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Chiesero a Rumi: Cos'è il veleno?- Tutto ciò che va oltre ciò di cui abbiamo bisogno è veleno. Può essere potere, pigriz...
17/06/2025

Chiesero a Rumi:
Cos'è il veleno?
- Tutto ciò che va oltre ciò di cui abbiamo bisogno è veleno. Può essere potere, pigrizia, cibo, ego, ambizione, paura, rabbia, o qualsiasi altra cosa ...
Cos'è la paura?
- La non accettazione dell'incertezza. Se accettiamo l'incertezza, diventa un'avventura.
Cos'è l'invidia?
- La non accettazione della beatitudine nell'altro. Se lo accettiamo, diventa ispirazione.
Cos'è la rabbia?
- La non accettazione di ciò che è al di fuori del nostro controllo. Se la accettiamo, diventa tolleranza.
Cos'è l'odio?
- La non accettazione delle persone così come sono. Se li accettiamo incondizionatamente, allora diventa amore.
Jalal ad-Din Muhammad Rumi - XIII secolo

"Non diventerai illuminato immaginando figure di luce, ma rendendo conscia la tua  oscurità"Carl Gustav Jung
24/12/2024

"Non diventerai illuminato immaginando figure di luce, ma rendendo conscia la tua oscurità"

Carl Gustav Jung

Sapevate che...  Socrate aveva una tecnica per affrontare le persone irritanti?Vi è mai capitato, durante una discussion...
05/12/2024

Sapevate che... Socrate aveva una tecnica per affrontare le persone irritanti?
Vi è mai capitato, durante una discussione, che l'altra persona gridasse per dimostrare di avere ragione?
Non c'è niente di più insopportabile, vero?
Un giorno, Socrate fu attaccato da un uomo. Era una persona rude e incivile, che con un pessimo argomento arrivò persino a schiaffeggiarlo.
Anche oggi ci sono molti individui così...quando non sanno come esporre le loro idee, diventano aggressivi.
Ma come reagì Socrate?
Non fece nulla!
Non urlò, non rispose con la violenza, niente. Uno dei suoi discepoli si chiese del comportamento di Socrate, e il grande filosofo rispose:
"Se un asino mi avesse dato un calcio, l'avrei forse portato in tribunale?"
Cosa ci insegna Socrate?
Che una persona intelligente non dovrebbe mai abbassarsi al livello di un id**ta. A volte, il silenzio è la risposta più elegante. Non è un caso che la parola "eleganza" derivi dal latino "electro", che signif**a luce.
Cosa vuol dire?
Signif**a che una persona elegante non è chi indossa abiti di marca o possiede oggetti costosi, ma chi sa scegliere come comportarsi, quando parlare e quando tacere…
Prendiamo esempio dal buon Socrate!

"E alla fine, credo che non sia necessario fare nulla per essere amati. Passiamo la vita cercando di sembrare più belli,...
17/09/2024

"E alla fine, credo che non sia necessario fare nulla per essere amati. Passiamo la vita cercando di sembrare più belli, più intelligenti. Ma ho capito due cose. Coloro che ci amano ci vedono con il loro cuore e ci attribuiscono qualità al di là di quelle che abbiamo davvero. E coloro che non vogliono amarci non saranno mai soddisfatti di tutti i nostri sforzi. Sì, davvero. Credo che sia importante lasciare in pace le nostre imperfezioni. Sono preziose per comprendere coloro che ci vedono con il cuore."

Frida Kahlo

30/08/2024
"L'amore consapevole è la relazione più intima tra corpo, mente e anima. Prima di tutto con se stessi, poi con l'altro.L...
08/08/2024

"L'amore consapevole è la relazione più intima tra corpo, mente e anima. Prima di tutto con se stessi, poi con l'altro.
L'amore consapevole è quando si investe nell'amore senza muri, esitazioni e paure, e ci si tiene in compassione quando non si è ancora arrivati.
L'amore consapevole è quando riesci a ridere più forte, a piangere più male, a raccontare i tuoi segreti più profondi senza sensi di colpa o vergogna.
L'amore consapevole è indossare il cuore all'esterno del corpo, disposti a rischiare di essere feriti o rifiutati.
L'amore consapevole è forte e potente. Può contenere uno spazio infinito con il suo calore, la sua stabilità e i suoi solidi confini. A volte è spaventato e piccolo, un bambino interiore che ha bisogno di calmarsi tra le vostre braccia.
L'amore consapevole vi spinge a dare il meglio di voi stessi, vi asciuga le lacrime e vi tiene stretti quando sbagliate.
L'amore consapevole è puro e autentico, non ha programmi.
L'amore consapevole può essere disordinato, ma non si tira indietro. Si spinge oltre l'imbarazzo e il disagio. Ti porta al fondo di te stesso e ti permette di vedere chiaramente. Tutte le illusioni sono scomparse. Rimane solo la verità.
L'amore consapevole sa quando è sicuro correre il rischio perché è attento e paziente.
L'amore consapevole è bello, è magico, è inebriante, è il modo in cui siamo stati creati per amare e lo sappiamo quando lo sperimentiamo.
Quando si raggiunge questo livello di profondità e di connessione nulla è off limits, nessuna conversazione è troppo scomoda, nulla deve essere nascosto".
(Bas Waijers Bauman)

22/07/2024

Tutti fanno yoga, ma nessuno lo è.
Lo yoga in occidente non esiste più o forse non c'è mai stato. Il fine univoco dello yoga sarebbe raggiungere la liberazione (kaivalya/samādhi/mokṣa/nirvana) invece si continuano ad alimentare proposte che sempre più nutrono il nostro ego e i condizionamenti del samsāra:

risultati da raggiungere, forme da copiare, devo diventare più flessibile (ma perché?), limiti da superare (non c'è scritto da nessuna parte). Devo essere più buono, calmo, rilassato, diverso da quello che sono per piacere a me stesso e ad altre persone (che noia!).
La forma si esalta e il contenuto si spegne.

I maestri di yoga ora ti spingono, ti tirano, ti legano a corde e ti impalano a sedie. Quando mi sono piegato a metà cosa ho concluso non si sa! Peccato che in India non sia mai esistito nulla di tutto questo e che tutti questi generi di yoga siano una "invenzione" moderna occidentale per rendere fruibile lo yoga a tutti, invece, per fortuna, lo yoga non è per tutti!
I testi dello yoga classico sono molto precisi a specif**are che lo yoga è utile per un determinato tipo di persone e per alcuni persino dannoso, ed indicano precisamente tre tipi di pratica, per tre tipologie diverse:
jñanayoga, karmayoga, bhaktiyoga.

È molto più facile imbrigliare il corpo con l'esercizio fisico piuttosto che disciplinare l'attenzione, questo non è per tutti! Infatti, tutti fanno yoga, ma nessuno si libera realmente e non fanno altro che alimentare frustrazione o il disagio esistenziale alimentando l'ego.

Se sono particolarmente snodato e mi metto la gamba sopra alla testa cosa concludo? Sto facendo yoga oppure ginnastica artistica? Il corpo se si agisce con intensità cambia, ma la nostra attenzione e la nostra stabilità mentale dove sono?

Ci sono insegnanti di yoga che si mettono sulla testa poi non riescono a stare seduti a gambe incrociate, fermi, per più di 20 minuti. Finché il corpo frulla, la mente frulla (le fantasie del "medito in movimento" sono una bella moda occidentale.). In India la meditazione accade nell'immobilità, ed è proprio l'immobilità interiore che si ricerca attraverso l'immobilità del corpo (āsana), l'immobilità del respiro (prāṇāyāma) e l'immobilità dell'attenzione (dharana).

Se continuiamo a raccontarcela per riempire i corsi di yoga, non andremo più da nessuna parte, oltre a demolire una disciplina millenaria. Noi spariremo, ma lo yoga resisterà. Come ha sempre fatto.

Ti mettono tutti in fila, ti correggono, tutti prendano la stessa forma, le āsana diventano forme da copiare e non luoghi da vivere. Lo yoga è diventato il circo, mentre dovrebbe essere lo spettatore. Lo yoga è diventato l'evento a cui partecipare, mentre dovrebbe essere la nostra semplice quotidianità.

Un mio Maestro indiano una volta mi disse:
" io sarò felice quando oguno di voi, assumerà forme diverse! Ognuno prenderà la propria forma nel mondo. Per questo non vi correggo. Se non ci arrivate oggi, ci arriverete la prossima volta! Lo yoga richiede tempo, la meditazione semplicità e amore per sé stessi e la propria realtà esistenziale".

Restare nella semplicità, accogliere sé stessi è molto più difficile che cercare di cambiare attraverso le mortif**azioni (disciplina?) del corpo! Questa è aimsha, la non violenza.

La meditazione è rilegata a corsi specifici quando invece in India non esiste una distinzione tra yoga e meditazione, ma la meditazione è nata in India proprio dalle pratiche ascetiche yogiche come stato da nutrire e come mezzo che purif**a e porta alla liberazione. Lo yoga è meditazione!

Liberazione signif**a non volere essere qualcosa di diverso da ciò che si è realmente: non possedere, non raggiungere, non copiare, non esaltare, ma essere veri, non farsi violenza per cambiare. Incontrarsi. Liberazione è nutrire una trasformazione esistenziale. Essere sé stessi rende liberi. Liberi per essere, qui e ora.

Il limite del corpo diventa il luogo in cui incontrarsi, con umiltà. I nostri limiti diventano le nostre potenzialità, da vivere, non da superare. Questa è la trasformazione radicale che rende liberi. Essere sé stessi rende liberi.

Questo è lo yoga che pratico e che insegno ♡

Maurizio Passi
Maestro Rāja Yoga e Meditazione
studioso di indologia storia, religioni e filosofie dell'India antica, lingua e letteratura sanscrita presso Dipartimento di Storia Culture Civiltà - Università di Bologna mi occupo in modo particolare delle tradizioni yoga dell'India antica e della diffusione delle pratiche meditative e yogiche in occidente.

(Ph. Gemma Correll 🙏🏻)

21/06/2024
ACQUA DEL SOLSTIZIOCon un fuoco, nella notte del 23 giugno, si celebrava l’inizio della discesa del sole, propiziandosi ...
21/06/2024

ACQUA DEL SOLSTIZIO

Con un fuoco, nella notte del 23 giugno, si celebrava l’inizio della discesa del sole, propiziandosi la sua forza e il suo ritorno; con un fuoco, al solstizio d'inverno si festeggiava, in piena oscurità, il ritorno della luce, che avrebbe ricominciato a vincere sul buio dal giorno successivo.
Il solstizio lo celebro con il fuoco e l'acqua e vi racconto un modo semplice per ritualizzare.

L’acqua del solstizio è decisamente alla portata di tutti, se possibile preparata con le erbe rituali, oppure con quelle che si trovano durante una passeggiata in natura sempre nel rispetto della sacralità collegata alla natura e ai suoi ritmi stagionali, da cui dipendiamo fortemente. Trovo sia questo il senso, ancora oggi, di preparare un’acqua sacra: sentire e onorare l’enorme valore intrinseco dell’equilibrio naturale, così essenziale al nostro equilibrio stesso, delle piante, da cui la vita tutta dipende, del sole, l’energia primaria che nutre il nostro pianeta. E dell’uomo, che di questo equilibrio può essere parte e non ostacolo, se solo ricordasse di esserne stato parte sempre.
Ha un suo valore se può essere un veicolo per questo, più che una cosa f**a da fare perché sui social tutti ne parlano. Preparare questa acqua, danzare attorno al fuoco e la mattina dopo spruzzare diserbante intorno a quell’aiuola che non mi va di pulire a mano non ha molto senso.

Verso il tramonto del 23 giugno prendete una bella ciotola o bacinella di vetro capiente e riempitela d’acqua. Cospargetene la superficie di fiori e foglie, quelle che volete voi, fate la vostra selezione personale ed istintiva. Il quartetto iperico-ruta-lavanda-rosmarino è una base, ma se non le trovate pazienza.
Lasciate la bacinella all’aperto per tutta la notte, e la mattina dopo bagnatevi con l’acqua, a cui si sarà aggiunta la guazza di San Giovanni, la magica rugiada della notte solstiziale. Lavatevi il viso, il corpo, i capelli, bagnateci il cane, o annaffiateci le piante, schizzateci i bambini o immergeteci i piedi. Fateci ciò che volete: ringraziate per un nuovo inizio, celebrare una sacra unione fisica o spirituale, propiziare l'arrivo di magia nella vostra vita. La leggenda vuole che l’acqua di San Giovanni possieda virtù curative protettrici e che porti salute, fortuna e amore.

Fonte parziale dal web, modif**ata da Atena Tempesta (che non riesco a taggare ma ringrazio di vero cuore ❤)

Foto The Magic Wood - La Magia del Cerchio

03/06/2024

Puoi essere migliore di tutti ma se stai sul cavolo alla gente ti sminuirà sempre in tutti i modi perché il mondo va’ così, ma non ti arrendere cerca di essere solo migliore di te stesso, e soprattutto di essere te stesso. Canterdj

“La via d’uscita e’ dentro “ “Sono ancora molti, troppi, coloro che cercano al di fuori. […] Troppo pochi invece cercano...
25/05/2024

“La via d’uscita e’ dentro “
“Sono ancora molti, troppi, coloro che cercano al di fuori. […] Troppo pochi invece cercano al di dentro, nel proprio Sé, e ancora troppo pochi si domandano se il miglior servizio che si può rendere alla società umana non consista dopo tutto nel cominciare da se stessi, e cioè che ciascuno, anziché di pretenderlo dai suoi simili, sperimenti anzitutto e unicamente nella propria persona e nella propria arena interiore l’abolizione dell’ordine esistente, e le leggi e le vittorie di cui va cianciando a ogni angolo di strada. “
Thich Nhat Hanh, in Jung, Opere VII.

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