteine, il pesce non è solo proteine, i formaggi men che meno.
Se fosse cosí, se fossero tutti uguali, non avremmo raccomandazioni di frequenza e consumo.
E poi ci sono i legumi, che in base all'estro del nutrizionista di turno sono carboidrati o proteine.
(A titolo informativo, sono un sostituito dei secondi piatti)
Morale: riniziamo a pensare al cibo come cibo. Come un'ampia gamma di alimenti che consumiamo non perché ci servono tot grammi di...
Riniziamo a pensare al cibo come qualcosa per cui non è necessario stare lì a fare complicatissimi conti matematici.
E ogni tanto pensiamo a cosa abbiamo voglia di mangiare, perché dire ho "ho voglia di carboidrati" non vuole dire niente. Perché è molto diverso pensare di volere un bel piatto di pasta o una fetta di pizza rispetto ad un piatto di quinoa (non sto schifando la quinoa eh, ma me la immagino meno desiderabile rispetto alla pasta, poi sò gusti)