05/03/2021
Da oggi la mia regione è passata da arancione a arancione rinforzata e ciò significa che la scuola torna in didattica a distanza. Su una nota pagina FB ho letto di due mamme disperate perché i figli (età tra i 6 e i 10 anni) non vogliono fare la DAD: se una non sa come gestire il figlio e le prova tutte (punizioni fisiche e materiali, minacce, suppliche, ricatti) l’altra ha trovato la soluzione nel permettergli tutto ciò che vuole a tavola (promettendogli cioè solo cibo spazzatura per la sua partecipazione alle attività scolastiche).
E la figura dello psicologo è l’ultima spiaggia ovviamente, e viene considerata un’esagerazione. Al di là della veridicità o meno dei messaggi in sé, emerge una grossa difficoltà non solo per i bambini ma anche per i genitori. I primi stanno pagando a caro prezzo la situazione globale e, dopo essere stati spesso i più pazienti e comprensivi nei confronti di regole e limitazioni, inizia a diventare preponderante la rabbia e la frustrazione.
Ma anche i genitori, stanchi loro stessi di tutto, non riescono più a gestire il carico emotivo personale e dei loro figli, arrivando spesso a soluzioni “estreme”.
La cosa migliore da fare in queste situazioni è proprio ACCOGLIERE il disagio dei bambini, dare COMPRENSIONE, AFFETTO e VICINANZA. Va riconosciuto (in primis dai genitori!) che la DAD, con tutte le sue limitazioni, è comunque SCUOLA e va trattata come tale.
Infine se sentite di non farcela più e di non riuscire da soli a gestire la situazione CHIEDETE AIUTO non solo per i vostri figli (tramite psicologi infantili, pedagogisti, educatori) ma anche per voi stessi: è normale sentirsi sopraffatti, esausti e impotenti dopo un anno di restrizioni e cambiamenti. Per essere un genitore efficace bisogna prima di tutto stare bene con sé stessi!