03/06/2025
Una piramide per il presente e il futuro.
La nuova piramide SINU si basa su solide evidenze scientifiche che confermano i benefici della Dieta Mediterranea nella prevenzione di malattie croniche (cardiometaboliche, neurodegenerative, oncologiche) e nel favorire un invecchiamento sano. La dieta mediterranea si dimostra efficace anche nella modulazione del microbiota intestinale e dei metaboliti circolanti, elementi chiave per strategie nutrizionali personalizzate.
Focus su alimenti vegetali e sostenibilità
Il nuovo modello rafforza l’importanza degli alimenti di origine vegetale – frutta, verdura, legumi, cereali integrali, olio extravergine di oliva – come fondamento della salute umana e del rispetto ambientale.
I prodotti animali (carni rosse e lavorate) vengono ridotti, mentre latte, latticini, carni bianche e uova sono consigliati con moderazione. Zuccheri aggiunti, sale e alcol vengono esplicitamente limitati.
La piramide integra anche i principi della Planetary Health Diet della Commissione EAT-Lancet e le raccomandazioni di FAO e OMS, sottolineando l’importanza di alimenti stagionali, locali, minimamente trasformati e della lotta allo spreco alimentare.
Adesione in calo tra i giovani
Nonostante l’ampio riconoscimento dei suoi benefici, la Dieta Mediterranea registra bassa aderenza tra bambini, adolescenti e giovani adulti. Secondo recenti studi italiani:
Il 9% dei bambini non consuma mai verdure; il 7% non mangia frutta.
Il 47% consuma oltre 3 porzioni di carne a settimana.
Solo il 26% consuma cereali integrali regolarmente.
Oltre l’80% della popolazione adulta presenta un’aderenza medio-bassa alla Dieta Mediterranea.
La Dieta Mediterranea non è solo un regime alimentare, ma uno stile di vita che include competenze, conoscenze e tradizioni, nel rispetto del territorio e della biodiversità. Oggi la Dieta Mediterranea è anche un modello per affrontare le sfide degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030, con un’attenzione particolare all’educazione e alle nuove generazioni.