
12/10/2025
Quando la stabilità è la chiave per evitare la rigidità.
Un caso complesso di lussazione di gomito gestito con un approccio ricostruttivo e con il supporto dell’Internal Joint Stabilizer.
Ho recentemente trattato un paziente con una lussazione complessa di gomito, caratterizzata da:
• una frattura del capitello radiale non sintetizzabile,
• una frattura dell’apice coronoideo,
• e una lesione completa dei legamenti collaterali mediale e laterale.
Una situazione di instabilità importante, tanto che – nonostante la riduzione in urgenza e il gesso – il gomito si era nuovamente lussato.
In sala operatoria ho eseguito:
• impianto di protesi di capitello radiale,
• reinserzione e rinforzo dei legamenti collaterali mediale e laterale,
• e impianto di un Internal Joint Stabilizer (IJS – Skeletal Dynamics).
🦾 L’IJS, a mio avviso, rappresenta una vera rivoluzione: un fissatore interno che stabilizza l’articolazione e consente una mobilizzazione precoce, riducendo il rischio di rigidità — una delle complicanze più temute nella chirurgia del gomito.
È inoltre molto più tollerato dei fissatori esterni, sia per il minor rischio di infezione, sia dal punto di vista psicologico, perché il paziente non deve convivere con un dispositivo esterno visibile e ingombrante.
Grazie a questa soluzione, i legamenti possono guarire in sicurezza, senza tensioni eccessive, permettendo un recupero più rapido e naturale.
📸 Nelle immagini: RX e TAC preoperatorie, fasi intraoperatorie dell’impianto dell’IJS e foto clinica a pochi giorni dall’intervento, con il paziente che inizia già i primi movimenti attivi — ancora con i punti e le medicazioni in sede.
⸻
Dott. Felice Di Palma - Specialista in Ortopedia e Traumatologia