“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l’intera vita a credersi stupido”.
2- non è importante "finire i compiti", ma piuttosto trovare metodi e strategie per poter "affrontare i compiti in autonomia”;
3- utilizzare computer dotati di software specifici (Convenzione con l’associazione Anastasis) che garantiscono l’autoefficacia nell’apprendimento;
4- valorizzare e padroneggiare i materiali didattici (libro, dispense, appunti,Internet, ecc.), recuperare le conoscenze pregresse (cosa so dell’argomento, cosa ho capito in classe, ecc.) e NON dare semplici ripetizioni sui contenuti affrontati a scuola;
5- lavorare in piccoli gruppi e condividere uno spazio comune, pur lavorando ciascuno sui propri compiti, perché dallo stare insieme nascono un confronto e uno scambio reciproco di esperienze, di soluzioni e di fatiche;
6- creare i presupposti perché ogni ragazzo possa, anche attraverso il confronto con gli altri, conoscere meglio se stesso e le sue caratteristiche, perché sia in condizione di accettarsi e accettarle;
7- lavorare in rete con la scuola, collaborando nell’individuare insieme agli insegnanti le modalità didattiche migliori per i ragazzi che frequentano il doposcuola.
Uso del computer e dei programmi
Il computer e gli strumenti compensativi sono elementi indispensabili per supportare i ragazzi con DSA nel percorso verso l'autonomia.
Gli operatori che lavorano con i ragazzi conoscono bene i software compensativi e le strategie di studio ad essi correlati e supportano i ragazzi nel comprendere come e con quali strumenti sia meglio affrontare ogni compito.
Il computer rappresenta il quaderno/libro digitale per lo studente con DSA, quindi ogni ragazzo ha a disposizione al doposcuola un PC, dotato dei software compensativi a lui necessari. È compito degli operatori individuare insieme al ragazzo quale sia lo strumento compensativo più adatto a ciascuno.
Il rapporto di un operatore ogni tre ragazzi consente di supportarli adeguatamente nel fare i compiti, pur lasciano loro uno spazio di “autonomia” per applicare le strategie di volta in volta suggerite dall’operatore.
Frequenza e durata degli incontri:
La frequenza con cui i ragazzi partecipano il doposcuola è di due incontri a settimana, della durata di 2 ore ciascuno, adeguata a fornire al ragazzo elementi per sviluppare la propria autonomia nell'affrontare i compiti.
Un numero maggiore di incontri rischierebbe, infatti, di non favorire un percorso verso l’autonomia e di generare una relazione di “dipendenza” dal doposcuola per fare i compiti.