Laura Ciuffini - Psicologa

Laura Ciuffini - Psicologa Dott.ssa Laura Ciuffini, psicologa, sessuologa, psicoterapeuta individuale e di gruppo, analista junghiana.

Diventiamo quello che ci ripetiamo.Siamo le storie che ci raccontiamo.Quello che reiteriamo dentro di noi diventa la nos...
23/07/2025

Diventiamo quello che ci ripetiamo.
Siamo le storie che ci raccontiamo.

Quello che reiteriamo dentro di noi diventa la nostra realtà.

Se io, per esempio, penso di non essere in grado di fare le cose, di non valere nulla, rafforzo il mio pensiero, lo confermo, me ne convinto giorno dopo giorno e questo mi definirà.

E condizionerà il mio futuro.

Le storie che ci raccontiamo diventano la nostra realtà e definiscono la nostra identità.

Inizieremo a guardare il mondo sempre con le stesse lenti.

Ma per rompere questo circolo dobbiamo imparare a cambiare il modo di raccontare la nostra storia.

”L’unico limite alla nostra realizzazione di domani sono i nostri dubbi di oggi”.
F. D. Roosevelt

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Quando frequentavo la scuola di psicoterapia, alcuni professori dicevano che non si deve pensare ai pazienti usciti dall...
04/07/2025

Quando frequentavo la scuola di psicoterapia, alcuni professori dicevano che non si deve pensare ai pazienti usciti dalla porta dello studio.

Non ci dovremmo portare il lavoro a casa, altrimenti le storie dei pazienti ci appesantiscono e ci riempiono la testa.

E io ho sempre pensato: ma è possibile? Io ai miei pazienti ci penso, anche quando sono a casa, mentre faccio una camminata, quando parlo con qualcuno; li penso eccome.

Ogni storia è particolare: ed io ricordo ogni vissuto di ogni mio paziente, da quando anni fa facevo tirocinio durante gli studi ad oggi.

So quanto coraggio e quanta fiducia ci vuole per sedersi nella sedia di fronte a me: anche io sono stata dall'altra parte e ci sono ancora.

Non è da tutti avere la forza di guardarsi dentro, o magari a volte non si è pronti per farlo.

Se ripenso alle mie prime sedute come terapeuta e mi vedo oggi, mi sembra passata una vita: se sono quella che sono umanamente e professionalmente, lo sono grazie ai miei pazienti, vecchi e nuovi, che hanno deciso di riporre fiducia in me.

Io lo dico sempre, non mi sento di promettere ai pazienti che facendo un percorso con me saranno felici e risolveranno i loro problemi, ma prometto che mi impegno più che posso, ci metto tutto il mio sapere e tutto ciò che ho.

Se non ci fossero i pazienti la psicoterapia cosa sarebbe? Nulla, vuota. E invece è piena di storie, emozioni, lacrime e tormenti: è piena di vita.

Ecco, la terapia per un terapeuta non sono i 50 minuti della seduta, è molto di più, è pensare al paziente al di là del setting, e volere sempre il meglio per la persona che ha deciso di affidarsi a noi!

Le relazioni vanno curate e alimentate giorno dopo giorno, con costanza e pazienza.Richiedono impegno: come un giardino ...
27/06/2025

Le relazioni vanno curate e alimentate giorno dopo giorno, con costanza e pazienza.

Richiedono impegno: come un giardino hanno bisogno di essere nutrite, annaffiate e curate per fiorire.

Come potremmo curare le nostre relazioni significative:

🌼 Comunica apertamente ciò che provi ed esponi all'altro le tue difficoltà;

🌸 Condividi del tempo di qualità con la persona a cui vuoi bene;

💐 Dai presenza, sostegno e ascolto a chi ti sta vicino nei momenti di difficoltà;

🥀 Non evitare i conflitti, ma affronta le discussioni in modo sano e rispettoso dell'altro;

🍀 In ultima, ma non per importanza, anzi, non dare mai per scontato: anche le relazioni più solide possono consumarsi se non vengono nutrite!

"Non mi rendo conto della mia stanchezza a volte. Non solo nel mio corpo, ma anche nel mio cuore".Queste sono le parole ...
20/06/2025

"Non mi rendo conto della mia stanchezza a volte. Non solo nel mio corpo, ma anche nel mio cuore".

Queste sono le parole di una mia paziente, che mi hanno spinta a riflettere.

"Sono stanca di fare finta che sto bene, che deve andare così. Sono stanca di essere forte".

Sono le espressioni di donne che ascolto e accolgo ogni giorno nel mio studio.

Arriva un momento, ad un certo punto, in cui ci si rende conto che siamo noi la nostra priorità, non gli altri.

Tu sei piena di vissuti, emozioni e di lacrime non versate.

Ci sono dolori che non si vedono, ferite che non guariscono.

Ci sono silenzi che parlano, carichi di significati profondi.

Quando dentro di te pensi: "Non è un problema, non fa niente!", lo è eccome, impara ad ascoltarti.

È arrivato il momento di prenderti cura di te: non sei sbagliata, non sei debole, sei un essere umano, con potenzialità e fragilità, e va bene così.

Fermati, ascolta la tua voce interiore, piangi se ne senti il bisogno, e sappi che sei la prima persona a cui dare attenzione, da custodire.

Prenditi cura di te!

È proprio sui Social che l’apparenza inganna.Nei social sono tutti meravigliosi, vincenti, hanno tutti incredibilmente u...
18/06/2025

È proprio sui Social che l’apparenza inganna.

Nei social sono tutti meravigliosi, vincenti, hanno tutti incredibilmente una vita pazzesca, tutti sono riusciti a raggiungere il proprio traguardo.
Il problema delle nuove generazioni, sono proprio i social. Il paragone effimero. Basato sul nulla.
I social fanno vedere gli altri in vite incredibili, in relazioni spettacolari e tutto rose e fiori.
Il mondo dei Social non è la vita reale.
La vita reale è ben altro.
Per tutti ci sono alti e bassi.
Per tutti ci sono giorni peggiori e giorni migliori.
Non sempre la realtà corrisponde a quello che vediamo.

Dalla pagina Fb: L'angolo della Psicologia

Nessuno è perfetto, e tutti prima o poi facciamo i conti con i nostri "limiti".Tutti viviamo momenti difficili e periodi...
13/06/2025

Nessuno è perfetto, e tutti prima o poi facciamo i conti con i nostri "limiti".

Tutti viviamo momenti difficili e periodi pesanti da affrontare.

Soprattutto al giorno d'oggi, dovremmo imparare ad essere più umili e meno arroganti.

Tutti abbiamo pregi e difetti, ed è proprio da questi ultimi che abbiamo l'opportunità di migliorare.

Teniamo sempre viva la possibilità di poter far crescere le nostre potenzialità e non sentirci mai arrivati!

Nell'immaginario collettivo lo psicologo viene visto come una persona senza problemi, imperturbabile e risoluta. Una per...
16/05/2025

Nell'immaginario collettivo lo psicologo viene visto come una persona senza problemi, imperturbabile e risoluta.

Una persona che deve rimanere impassibile davanti ai racconti commoventi dei pazienti, che non dovrebbe avere paure, insicurezze o lati d'ombra.

Non dovrebbe mai arrabbiarsi, o provare odio o essere triste: un uomo o una donna con i superpoteri.

Noi terapeuti non siamo robot: abbiamo un cuore che batte, una psiche che pensa e occhi da cui escono lacrime.

Siamo essere umani, con una vita normale, come quella di tutti: una vita non perfetta.

Soffriamo se un nostro familiare sta male, ci arrabbiamo se ci mancano di rispetto, e anche noi viviamo giornate o periodi della vita in cui non ci sentiamo al top, come tutti.

Essere psicologi non significa essere detentori del sapere. Quando chi mi sta vicino mi dice "Per fortuna che fai la psicologa, non dovresti reagire così!", non comprende che anche io provo emozioni, sono umana e posso sbagliare.

Mi commuovo sentendo le storie dei pazienti: l'empatia mi aiuta ad entrare in contatto con le emozioni di chi mi racconta il suo vissuto, con autenticità.

Non abbiamo nessuna bacchetta magica: il terapeuta conosce le sue vulnerabilità, ha lavorato molto su se stesso e ha degli strumenti per essere d'aiuto all'altro, conosce alcuni meccanismi della psiche umana.

Rimaniamo persone come tutti gli altri, con le nostre fragilità e le nostre criticità. Siamo integri, accoglienti e presenti, dando il meglio di noi stessi.

Al di là della professionalità, ci sono stati d'animo che non si possono spiegare. Per comprenderli occorre essere simili, occorre essere umani, al di là dell'essere psicoterapeuti.

13/05/2025
L'importanza della comunicazione nelle relazioni di coppiaComunicare crea ponti: attraverso la comunicazione si costruis...
30/04/2025

L'importanza della comunicazione nelle relazioni di coppia

Comunicare crea ponti: attraverso la comunicazione si costruiscono fiducia, rispetto e intimità.

Il silenzio genera vuoti, crepe emotive e distruzione.

Abbiate il coraggio di dire ciò che pensate e sentite!

Oggi proviamo un dolore che fa vedere tutto nero.Ci sentiamo tristi, senza speranze e senza via di uscita.Un tunnel lung...
14/04/2025

Oggi proviamo un dolore che fa vedere tutto nero.

Ci sentiamo tristi, senza speranze e senza via di uscita.

Un tunnel lungo e soffocante senza fine.

Il dolore è una ferita, un squarcio dove si fa spazio un po' di luce, piano piano.

Dobbiamo attraversare la sofferenza, con fatica, ma questo ci porterà alla trasformazione, a vedere il nostro dolore con occhi diversi, da un' altra prospettiva.

Il dolore, se vissuto con consapevolezza, ci aiuta a costruire una versione migliore di noi stessi.

Il dolore: dalle tenebre alla luce, dal nero del fango e delle profondità, alla bellezza dei fiori e dei colori della natura.

Il dolore ci plasma, crea un solco dentro di noi, ma poi ci fa rifiorire!

Perché ti arrotoli i capelli? Mi è spesso stata fatta questa domanda, e spesso in passato me lo sono chiesta anche io.È ...
02/04/2025

Perché ti arrotoli i capelli? Mi è spesso stata fatta questa domanda, e spesso in passato me lo sono chiesta anche io.

È un gesto che ho sempre fatto, fin da piccola, che oggi è diventata un'abitudine, direi quasi un "vizio".

Chi mi conosce bene lo sa, lo faccio spesso durante l'arco della giornata, anche durante le sedute, e i miei pazienti lo vedono, e a volte mi capita di farlo anche mentre guido.

Questo gesto ha dei significati psicologici.

Se si sta vivendo un momento di tensione, di nervosismo, potremmo toccarci i capelli per scaricare l'ansia che stiamo accomunando, potrebbe avere la funzione di anti- stress.

Giocare con i capelli fa parte della nostra comunicazione non verbale: un comportamento che può celare un nostro stato d'animo di quel momento o un'emozione che non riusciamo ad esprimere.

Arrotolare i capelli intorno alle dita può essere un movimento del nostro corpo che crea una distanza tra noi e gli altri, ci si concentra su di sé e ci si chiude al mondo esterno.

Se ripetuto durante la giornata, può indicare la presenza di un bisogno mancato, come se ci facessimo da soli una coccola compensatoria, o cercassimo di colmare un vuoto momentaneo.

Vari possono essere i motivi, e vari i significati.

Lo fai anche tu? Conosci qualche persona che lo fa?

Eccoti, Donna. Con la naturale e spiccata sensibilità che ti contraddistingue.Non ti sottomettere mai. Resta ribelle. A ...
08/03/2025

Eccoti, Donna. Con la naturale e spiccata sensibilità che ti contraddistingue.

Non ti sottomettere mai. Resta ribelle. A volte, per una felicità reale, è necessario passare da una rivoluzione difficile ma efficace.

Abbi la pretesa di rispettarti. Di non lasciarti sopraffare da chi vuole profittarsi della tua sensibilità, per renderti schiava delle sue regole egoistiche e medievali.

Alza la testa. Riprendi in mano la tua dignità e lotta. Tu sei importante. E non vali una mimosa. Ma la vita che sogni.

Vali quello in cui credi. E meriti di essere libera. Mai schiava dei disegni altrui.

Cammina, Donna.
Sogna e Vinci.

Il mondo si inchina al tuo Valore.

👠_Angelo De Pascalis_👠




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Via Cesa Nuova Cese Di Preturo
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