Erboristeria Panacea a Vigevano

Erboristeria Panacea a Vigevano L'Erboristeria Panacea è in attività dal 1987. E' specializzata in fitoterapia ed erbe officinali...

L’OLIO DI BORRAGINE è un alleato prezioso per il nostro organismo e per la nostra pelle, ricchissimo di omega 6 e omega ...
03/04/2025

L’OLIO DI BORRAGINE è un alleato prezioso per il nostro organismo e per la nostra pelle, ricchissimo di omega 6 e omega 3, quest’olio possiede una serie di proprietà: normalizza la produzione di sebo, favorisce la sintesi del collagene, contiene vitamina E, migliora l’idratazione cutanea, protegge dall’invecchiamento dovuto ai radicali liberi e favorisce il ricambio delle cellule epiteliali. La Borragine rappresenta davvero una pianta speciale, prima di tutto a differenza delle altre piante provenienti dai paesi esotici, cresce spontaneamente nel bacino del Mediterraneo, quindi cresce nel nostro clima e fa parte del nostro ambiente naturale. Questa pianta “povera ” è conosciuta e usata a scopo curativo fin dalla notte dei tempi.
L’olio ottenuto dai semi di borragine usato come integratore possiede molte virtù terapeutiche in situazioni di particolari sofferenze cutanee, come dermatiti atopiche e da contatto, dermatiti seborroiche, psoriasi e orticarie: è una sostanza che può dare grandi benefici se utilizzata a partire dai quarant’anni e soprattutto dopo la menopausa
Occorre ricordare che è una sostanza molto delicata e deperibile, perciò è preferibile assumerlo sotto forma di perle

28/03/2025
Il GINGKO BILOBA è una pianta da cui si estraggono sostanze dalle proprietà antiossidanti. In particolare l'estratto di ...
05/02/2025

Il GINGKO BILOBA è una pianta da cui si estraggono sostanze dalle proprietà antiossidanti. In particolare l'estratto di foglie sembra avere un effetto positivo sulla circolazione sanguigna a livello cerebrale. Assicurando un migliore apporto di nutrienti e ossigeno attraverso il sangue, la sua assunzione sembra promuovere il buon funzionamento di cervello, occhi e orecchie. L’estratto di foglie, inoltre, migliora la circolazione a livello delle gambe e sembra inoltre che aiuti a contrastare le alterazioni cerebrali che portano ai problemi di memoria tipici dell'Alzheimer
Poiché il GINGKO BILOBA è una pianta da cui si estraggono sostanze dalle spiccate proprietà antiossidanti, esso è in grado di combattere i radicali liberi, coinvolti nell’insorgenza di una grande varietà di patologie.
Il GINGKO BILOBA viene utilizzato per il trattamento di numerosi disturbi:
• disturbi di memoria
• condizioni associate, soprattutto durante la terza età, alla riduzione del flusso di sangue al cervello (come mal di testa, vertigini, acufeni, difficoltà di concentrazione e disturbi dell'umore)
• disturbi della circolazione, come dolori alle gambe mentre si cammina (claudicatio)
• sindrome di Raynaud
• problemi cognitivi associati alla malattia di Lyme o alla depressione, disfunzioni sessuali, glaucoma, retinopatia diabetica e degenerazione maculare senile. In questi ultimi casi si utilizzano per lo più gli estratti di foglie secche
Sono stati eseguiti numerosi studi che hanno confermato la sicurezza e l’efficacia dei trattamenti con il GINGKO BILOBA nel caso di disturbi quali:
• ansia
• demenza
• problemi alla vista associati al diabete
• glaucoma
• dolori alle gambe mentre si cammina causati da problemi alla circolazione
• sindrome premestruale
• schizofrenia
• discinesia
• vertigini e capogiri
In generale risulta un ottimo farmaco per migliorare le performance mentali, mentre, nel caso degli altri usi proposti, le prove dell'efficacia fanno propendere per l'inutilità del trattamento o non sono sufficienti per trarre delle conclusioni plausibili.

https://www.humanitas.it/enciclopedia/principi-attivi/fitoterapici
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Il PARTENIO è la pianta specifica per la prevenzione e il trattamento sintomatico delle crisi di emicrania. Aiuta a ridu...
04/02/2025

Il PARTENIO è la pianta specifica per la prevenzione e il trattamento sintomatico delle crisi di emicrania. Aiuta a ridurre l’intensità, la frequenza e la durata degli attacchi di mal di testa.
Il PARTENIO (Tanacetum parthenium L.) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae (margherite), simile ad una margherita, che si trova comunemente nei giardini e lungo i bordi delle strade.
L’estratto idroalcolico delle sue parti aeree fiorite viene impiegato nella prevenzione e nel trattamento sintomatico delle crisi di emicrania, dove la pianta aiuta a ridurre l’intensità, la frequenza e la durata degli attacchi di emicrania.
É stato riscontrato che durante una crisi emicranica le piastrine liberano serotonina. I principi attivi presenti nel fitocomplesso del PARTENIO (lattonisesquiterpenici) sembrerebbero in grado di inibirne la secrezione. Essi inoltre manifestano buone proprietà antinfiammatorie per inibizione della sintesi delle prostaglandine.
Uno studio del 2017 ha preso in esame l’impiego di Partenio in associazione a Magnesio in soggetti adulti affetti da emicrania. Lo studio ha evidenziato che l’integrazione ha ridotto significativamente il numero di giorni con cefalea emicranica. La percentuale di pazienti con una riduzione di almeno il 50% del numero di giorni con cefalea è stata del 75% dopo 3 mesi. È stato osservato anche un miglioramento dei sintomi depressivi, dell’ansia e della qualità della vita.
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3. Pattrick M, Heptinstall S, Doherty M: Feverfew in rheumatoid arthritis: a double-blind, placebo-controlled study. Ann Rheum Dis 48:547-549, 1989. doi:10.1136/ard.48.7.547

12/12/2024

La Rosa canina è originaria dell'Europa e del Nord Africa, ma si trova anche in numerosi altri Paesi ed è largamente coltivata.
Fra i principali costituenti chimici della rosa canina, ricordiamo:
• Acido L-ascorbico (vitamina C);
• Pectine;
• Tannini;
• Zuccheri;
• Acidi della frutta (acido malico, acido citrico);
• Olio essenziale;
• Carotenoidi;
• Antociani;
• Flavonoidi;
• Tocoferolo (vitamina E).
La rosa canina è impiegata soprattutto all'interno di integratori alimentari come ricca fonte di vitamina C. Tuttavia, l'elevato contenuto di acido ascorbico non è l'unico aspetto interessante posseduto da questa pianta. Infatti, diversi studi hanno confermato che la rosa canina possiede un'attività antiossidante degna di nota, probabilmente da imputarsi al suo elevato contenuto di vitamina C e al contenuto di flavonoidi.
Inoltre, sembra che la rosa canina sia in grado di esercitare anche un'azione vaso protettrice, che si manifesta soprattutto a livello del microcircolo. A questo si aggiunge la capacità di esercitare effetti diuretici e lassativi, probabilmente imputabili al contenuto di pectine e acidi della frutta.
Ad ogni modo, diversi sono gli studi condotti su questa pianta per indagarne le diverse proprietà. A questo proposito, un interessante studio condotto su animali diabetici ha messo in luce le potenziali capacità ipoglicemizzanti e ipocolesterolemizzanti dell'estratto di rosa canina.
Un altro studio condotto in vitro ha, inoltre, dimostrato che i flavonoidi presenti all'interno della rosa canina possono essere in grado di inibire la crescita di alcune tipologie di cellule tumorali,
L'uso della rosa canina, dei suoi estratti, delle sue preparazioni e dei prodotti che la contengono deve essere evitato in caso di ipersensibilità nota ad uno o più dei componenti.
A scopo precauzionale, se si stanno seguendo terapie farmacologiche o se si stanno assumendo medicinali di qualsiasi tipo, è opportuno informarne il medico prima di iniziare ad utilizzare prodotti a base di rosa canina.

04/11/2024

La GRIFFONIA (Griffonia simplicifolia) è una pianta utilizzata da secoli nella medicina popolare che dagli anni ’80 suscita interesse nei ricercatori per il suo contenuto in 5-HTP e per le sue possibili azioni terapeutiche.
Numerosi studi, infatti, documentano l’importanza di questa pianta, in quanto fonte di 5-idrossitriptofano (5-HTP), precursore endogeno della serotonina.
La serotonina è un neurotrasmettitore che riveste funzioni essenziali nel sistema nervoso che partecipa alla regolazione di umore, sonno, emozioni e appetito.
Le ricerche hanno dimostrato che gli estratti di GRIFFONIA sono in grado di aumentare i livelli di serotonina nel cervello.
Il grande vantaggio degli estratti a base di semi di griffonia è dato dalla capacità di superare facilmente la barriera emato-encefalica e di essere assorbiti al 70% del dosaggio in seguito alla somministrazione orale.
I semi contengono il principio attivo, l'aminoacido 5-idrossitriptofano, 5-HTP, un diretto e potenziatore dell'attività dell'ormone cerebrale serotonina (5-idrossitriptamina, 5-HT) che sembra essere associato a numerosi benefici per la salute. Dopo essere entrato nel sistema nervoso centrale, il 5-HTP viene convertito in 5-HT dall'enzima triptofano decarbossilasi.
Il 5-HTP ha una buona biodisponibilità, ciò significa che viene facilmente assorbito dal tratto gastrointestinale e trasportato al cervello attraverso il flusso sanguigno per agire in modo naturale sul sistema nervoso centrale.
Il 5-HTP (5-idrossitriptofano) è un composto che viene prodotto dal nostro organismo a partire dal L-triptofano, un amminoacido essenziale assunto attraverso l’alimentazione, trasformato in serotonina da parte dell'enzima L-amminoacido decarbossilasi.
La produzione di 5-HTP può essere limitata da alcuni fattori, come lo stress, la carenza di vitamine e minerali e la mancanza di sonno. Introdurlo come integratore aumenta i livelli di serotonina quando insufficiente.
La serotonina è un neurotrasmettitore, ovvero una sostanza chimica prodotta dal sistema nervoso, che svolge un ruolo chiave nel regolare alcune funzioni importanti, l'umore, il sonno, la sensazione di benessere, la capacità di gestire lo stress, l'appetito e altre funzioni fisiologiche. Inoltre, la serotonina è coinvolta in molte altre funzioni fisiologiche, tra cui la regolazione della temperatura corporea, della contrazione dei muscoli lisci e della funzione cardiovascolare.
Un basso livello di serotonina può essere associato a diverse condizioni mediche, tra cui la depressione, l'ansia, il disturbo ossessivo-compulsivo, i disturbi alimentari e la fibromialgia. Per questa ragione, si utilizzano alcuni farmaci per il trattamento di queste condizioni, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) che lavorano aumentando la quantità di serotonina disponibile nel cervello.
Il 5-HTP estratto dai semi della Griffonia viene utilizzato come integratore alimentare per trattare una serie di condizioni, proprio grazie alla sua capacità di influire sulla serotonina nel cervello aumentandone i livelli. Quando si assume, L-amminoacido decarbossilasi converte il 5-HTP in serotonina andandone a compensare i bassi livelli.
Alla Griffonia sono riconosciute diverse proprietà. La Griffonia aumenta i livelli di serotonina, migliorando il tono dell'umore e riducendo ansia e insonnia. Usata come antidepressivo naturale per il trattamento della depressione lieve o moderata, è nota per la sua proprietà nella gestione della depressione stagionale e nella regolazione del ciclo sonno-veglia.
Inoltre, alla Griffonia viene riconosciuto il merito di contribuire al controllo della fame nervosa, diminuendo il desiderio di carboidrati e zuccheri semplici contenuti nei dolci. Ma questo effetto le viene attribuito per luce riflessa, come dimostra questo studio del 2014 sugli effetti della serotonina sul controllo della fame e sazietà.
La Griffonia può aiutare a ridurre i sintomi del PMS (sindrome premesrruale), come irritabilità, gonfiore e dolori addominali.
L'assunzione di Griffonia può ridurre il dolore cronico, in particolare quello associato alla fibromialgia.
Tra i vari studi che si concentrano sugli effetti del 5-idrossitriptofano, ne citiamo uno che risale al 2011 e che si concentra sugli effetti dell'estratto di Griffonia.
Lo studio indaga gli effetti dell'estratto di Griffonia simplicifolia sul controllo della sazietà in 20 donne interessate dalla condizione del sovrappeso. L'assorbimento di 5-idrossitriptofano da estratto di Griffonia simplicifolia, ha dimostrato di aumentare la sensazione di pienezza (sazietà) e ha ridotto il peso corporeo.

• Gabryel B., Trzeciak H.I., Nootropics: Pharmacological properties and therapeutic use, Polish Journal of Pharmacology, 1994.
• Ribas et al. This The different roles of Griffonia simplicifolia in the treatment of depression: a narrative review. Int J Complement Alt Med. 2021;14(3):167‒171.
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• Scarpa A., Etnomedicina. Verità scientifiche, strane credenze e singolari terapie, meritevoli di verifica, delle medicine tradizionali dei popoli, Ed. Lucisano, Milano, 1981.
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• Stancheva S.L., Petkov V.D., Hadjiivanova C.I., Petkov V.V., Age-related changes of the effects of a group of nootropic drugs on the content of rat brain biogenic monoamines, Department of Experimental Pharmacology, Bulgarian Academy of Sciences, Sofia. Gen Pharmacol, January 1, 1991. 1981Gabryel B., Trzeciak H.I., Nootropics: Pharmacological properties and therapeutic use, Polish Journal of Pharmacology, 1994.
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• Erbe Officinali e Piante Medicinali, Tucci-DeLeo, Prontuario Enciclopedico 2.0, 2014
• MedLinePlus, 5-HTP
• Nutritional supplements in depressive disorders. Martínez-Cengotitabengoa M1, González-Pinto A. Actas Esp Psiquiatr. 2017 Sep;45(Supplement):8-15.
• Tryptophan and 5-hydroxytryptophan for depression. Shaw K, Turner J, Del Mar C. Cochrane Database Syst Rev. 2002;(1):CD003198.
• Phytomedicine. 2011 Jul 15;18(10):848-51. Anxiolytic-like effect of Griffonia simplicifolia Baill. seed extract in rats. Carnevale G, Di Viesti V, Zavatti M, Zanoli P.
• Altern Med Rev. 1998 Aug;3(4):271-80. 5-Hydroxytryptophan: a clinically-effective serotonin precursor. Birdsall TC.
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La BOSWELLIA, un estratto vegetale in grado di combattere i processi infiammatori, i suoi benefici riguardano l'area ost...
22/10/2024

La BOSWELLIA, un estratto vegetale in grado di combattere i processi infiammatori, i suoi benefici riguardano l'area osteoarticolare e portano a una diminuzione del dolore e del gonfiore, in combinazione a un aumento della mobilità.
Attraverso i suoi principi attivi contribuisce ad aumentare lo stato di benessere fisico. Originaria dell’India, la boswellia è una resina estratta dalla boswellia serrata, pianta della famiglia delle Burseraceae. Nota per le proprietà antinfiammatorie e analgesiche naturali, risulta essere particolarmente utile in caso di dolori muscolari, reumatismi, artrite e artrosi.
Dalla resina ricavata dalla corteccia di BOSWELLIA si estrae una gommoresina ricca di acidi boswellici, olio essenziale e polisaccaridi in grado di svolgere una potente azione antinfiammatoria e analgesica su diverse patologie del sistema osteoarticolare. Quindi, non solo è in grado di contenere il dolore, ma anche di ridurre il processo di infiammazione.
La sua azione antinfiammatoria risulta particolarmente adeguata per il trattamento delle seguenti problematiche legate all’apparato muscoloscheletrico:
• artrosi;
• infiammazioni dei tessuti molli (borsiti, tendiniti);
• artrite, artrite reumatoide, osteoartrite;
• infiammazioni locali di diversa natura;
• disturbi degenerativi (articolazioni);
• dolori muscolari;
• reumatismi.
In questi casi, l'azione antinfiammatoria della resina di BOSWELLIA riduce il dolore e contribuisce a limitare il gonfiore, apportando maggior sangue a livello articolare. Si ottiene così un miglioramento della rigidità e delle capacità motorie e si previene la completa degenerazione.
L’acido boswellico blocca lo sviluppo del processo infiammatorio perché agisce sugli enzimi che ne sono responsabili. Non argina solo il dolore: è un vero e proprio farmaco naturale capace di intervenire in modo terapeutico sulle infiammazioni di muscoli e articolazioni.
Grazie alla sua azione antinfiammatoria, la BOSWELLIA è usata con successo nel trattamento di artriti, osteoartriti e dell'artrite reumatoide: riduce l’edema, il dolore e la limitazione funzionale senza danneggiare la mucosa gastrica e aiuta a ridurre la febbre e i sintomi correlati. La BOSWELLIA utilizzata come rimedio contro il dolore e le infiammazioni migliora la rigidità e le capacità motorie senza effetti negativi sull'organismo.
L’invidiabile vantaggio, però, riguarda gli effetti collaterali: mentre i farmaci hanno spesso influssi negativi sulla mucosa gastrica, questo rimedio naturale non causa irritazioni allo stomaco, come comprovato dagli studi.
Brandt KD, Palmoski MJ. Effects of salicylates and other nonsteroidal anti-inflammatory drugs on articular cartilage. Am J Med 1984;77:65-69.
Reddy GK, Chandrakasan G, Dhar SC. Studies on the metabolism of glycosaminoglycans under the influence of new herbal anti-inflammatory agents. Biochem Pharmacol 1989;38:3527-3534.
Krieglstein CF, Anthoni C, Rijcken EJ, et al. Acetyl-11-keto-beta-boswellic acid, a constituent of a herbal medicine from Boswellia serrata resin, attenuates experimental ileitis. Int J Colorectal Dis2001;16:88-95.
Gupta I, Parihar A, Malhotra P, et al. Effects of Boswellia serrata gum resin in patients with ulcerative colitis. Eur J Med Res 1997;2:37-43.
Gupta I, Parihar A, Malhotra P, et al. Effects of gum resin of Boswellia serrata in patients with chronic colitis. Planta Med 2001;67:391-395.
Gerhardt H, Seifert F, Buvari P, et al. Therapy of active Crohn disease with Boswellia serrata extract H 15. Z Gastroenterol 2001;39:11-17.
Gupta I, Gupta V, Parihar A, et al. Effects of Boswellia serrata gum resin in patients with bronchial asthma: results of a double-blind, placebo-controlled, 6-week clinical study. Eur J Med Res 1998;3:511-514.
Kimmatkar N, Thawani V, Hingorani L, Khiyani R. Efficacy and tolerability of Boswellia serrata extract in treatment of osteoarthritis of knee – a randomized double blind placebo controlled trial. Phytomedicine 2003;10:3-7. Kulkarni RR, Patki PS, Jog VP, et al. Treatment of osteoarthritis with a herbomineral formulation: a double-blind, placebo-controlled, cross-over study. J Ethnopharmacol 1991;33:91-95.
Sander O, Herborn G, Rau R. Is H15 (resin extract of Boswellia serrata, "incense") a useful supplement to established drug therapy of chronic polyarthritis? Results of a double-blind pilot study. Z Rheumatol1998;57:11-16.
Boswellia resin: from religious ceremonies to medical uses; a reviewof in-vitro, in-vivo and clinical trials. Moussaieff A, Mechoulam R. J Pharm Pharmacol. 2009 Oct;61(10):1281-93. doi: 10.1211/jpp/61.10.0003.Review.
Boswellia serrata: an overall assessment of in vitro, preclinical, pharmacokinetic and clinical data. Abdel-Tawab M, Werz O, Schubert-Zsilavecz M. Clin Pharmacokinet. 2011 Jun;50(6):349-69.

21/10/2024

La CIMICIFUGA RACEMOSA viene utilizzata con buoni risultati per il controllo dei sintomi legati alla menopausa, quali
• ANSIA E IRREQUIETEZZA
• VAMPATE DI CALORE
• INSONNIA
• SUDORAZIONE NOTTURNA
• SECCHEZZA VAGINALE
Per tali indicazioni è stata approvata dalla Commissione E tedesca (organo di riferimento per preparati fitoterapici della tradizione occidentale) e riconosciuta dalla World Health Organization (WHO o OMS) e dalla North American Menopause Society [1,20,21]: quest’ultima, in particolare, suggerisce il ricorso alla fitoterapia e all’adozione di stili di vita adeguati (alimentazione, moderato esercizio fisico) per il trattamento dei sintomi da lievi a moderati, riservando alla terapia farmacologica solo quelli più severi e non diversamente trattabili.
La CIMICIFUGA è altresì approvata dalla Commissione E tedesca per il trattamento di problemi ginecologici quali
• DISMENORREA
• SINDROME PREMESTRUALE
Sono state formulate diverse ipotesi su come la CIMICIFUGA eserciti il proprio effetto. In base agli studi preclinici pubblicati finora [3], sebbene i risultati non siano conclusivi, sembra che la agisca contemporaneamente come
• MODULATORE SELETTIVO DEGLI ESTROGENI (SERM) – PUR NON CONTENENDO ESTROGENI NATURALI AL PROPRIO INTERNO
• AGONISTA DELLA SEROTONINA E INIBITORE DEL SUO REUPTAKE
• ANTIOSSIDANTE
• ANTINFIAMMATORIO
• AGONISTA DEL RECETTORE MU PER GLI OPPIODI (IL CHE NE SPIEGHEREBBE L’AZIONE ANTIDOLORIFICA NEL SUO UTILIZZO IN CASO DI ARTRITE E DISMENORREA)
In particolare l’attività della CIMICIFUGA come modulatore degli estrogeni sarebbe confermata da numerosi studi che hanno evidenziato come essa possieda un effetto simile al 17-beta-estradiolo (il più importante estrogeno prodotto dalle ovaie, utilizzato come farmaco per il trattamento dei sintomi della menopausa) – sebbene meno potente [1,4].
I modulatori selettivi degli estrogeni sono molecole che non possiedono attività estrogenica pura – agonista o antagonista – bensì attività “mista”, comportandosi da agonisti o antagonisti a seconda del tessuto bersaglio: il vantaggio terapeutico dell’uso di farmaci ad azione mista è quello di ottenere ad esempio un’attività estrogenica a livello di tessuti quali ossa o cervello, dove potrebbe essere di beneficio, senza che la stessa si manifesti in altri distretti, come quello mammario o dell’endometrio, dove gli effetti estrogenici potrebbero essere invece potenzialmente pericolosi [1]. Secondo alcuni studi, la CIMICIFUGA RACEMOSA avrebbe effetto a livello dell’ipotalamo e dell’osso, senza agire invece a livello dell’endometrio: in uno studio in doppio cieco, l’estratto di CIMICIFUGA si è dimostrato di efficacia equivalente agli estrogeni coniugati (utilizzati nella terapia ormonale sostitutiva) nel ridurre i sintomi della menopausa, influenzando positivamente anche il metabolismo osseo, senza alterare l’equilibrio ormonale a livello uterino [5].
In linea generale, i test clinici pubblicati sinora sembrano supportare l’utilizzo della CIMIFUGA RACEMOSA, da sola o in combinazione con altre erbe come l’IPERICO , per alleviare i sintomi legati alla menopausa, come alternativa non-estrogenica.
Uno dei primi lavori di revisione in merito all’efficacia della CIMICIFUGA nel trattare i sintomi collegati alla menopausa risale al 1998 [7]: lo studio riportava gli effetti positivi della pianta nel trattare vampate di calore, secchezza vaginale, sudorazione notturna, disturbi del sonno, ansia e depressione.
Per quanto riguarda l’associazione CIMICIFUGA-IPERICO, sono stati effettuati studi in doppio cieco e prospettici che attestano la validità dei due rimedi presi in combinazione per alleviare i sintomi legati alla menopausa. Per di più, sembra che la combinazione sia persino più efficace dei singoli rimedi, soprattutto quando vi sia un’importante componente psicologica (ansia, depressione, sbalzi di umore) [12-15].
La CIMICIFUGA si è rivelata utile anche in associazione con il Tamoxifene – uno dei farmaci d’elezione utilizzato nei casi di tumore al seno estrogeno-dipendenti – per il trattamento delle vampate di calore indotte da quest’ultimo. In uno studio condotto su 136 pazienti, di età compresa tra 35 e 52 anni, in cura con tamoxifene dopo intervento chirurgico e/o radio e chemioterapia per carcinoma mammario, è stato testato un estratto di Cimicifuga racemosa per 12 mesi, alla dose di 90 mg al giorno: nel gruppo trattato con tamoxifene ed estratto di Cimicifuga, circa la metà delle pazienti non ha manifestato vampate di calore, a fronte del 73,9% delle pazienti nel gruppo trattato con la sola terapia farmacologica [6]. Stesso risultato in un recente lavoro di revisione sulla somministrazione di Cimicifuga e Iperico in concomitanza al trattamento con Tamoxifene: in questo caso è stato evidenziato anche un possibile effetto antiproliferativo delle due piante nei confronti di eventuali recidive [24].
Per quanto riguarda la terapia tradizionale per i disturbi della menopausa, la Cimicifuga è stata utilizzata in studi comparativi a confronto con
• ESTROGENI CONIUGATI
• FLUOXETINA
• TIBOLONE
Dai risultati ottenuti, la Cimicifuga si è dimostrata di efficacia pari al farmaco di volta in volta utilizzato (o addirittura maggiore nel caso della fluoxetina), ma con minor frequenza di comparsa di effetti collaterali indesiderati [16-19].
In generale la CIMICIFUGA RACEMOSA è un rimedio ben tollerato; una revisione della Cochrane (una rete internazionale di ricercatori indipendenti che si occupa di raccogliere e analizzare criticamente i lavori di ricerca pubblicati su temi inerenti la salute) del 2012 su 16 studi randomizzati controllati, per un totale di 2027 donne coinvolte, non ha trovato differenze nell’incidenza di effetti collaterali tra CIMICIFUGA e placebo [1]. Sempre secondo gli stessi ricercatori, gli effetti collaterali, quando presenti, sono rari, lievi e reversibili con la sospensione del trattamento
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