OHC-Osteopathy&Health Center - Villafranca Tirrena

OHC-Osteopathy&Health Center - Villafranca Tirrena Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di OHC-Osteopathy&Health Center - Villafranca Tirrena, Medicina e salute, Via Antonello da Messina 38/d, Villafranca Tirrena.

25/10/2021

⚠️Non permettere al dolore di fermarti‼️
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24/10/2021

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31/12/2020
15/09/2020

👨🏻‍⚕️📌La è l’organo più esteso del umano e quello più direttamente esposto all’ambiente, quando la sua integrità è alterata, quando la sua guarigione è ostacolata, la pelle diventa sorgente di che non sono semplicemente superficiali e cutanei.
➡️ Per questo l’ ritiene le importantissime e determinanti nella comparsa di diverse problematiche , , .
Le aderenze e le cicatrici sono formate dal medesimo tessuto, sprovvisto di elasticità.

🩺 Quali sono i tempi di guarigione e perché devono essere trattate le cicatrici❓
➡️ Non appena un tessuto viene leso, inizia subito il processo di guarigione che possiamo classificare in 3 fasi:
1️⃣ infiammatoria della durata di 3-4 giorni, 2️⃣ riparativa proliferativa per le tre settimane successive,
3️⃣ fase di maturazione che può durare fino a uno o due anni.
Tuttavia, l’osteopata può intervenire rimediando a queste problematiche.
⚠️ Questi cambiamenti strutturali, infatti, possono causare dolore, effetto nervoso, intorpidimento, gamma limitata di movimento e flessibilità, squilibrio posturale, indebolimento muscolare e deperimento, riduzione dell’ossigenazione tissutale e aumento del potenziale per lesioni future.
✅ Cosa può fare l’osteopata❓�L’osteopata ha il compito di scegliere il metodo di valutazione e il trattamento per la cura della cicatrice cutanea (traumatica o post operatoria) al fine di evitare complicazioni, disfunzioni e sindromi dolorose associate alla cicatrice stessa.
Un approccio osteopatico al tessuto cicatriziale e alle aderenze associate non riguarderà solo l’area del , ma valuterà anche la funzione generale del corpo e analizzerà la storia e le cause che contribuiscono ai sintomi che si stanno verificando.
🤰 Parto Cesareo: i tessuti addominali e viscerali sono strettamente legati dal sistema fasciale, un aderenza superficiale data da una cicatrice può alterare lo stato di tensione di questi, creando rigidità all’intera struttura .
In particolare il taglio ha un collegamento diretto con la fascia e trasversale.
I tagli effettuati interferiscono con la distribuzione delle forze a livello e crea adesioni nei tessuti circostanti.
✅ L’osteopatia può trattare la cicatrice in modo diretto ed indiretto andando a ridare ossigenazione ai tessuti, correggendo il mal di schiena, stimolando la linfatica e sanguigna, eliminando il gonfiore , la stitichezza ed i problemi .

👨🏻‍⚕️ Dott Mario Caminiti Cutuli Osteopata D.O., Fisioterapista, Chinesiologo.
➡️ https://www.facebook.com/Ohclinic.it

16/06/2020

Cos’è la diastasi addominale?
La consiste nella separazione eccessiva della parte destra dalla parte sinistra del , le quali si allargano, allontanandosi della linea mediana.
Quest’ultima è formata da tessuto poco elastico ma molto resistente che, se da una parte rende molto difficile la sua rottura, dall’altra, quando questa avviene, non permette di tornare facilmente alle sue condizioni iniziali.
La diastasi addominale è una che riguarda generalmente le che hanno avuto una .
La causa è dovuta allo stiramento del muscolo retto addominale, operato dall’interno, dall’utero in continuo accrescimento.
La è infatti una delle cause principali della separazione dei retti addominali.
Sia la pressione interna del che l’assetto di un nuovo equilibrio , favoriscono l’assottigliamento dei tessuti (da qui la creazione della famosa “linea alba”).
Se la diastasi addominale si presenta in una gravidanza, maggiori saranno le probabilità che si ripresenti anche nelle
successive.
Tuttavia è fisiologico che, a non molta distanza dal parto, i tessuti connettivi siano rilassati. Dopo il primo periodo l’elasticità e la densità dei tessuti riprenderanno i valori iniziali e anche la profondità e le sue dimensioni tenderanno a diminuire.
Di norma, la separazione del muscolo retto addominale si risolve entro le prime 8/12 settimane dopo il .
Solitamente i diagnosticano una diastasi addominale quando la distanza tra il muscolo retto addominale destro e quello sinistro è di circa un paio di centimetri.
La distasi fa in modo che i visceri siano meno protetti dalla muscolare e quindi più a rischio di un eventuale trauma
Fattori di rischio:(la causa di questa separazione durante la gravidanza non è prevedibile)
- l’età della gestante superiore ai 35 anni;
-il feto con un peso elevato;
- la gravidanza gemellare;
- altre gravidanze precedenti.
Altre cause dell’insorgere di questa patologia sono:
- indebolimento muscolare;
- obesità;
- vecchiaia;
- eccessiva attività fisica;
- altre malattie che provocano conati intensi di vomito;
- tosse cronica.
Prevenzione: 🩺
In qualche caso, durante la gravidanza, potrebbe essere possibile diminuire il rischio di comparsa della diastasi dei muscoli retti addominali attraverso alcuni semplici accorgimenti:
- attenzione alla correggendo posizioni errate, anche quando si cammina;
- sedersi nel modo giusto con schiena dritta ed piedi ben appoggiati a terra;
- eseguire una moderata senza sforzi eccessivi e con determinati esercizi per attivare e rinforzare la parete addominale, soprattutto il , distanza tra torace e p**e, bilanciamento del bacino e schiena, evitando quelli che tendono invece ad allungarla;
- eseguire gli esercizi di per potenziare ed allenare i muscoli del pavimento pelvico;
- evitare la ginnastica integrale, non indicata durante la gravidanza.
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15/06/2020

Cos’è la dello ?
La Sindrome dello Stretto Toracico è una condizione nella quale i sanguigni e/o i sono intrappolati o compressi nella regione del e si manifesta con a riposo o notturno, , mal di testa, e agli superiori ed in particolare al braccio e alla mano che non sempre sono dovuti a problematiche relative alla regione cervicale ( ).
➡️ Generalmente colpisce un solo lato ma in alcuni casi si può manifestare bilateralmente.
⛔🤚 Al fine di intervenire in modo preciso e risolutivo è dunque opportuno saper distinguere tra le varie problematiche, effettuando dei test differenziali per rievocare i fastidi e individuare la causa.
➡️Le strutture più comunemente compromesse sono: l’ succlavia, ,le radici inferiori del (fascio di nervi che innerva la parte superiore del corpo e le braccia)
➡️ Queste strutture possono essere compresse in 3 aree: tra i muscoli scaleni anteriore e medio del collo, tra la clavicola e la prima costa sotto il processo coracoideo della scapola.
➡️ Ci sono 2 principali classificazioni della Sindrome dello Stretto Toracico: vascolare e neurologico.
🔺SINDROME DELLO STRETTO TORACICO DI TIPO : rappresenta il 2% dei casiè dovuta ad una compressione dei vasi sanguigni che escono dal torace (arteria o vena succlavia).
🔺SINDROME DELLO STRETTO TORACICO DI TIPO : rappresenta il 98% dei casi è dovuta ad una compressione dei nervi toracici a causa di un’anomalia ossea o di contratture muscolari.
⚠️⚠️ Fattori di rischio⚠️⚠️: Sviluppo anormale della prima costa, trauma, cattiva postura, lavori o attività sportive che comportano movimenti ripetitivi degli arti superiori, aumento di peso.
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12/06/2020

Il DIABETE mellito è una malattia cronica caratterizzata da un eccesso di zuccheri (glucosio) nel sangue, nota come iperglicemia.
Si divide in due forme principali: il diabete di tipo 1 ed il diabete di tipo 2.

Il diabete di tipo 1 è caratterizzato dall'assenza totale di secrezione insulinica, mentre il diabete di tipo 2 è determinato da una ridotta sensibilità dell'organismo all'insulina, normalmente prodotta da parte dei tessuti bersaglio (fegato, muscolo e tessuto adiposo), e/o da una ridotta secrezione di insulina da parte del pancreas (dalle cellule chiamate beta-cellule). Può progressivamente peggiorare nel tempo e si instaura sulla base di una condizione preesistente di insulino-resistenza.
Il diabete tipo 2 è una malattia ad elevata diffusione in tutto il mondo e la sua prevalenza è in continua crescita. Esistono poi altre forme di diabete legate a difetti genetici delle funzione beta cellulare o dell'azione insulinica, malattie del pancreas esocrino, indotto da farmaci o sostanze chimiche, e il diabete "gestazionale" che può insorgere appunto durante la gravidanza.

- Quali sono le cause del diabete?
Si riconoscono tra le cause della malattia un'interazione tra fattori genetici (familiarità) e fattori ambientali (vita sedentaria abitudini alimentari e altro).

- Quali sono i sintomi del diabete? Spesso la presenza di iperglicemia non dà alcun sintomo né segno, per tale motivo il diabete è considerata una malattia subdola. Talvolta i sintomi compaiono quando la malattia è già presente da anni. La sintomatologia classica, nei casi acuti, è caratterizzata da stanchezza, aumento della sete (polidipsia), aumento della diuresi (poliuria) perdita di peso non ricercata, a volte addirittura concomitante all'aumento dell'appetito, malessere, dolori addominali, sino ad arrivare, nei casi più gravi, a confusione mentale e perdita di coscienza.

La costante presenza di valori di glicemia superiori alla norma aumenta il rischio di complicanze macrovascolari e microvascolari (danno dei vasi sanguigni). Le maggiori complicanze derivate dal possono arrecare al paziente diversi danni, che si dividono in:
*Neurologici (neuropatia). Alterazione anatomica e funzionale del sistema nervoso centrale, periferico e Volontario, deficit sensitivi, motori, visivi, acustici.
*Renali (nefropatia). Danno alle strutture filtranti del rene (glomeruli e tubuli renali) che può portare in casi estremi alla dialisi (in Italia il 30% dei pazienti in terapia dialitica sono diabetici).
*Oculari (retinopatia). Causata da iperglicemia cronica e ipertensione che portano ad alterazione dei vasi sanguigni con conseguente peggioramento della vista fino alla cecità.
* Cardio-cerebrovascolari: infarto miocardico o cardiopatia ischemica, ictus cerebrale.

DIAGNOSI
Per diagnosticare il diabete è necessario effettuare un esame del sangue. La patologia viene riscontrata in presenza di 2 valori di glicemia a digiuno (FPG) maggiori di 126 mg/dl in 2 giornate differenti, o quando il valore dell'emoglobina glicata è > 6.5% e viene riconfermato in un prelievo successivo (almeno 3 mesi dopo), o ancora quando viene individuato un valore casuale > 200 mg/dl in presenza di alcuni sintomi (poliuria, polidipsia, stato confusionale, alterazioni visive o altro ancora).Trattamenti Terapia insulinicaE' inevitabile per curare il diabete di tipo 1. Consiste in iniezioni sottocutanee e grazie a questa terapia e ad un corretto stile di vita la maggior parte dei pazienti riesce a condurre una vita normale e a prevenire l'insorgenza delle complicazioni a lungo termine della malattia.

PREVENZIONE
Interventi per migliorare lo stile di vita, che includono attività fisica aerobica di moderata intensità della durata di 20-30 minuti al giorno o 150 minuti alla settimana e perdita di peso corporeo del 10%, riducono l'incidenza del diabete tipo 2 del 60%.
Inoltre, la qualità, più che la quantità totale dei nutrienti, deve essere controllata.
Una dieta ricca di acidi grassi saturi (grassi animali) aumenta il rischio di sviluppare il diabete, mentre la parziale sostituzione di questi ultimi con acidi grassi insaturi lo riduce (i cosiddetti omega 3).
Uno screening, volto ad identificare la patologia anche nei soggetti asintomatici, viene in genere raccomandato a tutta la popolazione, trattandosi di un semplice esame del sangue (glicemia a digiuno).

Esistono tuttavia soggetti maggiormente a rischio, i quali devono mantenere sotto costante controllo il valore della glicemia.

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09/06/2020

Stare a PIEDI NUDI fa bene?
Il piede è l'organo propriocettivo per eccellenza.
La sua rappresentazione corticale nella parte sensitiva del cervello è più estesa di quella della mano stessa. Questo significa che per imparare a fare il suo mestiere, ovvero sorreggerci, il piede deve interagire con l'ambiente!
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08/06/2020

Come comportarsi quando si presenta un crampo muscolare?
La prima cosa da fare è di andare ad allungare il muscolo attraverso lo stretching statico e mantenerlo finché la sintomatologia non si riduce.

Inoltre una dieta sana con alimenti ricchi di potassio, calcio, magnesio, una buona idratazione e un buon riscaldamento prima dell'attività fisica , potrebbero aiutare a prevenire la comparsa dei crampi.
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05/06/2020

APNEE NOTTURNE
Chi russa può avere seri problemi di salute!

° Un sonno disturbato dalla respirazione che si interrompe una o più volte oppure è eccessivamente rallentata non è ristoratore e favorisce la comparsa, tra l'altro, di sonnolenza diurna, cefalea, astenia, riduzione della memoria, difficoltà di concentrazione, rallentamento dei tempi di reazione, decadimento delle funzioni psico-cognitive, difficoltà a svolgere il proprio lavoro.

° Si tratta della sindrome delle apnee ostruttive del sonno (Osas). Diagnosticare le apnee e trattarle è molto importante perché il paziente, se la problematica non è compensata, può essere soggetto a colpi di sonno durante la guida ed ha ridotte capacità di concentrazione e di reazione al pericolo.

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04/06/2020

Dolori muscolari POST allenamento 👇🏻

Spesso si sente dire erroneamente "è colpa dell'acido lattico”.

L'acido lattico è un sottoprodotto del metabolismo anaerobico lattacido ed è un composto tossico per le cellule, il cui accumulo nel torrente ematico si correla alla comparsa della cosiddetta fatica muscolare ed ha un'emivita di 15 minuti, già in poche ore è riassorbito 🤸‍♀️

• I dolori muscolari post allenamento sono dovuti in realtà alla comparsa di microlesioni a livello muscolare, ciò causa una risposta infiammatoria a tali microtraumi, provocando dolore.

• Sono proprio questi piccoli traumi che permettono all'organismo di adattarsi allo sforzo migliorando le proprie capacità funzionali 💪🏻

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02/06/2020

Le intolleranze alimentari non si diagnosticano con alcun test. Le intolleranze alimentari sono disturbi diffusi (in tutto il corpo) e localizzati (tratto gastro-intestinale) che non sono diagnosticabili da prelievo ematico o stregoneria varia (pungidito, ipnosi e compagnia bella).

° Il problema delle intolleranze si affronta escludendo alcuni alimenti che si pensa possano arrecare fastidi e poi reintrodurre gli stessi singolarmente secondo un diario alimentare e vedere l'effetto conseguente.

° Altra cosa sono le allergie alimentari che sono molto più serie in termini di effetti immediati sulla salute, a volte anche mortali, e che hanno un percorso diagnostico che prevede la consulenza dell'allergologo e del nutrizionista.

° L'unico test affidabile per diagnosticare un'intolleranza è il Breath Test del Lattosio.
Di Dott. Massimiliano Cerra - Biologo Nutrizionista

Indirizzo

Via Antonello Da Messina 38/d
Villafranca Tirrena

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 20:00
Martedì 15:00 - 20:00
Mercoledì 15:00 - 20:00
Giovedì 15:00 - 20:00
Venerdì 15:00 - 20:00

Telefono

+393896880044

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