31/03/2025
RICONOSCERE LA CELIACHIA
La celiachia è un’intolleranza alimentare permanente al glutine che colpisce 1 individuo su 100.
L’introduzione di alimenti contenenti glutine determina nelle persone predisposte geneticamente, una risposta immunitaria abnorme a livello di intestino tenue, con conseguente infiammazione e scomparsa dei villi intestinali: il cattivo assorbimento dei nutrienti ne è la logica conseguenza. La dieta priva di glutine resta al momento l’unica terapia possibile per la celiachia, poiché consente la completa normalizzazione della mucosa intestinale, con “ricrescita” dei villi ad altezza normale e scomparsa dei sintomi eventualmente presenti. Importanti e qualche volta irreversibili le malattie determinate da una diagnosi tardiva: osteoporosi, infertilità, aborti ripetuti, bassa statura nei ragazzi, epilessia con calcificazioni cerebrali e il temutissimo linfoma intestinale.
Non sempre la celiachia si presenta in modo palese. Infatti le sue forme cliniche possono essere molteplici. La forma tipica si manifesta con arresto di crescita (nel bambino), vomito, diarrea e perdita di peso; quella atipica si presenta tardivamente con sintomi prevalentemente extraintestinali (ad es. anemia); quella silente ha come peculiarità l’assenza di sintomi eclatanti; quella potenziale (o latente) si evidenzia con esami sierologici positivi, ma con biopsia intestinale normale.
Il glutine è un complesso proteico presente in alcuni cereali (frumento, orzo, segale, farro, kamut, spelta, triticale) e nei prodotti alimentari derivati, rendendoli tossici ai celiaci che ad esso sono intolleranti.
Gli alimenti non consentiti, se preparati con cereali tossici, sono: farina, semolino, pasta (fresca, secca, con o senza ripieno), prodotti da forno dolci e salati (pane, grissini, cracker, fette biscottate, pan carré, focacce, pizza, biscotti, torte etc.) e ancora crusca, malto d’orzo, müesli e fiocchi di miscele di cereali. Tra i cereali e i vegetali privi di glutine invece ci sono: riso e riso glutinoso, mais, patate, legumi (fagioli, lenticchie, piselli, etc.), grano saraceno, castagne, miglio, sesamo, soia, sorgo, quinoa e amaranto.
La dieta senza glutine deve essere condotta con molto rigore, perché l’assunzione, anche in piccole quantità, può mantenere le lesioni della mucosa. La celiachia può colpire a qualsiasi età, esistono anche soggetti che non lamentano sintomi o nei quali i disturbi sono talmente modesti da non richiedere l’intervento del medico.
Dott.ssa Anna Angiulli - Biologa Nutrizionista