Dott. Di Costanzo Salvatore

Dott. Di Costanzo Salvatore Psicologo clinico specializzando in psicoterapia iscritto all'albo delle regione Campania (9618)

"La posizione dell’innamorato è sempre una posizione in cui si domanda se la propria alterità sarà riconosciuta. Il sogg...
12/01/2022

"La posizione dell’innamorato è sempre una posizione in cui si domanda se la propria alterità sarà riconosciuta. Il soggetto innamorato allora chiede al proprio partner: Accetti me in quanto differente da te? Riconosci la mia soggettività? Sarai in grado di prenderti cura delle mie differenze? Mi amerai per quello che sono e non per quello che tu vuoi che io sia?"

L’autore in questo articolo definisce l’amore come una posizione esistenziale caratterizzata dal riconoscimento dell’Altro

07/01/2022
26/12/2021

25/12/2021

Adolescenza: L'età dei cambiamenti

Che cosa vuol dire essere adolescenti? Come si mostra al mondo un adolescente? L’adolescenza è innanzitutto un’età di cambiamento e transizione, in molte culture occidentali, e non, l’adolescenza viene risolta attraverso dei riti di passaggio che accompagnano il soggetto all’età adulta. I cambiamenti che interessano l’adolescente hanno principalmente a che fare con il corpo, un copro che diventa sessuato, che diventa oggetto di desiderio da parte dell’Altro. Questa trasformazione corporea porta l’adolescente a vivere un’intensa angoscia, che in determinati casi può dar esito a diversi quadri psicopatologici.
Il corpo dell’adolescente fa segno dei cambiamenti che avvengono nelle rappresentazioni mentali relative se stesso e il mondo. Il dramma esistenziale dell’adolescente si caratterizza per la ricerca di un senso, di un significante che possa dare al ragazzo/a un posto nel mondo. Il senso stesso del rito di passaggio è quello di introdurre l’adolescente smarrito all’interno del registro culturale che possa far sì che l’angoscia venga attenuata dal legame sociale.
Nelle derive psicopatologiche dell’adolescenza il corpo si fa carico di quest’angoscia non mitigata, essa si trasforma in una sofferenza indicibile che prende forma attraverso l’autolesionismo, i disturbi alimentari e il ritiro sociale, forme di patologie caratteristiche dell’adolescenza.
Il sintomo per l’adolescente diventa un significante in grado di dargli un’esistenza nel mondo, seppur con risvolti disfunzionali, un modo per mitigare quell’angoscia associata al non senso e alla confusione generata dai grandi cambiamenti presenti nell’adolescenza.
Nell’adolescenza assumono un ruolo centrale l’esplorazione e la scoperta del mondo: i primi amori, le prime delusioni, le uscite con gli amici, le prime esperienze sessuali. Tra cambiamenti e nuove esperienze l’adolescente è chiamato a separarsi dalle figure d’attaccamento primarie per sviluppare nuovi legami sociali che possano per lui diventare una base sicura. Ed è proprio attraverso il legame sociale che l’adolescente può trovare un senso alla propria dimensione esistenziale. Attraverso il gruppo l’adolescente può sentirsi parte di un qualcosa, può trovare il proprio posto nel mondo. In certi casi questa ricerca di una dimensione gregaria può assumere anche dei connotati disfunzionali, come nel caso di adolescenti che iniziano a manifestare comportamenti antisociali riunendosi in gruppi di pari che rinforzano tali comportamenti, trovando nella devianza sociale il senso perduto della propria esistenza.
Parafrasando Pirandello, l’adolescente è un personaggio in cerca di autore, in altre parole potremmo dire che è un individuo alla ricerca della propria dimensione soggettiva. Un sostegno psicologico in questi casi può essere utile all’adolescente a trovare la propria dimensione, la propria strada, attraverso un processo complesso di individuazione.

"L’incontro terapeutico permette allora la genesi di un processo riflessivo che mette in luce l’invisibile moto emotivo ...
25/12/2021

"L’incontro terapeutico permette allora la genesi di un processo riflessivo che mette in luce l’invisibile moto emotivo che è alla base dell’incontro stesso, offrendo attraverso ciò che in fenomenologia si definisce “intuizione” una trasformazione della percezione della propria soggettività, sia nel terapeuta che nel paziente. Una trasformazione che mette in discussione le modalità di comprensione che si erano strutturate fino ad allora."

La fenomenologia rappresenta la base epistemologica di tutte quelle correnti attuali che in psicologia clinica si definiscono “intersoggettive”

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