
22/07/2025
«La vita è degna di essere vissuta, se uno lo vuole, anche fino a 100 anni e nelle condizioni più feroci, ma dobbiamo essere noi che viviamo questa sofferenza estrema a decidere e nessun altro».
Con queste parole, lucide e potenti, Laura Santi ha salutato il mondo. Giornalista, attivista, donna coraggiosa, Laura ha affrontato con determinazione una delle prove più dure: lottare non solo contro la malattia, ma anche contro un sistema che, in assenza di una legge chiara sul fine vita, costringe chi soffre a percorsi lunghi, faticosi e spesso disumanizzanti.
Negli ultimi quindici anni, il quadro giuridico italiano ha riconosciuto con sempre maggiore chiarezza il diritto delle persone a esprimere volontà consapevoli e libere anche nelle fasi più difficili dell’esistenza.
Il disegno di legge attualmente in discussione, intitolato Disposizioni esecutive della sentenza n. 242/2019, appare tuttavia in contrasto con lo spirito della pronuncia che intende attuare. Il rischio è di ricondurre il tema del fine vita a un principio assoluto e astratto, l’“indisponibilità della vita”, senza considerare il vissuto soggettivo, la relazione terapeutica, la prossimità, la sofferenza.
Per questo, il Gruppo di Lavoro “Fine vita ed Etica” del CNOP ha elaborato una serie di osservazioni critiche e proposte emendative, espresse nel contributo della Dottoressa Laura Berretta, psicologa e Presidente dell'Ordine degli Psicologi dell’Umbria, che riaffermano con forza:
* il valore della relazione di cura e del contesto relazionale;
* la necessità di commissioni multidisciplinari territoriali;
* il riconoscimento della sofferenza come esperienza soggettiva;
* l’importanza di un accompagnamento psicologico, sanitario e umano lungo tutto il percorso.
Solo una legge fondata su ascolto, responsabilità e autodeterminazione potrà dare piena attuazione al dettato costituzionale e costruire una cornice autenticamente umana per il fine vita.
📄 Leggi l’articolo completo a firma della Dottoressa Laura Berretta 👉🏻 https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=131066