15/05/2020
Una triste verità
[IL GOVERNO DIMENTICA LA SALUTE MENTALE: UN SILENZIO INCOMPRENSIBILE]
L’OPL esprime sgomento e amarezza per la totale assenza della salute mentale dal decreto “Rilancio”. Nemmeno una volta infatti troviamo le parole psicologo, psicologia, benessere psicologico, salute mentale.
Il Governo italiano prende - giustamente - iniziative a tutela del lavoro e delle finanze dei cittadini italiani che sono messi duramente alla prova: bene, peccato che dimentichi un elemento fondamentale.
Le telefonate ai numeri di supporto istituiti dagli psicologi e tutta la letteratura scientifica sugli effetti delle epidemie ci dicono che ci saranno ricadute significative sulla salute mentale degli italiani: l’esperienza dell’isolamento, i lutti, la perdita del lavoro, la convivenza forzata sono solo alcuni dei fattori di rischio che moltiplicano la possibilità di conseguenze per la salute mentale dei cittadini e delle cittadine.
I primi dati, nazionali e non, parlano già chiaro: è in corso un allarme su scala mondiale che testimonia l’urgenza di azioni concrete.
L’assenza della salute mentale e degli psicologi dal decreto risulta ancor più incomprensibile alla luce della recente attivazione di un numero verde di supporto psicologico voluto dal Ministero della della Salute, un elemento che sottolinea la necessità e la centralità dei professionisti della salute mentale per affrontare le conseguenze dell’emergenza.
Ricordiamo che anche gli psicologi, al pari di altre professioni sanitarie, sono stati in prima linea nella gestione della pandemia, con le modalità d’intervento e gli strumenti propri della nostra categoria.
Vogliamo sperare - e fortemente chiediamo - l’inclusione nelle iniziative del Governo favore del benessere dei cittadini: la salute mentale non può essere sempre la Cenerentola delle politiche sanitarie italiane.
image credits: Jackie Ferrentino