
09/10/2025
𝐀𝐜𝐜𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚
Ogni volta che accompagno dei genitori mi rendo conto che la vera difficoltà non è “gestire” le emozioni del bambino.
Non è trovare le parole giuste, né calmare le crisi, né mantenere la calma.
La vera fatica è accogliere ciò che il bambino prova.
Perché accogliere ciò che il bambino prova significa — inevitabilmente — incontrare anche ciò che noi proviamo.
Significa sentire dentro di noi la rabbia, la paura, la tristezza, l’impotenza.
Significa accorgerci di quanto ci faccia male vedere un bambino disperato, o arrabbiato, o solo.
E, ancora più in profondità, significa toccare la ferita di quando noi non siamo stati accolti.
Quando da piccoli abbiamo provato qualcosa che nessuno ha saputo contenere, capire o nominare.
Accogliere le emozioni di un figlio, allora, non è solo un gesto educativo.
𝑬̀ 𝒖𝒏 𝒈𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒈𝒖𝒂𝒓𝒊𝒈𝒊𝒐𝒏𝒆.
Perché ogni volta che riusciamo a restare presenti davanti a ciò che lui sente, stiamo anche provando a restare accanto a quella parte di noi che, un tempo, era rimasta sola.
Elena Conci Psicologa Perinatale
Sostegno alla Genitorialità e Prima infanzia
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Pensare di farcela da soli è come pensare di poter sistemare la caldaia senza l’intervento dell’idraulico.
La differenza è che l’idraulico è accettato nella nostra cultura, lo psicologo è per i matti.
Supera le barriere culturali e affidati a chi può aiutarti. Fallo ora che tuo figlio è piccolo.
Non aspettare che migliori con il tempo perché nessuna difficoltà migliora con il tempo ❤️
Foto dal web