Urban Tree s.a.s (La Cura e la Cultura dell'Albero)

Urban Tree s.a.s (La Cura e la Cultura dell'Albero) La Cura e la Cultura dell'Albero.

Urban Tree sas nasce dalla pluriennale esperienza e passione dei suoi soci per l’ambiente ed in particolare per lo straordinario mondo degli alberi. Esperti nel settore forestale e ambientale non promettono prodigi, ma attenzione, cura, professionalità unitamente alla volontà di diffondere una cultura dell’albero

02/10/2025
Aggiornamento Protocollo sul Rischio Arboreo.PROTOCOLLO ARETÉ® ver. 4.0🌳 A nome di tutto il gruppo Arborete un ringrazia...
01/10/2025

Aggiornamento Protocollo sul Rischio Arboreo.

PROTOCOLLO ARETÉ® ver. 4.0

🌳 A nome di tutto il gruppo Arborete un ringraziamento a tutti coloro che continuano a sostenere il nostro progetto e a contribuire alla diffusione del Protocollo Areté® 🌲

PROTOCOLLO ARETÉ® ver. 4.0

A distanza di 4 anni dall’ultimo aggiornamento siamo lieti di presentare il nuovo PROTOCOLLO ARETÉ® per la Valutazione del Rischio Arboreo ver. 4.0.

Il tempo trascorso è stato utile e necessario per testare approfonditamente il metodo, correggerlo, tararlo e, grazie anche all’esperienza e al contributo dei professionisti che hanno scelto di utilizzare il Protocollo Areté®, arrivare ad una nuova stesura che ne migliora l’efficacia e l’esperienza d’uso.

Il Protocollo è accessibile al nuovo sito www.protocolloarete.it

A nome di tutto il gruppo Arborete un ringraziamento a tutti coloro che continuano a sostenere il nostro progetto e a contribuire alla diffusione del Protocollo Areté®

Per i nostri pazienti, solo visite a domicilio! :) For our patients, only home visits! :)Para nuestros pacientes, ¡solo ...
27/09/2025

Per i nostri pazienti, solo visite a domicilio! :)

For our patients, only home visits! :)

Para nuestros pacientes, ¡solo visitas a domicilio! :)

26/09/2025
30/08/2025

IL SILENZIO CHE PESA PIÙ DEL RUMORE: PROFESSIONISTI DEGLI ALBERI ABBANDONATI A SÉ STESSI
In questi mesi di tensioni crescenti attorno al tema degli alberi in città, colpisce – e non poco – l’assordante silenzio delle associazioni di categoria, delle società tecnico-scientifiche, degli ordini professionali. Tutti muti, quando non distratti: come se l’ondata di polemiche, accuse, sospetti e processi sommari che investe quotidianamente chi si occupa di impianto, gestione e cura degli alberi non li riguardasse.

Eppure, in prima linea non ci sono gli opinionisti social, ma tecnici, professionisti e pubblici dipendenti che ogni giorno si assumono responsabilità enormi. Persone che non solo mettono competenza e passione per mantenere e, quando possibile, conservare gli alberi, ma che devono anche rispondere di conseguenze pesantissime quando un albero cade, quando un ramo si stacca, quando un evento meteorologico estremo provoca danni. È lì che scatta la caccia al colpevole, con il dito puntato su chi “non ha visto”, “non ha previsto”, “non ha fatto”.

La realtà, però, è che dietro ogni albero che cade c’è un sistema di responsabilità spesso sproporzionato, che ricade su chi lavora con stipendi e compensi non certo alti, e che raramente trova il sostegno corale delle istituzioni o delle associazioni professionali. Si tace per paura di esporsi? Per timore di inimicarsi qualcuno? O, peggio, perché si preferisce restare in superficie e cavalcare il consenso facile di chi vorrebbe alberi eterni, indistruttibili e al tempo stesso “sicuri”?

Il paradosso è evidente: tutti sono pronti a puntare il dito, nessuno a tendere una mano. Si invocano responsabilità individuali, ma si dimentica la responsabilità collettiva di lavorare insieme, di ascoltare la scienza e la tecnica, di ragionare su dati, su conoscenze consolidate e non su impressioni o slogan. Si lascia solo chi, sul campo, prova a gestire un patrimonio vivo e complesso, senza mai ricordare che nessun albero è eterno, nessun rischio è azzerabile, e che la vera sfida sta nel trovare un equilibrio ragionevole tra sicurezza e conservazione.

In questo contesto, il silenzio delle associazioni professionali pesa più di qualsiasi polemica. Non una voce chiara, non un documento unitario, non un’assunzione di posizione che difenda chi lavora CORRETTAMENTE, o che almeno riporti la discussione sul terreno della conoscenza scientifica. È un vuoto che si traduce in solitudine per i professionisti, e in ulteriore sfiducia per i cittadini.
Forse è arrivato il momento di rompere questo silenzio. Perché non si può chiedere ai tecnici di essere allo stesso tempo eroi quando salvano un albero e capri espiatori quando un evento sfugge al controllo. E perché, in definitiva, la credibilità stessa della gestione del verde urbano passa dalla capacità di fare squadra: tra professionisti, studiosi, istituzioni e cittadini. Ma per farlo serve coraggio. Coraggio che, almeno finora, è mancato.

Allora come si esce da questo impasse? Proponiamo un tavolo permanente di coordinamento tecnico-scientifico, dove associazioni di categoria, ordini professionali, società scientifiche, amministrazioni comunali, organi di ricerca e università possano discutere, condividere protocolli e linee guida, validati dalla scienza e dall’esperienza sul campo?

Non è certo, la mia, una proposta originale, ma se diamo delle linee generali a questo organismo forse qualche passo in avanti può essere fatto. E, allora, quali potrebbero essere alcuni dei suoi compiti?
- fornire documenti e pareri pubblici chiari a tutela dei professionisti che operano correttamente;
- elaborare strategie condivise di comunicazione del rischio, per rendere comprensibili ai cittadini le scelte di gestione e manutenzione;
- promuovere formazione continua e aggiornamento dei tecnici, integrando dati scientifici, conoscenze ecologiche e strumenti di valutazione del rischio;
- fungere da punto di riferimento autorevole, evitando che la discussione resti relegata a slogan o processi sommari sui social.

Solo costruendo questo spazio di confronto strutturato sarà possibile uscire dall’isolamento dei professionisti, restituire fiducia ai cittadini e sviluppare una gestione del verde urbano realmente equilibrata, sicura e sostenibile.

(foto da https://firenze.repubblica.it/cronaca/2023/11/02/news/firenze_albero_crolla_in_strada_allarme_in_viale_giannotti_nessun_ferito-419408905/)

25/08/2025
The climate is changing, and so must our trees! 🌳 Kevin Martin, Head of Trees at Kew, is on a mission with our Kew exper...
24/08/2025

The climate is changing, and so must our trees! 🌳 Kevin Martin, Head of Trees at Kew, is on a mission with our Kew experts and partners worldwide to plant for the future, finding climate-resilient trees that will stand the test of time.Because trees don’t just look good - they cool our streets, store carbon, slow floods, and support wildlife 💚

𝟏𝟓 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝 𝐬𝐜𝐫𝐨𝐥𝐥 𝐛𝐫𝐞𝐚𝐤   𝐓𝐚𝐤𝐞 𝐢𝐧 𝐭𝐡𝐞 𝐰𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫           𝐎𝐟 𝐭𝐡𝐞 𝐎𝐚𝐤
12/08/2025

𝟏𝟓 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝 𝐬𝐜𝐫𝐨𝐥𝐥 𝐛𝐫𝐞𝐚𝐤
𝐓𝐚𝐤𝐞 𝐢𝐧 𝐭𝐡𝐞 𝐰𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫
𝐎𝐟 𝐭𝐡𝐞 𝐎𝐚𝐤

Se vedi un giovane albero in difficoltà e puoi aiutarlo, fallo!Con le alte temperature, giovani alberi piantati da poco,...
30/07/2025

Se vedi un giovane albero in difficoltà e puoi aiutarlo, fallo!

Con le alte temperature, giovani alberi piantati da poco, possono trovarsi in sofferenza.
Se ne incontri uno in difficoltà, una semplice irrigazione di soccorso può salvargli la vita.

Organizzati con:
- Ghirbe (o bottiglie)
- Secchi o contenitori riutilizzabili

Poca acqua può fare la differenza!

Un Grande Maestro!🙏🏻🌱
14/06/2025

Un Grande Maestro!

🙏🏻🌱

Ci ha lasciati ieri un vate della botanica italiana, il celebre Alessandro “Sandro“ Pignatti (Venezia, 28 settembre 1930 – Roma, 13 giugno 2025).

Le sue ricerche si sono occupate dell'ecologia, della biogeografia, della sistematica, della fisiologia e della sociologia della vegetazione europea, con particolare riferimento agli ecosistemi mediterranei e alpini.
Non tutti inoltre ricordano che ha lavorato anche alle alghe marine e l'ecologia urbana, in particolare di Roma.

È autore, fra i tanti libri che ha scritto, del più recente trattato di floristica relativo all'intero territorio nazionale italiano, la monumentale "Flora d'Italia" in quattro volumi, oggi giunti alla seconda edizione (con il contributo di Riccardo Guarino e Marco La Rosa per la versione digitale).

La citazione:

« La floristica non vive di sole checklsit e questioni nomenclaturali e, nel nostro campo, la produzione di contenuti non effimeri richiede impegno e dedizione non misurabili con il tempo scandito da Scopus e dall'ansia di ve**re citati a ogni costo. »

È un estratto di una lettera alla Società Botanica Italiana del dicembre 2018, in cui critica gli eccessi della bibliometria accademica, divenuta un obiettivo da strumento che era.

🔴 The Weather & Climate Livestream is live now: Live from NASA GISS, kicking-off the Weather and Climate 100-hour livest...
28/05/2025

🔴 The Weather & Climate Livestream is live now: Live from NASA GISS, kicking-off the Weather and Climate 100-hour livestream

Indirizzo

Viterbo
01100

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