Dott.ssa Maria Lucia Evangelisti

Dott.ssa Maria Lucia Evangelisti Psicologa Clinica, Psicoterapeuta Analitica in formazione
Consulenze e supporto psicologico, laboratori esperienziali
Gestione dello stress, d. dell'umore

d'ansia, attacchi di panico, d. alimentari, problematiche adolescenziali, d.della personalità, d.

Felice e onorata di condividere con voi una tappa importante del mio percorso professionale: da oggi sono membro della C...
27/02/2025

Felice e onorata di condividere con voi una tappa importante del mio percorso professionale: da oggi sono membro della Consulta Giovanile dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo.
Ringrazio di cuore chi ha creduto in me e mi ha dato questa opportunità. Far parte di questa realtà significa per me poter contribuire attivamente alla crescita della nostra professione, dando voce alle esigenze dei giovani psicologi e lavorando insieme per un futuro sempre più solido e consapevole.

Grazie a tutti!

SIAMO INAGIBILI. Io credo di appartenere a una tipolo gia umana di cui si parla poco: gli inagibili. L’uomo inagibile e ...
21/09/2024

SIAMO INAGIBILI. Io credo di appartenere a una tipolo gia umana di cui si parla poco: gli inagibili. L’uomo inagibile e come una casa colpita dal terremoto. Non è caduta, ma è pericoloso starci dentro. Il terremoto che rende inagibili gli umani in genere si verifica nell’infanzia. Non è detto che il terremoto è quello che ci raccontiamo noi ricostruendo la nostra vita da soli o con l’aiuto di un analista. Il terremoto di cui parlo è molto misterioso, è qualcosa di diverso dal trauma. Gli inagibili sono inquieti di lungo corso, con l’aggiunta di tremori feroci e im-provvisi. Nel mio caso sono gli attacchi di panico, ma ognuno ha il suo modo di arrivare al dunque con la vita. Le persone rotte temono di cadere, magari per un nuovo terremoto anche lieve. E il timore ancora più grande è la sensazione di essere irreparabili. Se chiudi una crepa se ne apre un’altra. Se la nascondi se ne aprono tantissime. Non sei più un essere umano ma un allevamento di crepe. L’unico sollievo possibile per chiè inagibile è trovare persone con gli stessi problemi e farsi com-pagnia. Tu pensi di essere una sventura particolare e invece ti accorgi che è proprio la condizione umana a essere inagibile.
E allora ti ritrovi fratello di gente che ti sembrava incolume e vigorosa. Tutta apparenza. La verità è che da tempo gli esseri umani sono divenuti inagibili o forse lo sono sempre stati.
Siamo bruciati dalla vampa del ve**re al mondo e passiamo la vita dentro questa vampa fino a diventare cenere. La salute può ve**re solo dalla resa al nostro destino. La farfalla paga il suo prezzo a essere farfalla, la pietra paga il suo prezzo a essere pietra. Noi siamo vivi perché siamo inagibili. Se fossimo saldi e senza crepe non saremmo carne viva, ma calcestruzzo.

❤️

✒️ Franco Arminio, La cura dello sguardo.

❤️‍🩹 Guarire vuol dire incontrare se stessi; Jung ci ricorda che “l’incontro con se stessi è uno dei più sgradevoli”, ma...
11/09/2024

❤️‍🩹 Guarire vuol dire incontrare se stessi; Jung ci ricorda che “l’incontro con se stessi è uno dei più sgradevoli”, ma è un incontro necessario per evolvere. Solo affrontando il disagio possiamo davvero trasformarci, solo imparando ad ascoltare il nostro mondo interiore e a dare voce alle molte parti di noi, possiamo tornare a stare bene.
Spesso questo processo richiede coraggio: il cammino interiore sfida le apparenze, le regole del nostro io, sfida ciò che conosciamo e che ci è tanto caro e comodo. A volte bisogna andare controcorrente, fare delle scelte e abbracciare ciò che sembra un errore, per poi scoprire che era l’unica strada giusta.

💬 Sei cambiato. Lo spero. L’idea di un cambiamento intenzionale non funziona mai, mai, mai.Non appena dici ‘Voglio cambi...
30/05/2024

💬 Sei cambiato.
Lo spero.

L’idea di un cambiamento intenzionale non funziona mai, mai, mai.
Non appena dici ‘Voglio cambiare’ - cioè ti fai un programma - si crea una forza uguale e contraria che ti impedisce di cambiare.
Il cambiamento è una cosa che succede da sola.
Se entri più a fondo in quel che sei, se accetti quello che ci trovi, allora il cambiamento sopravviene da solo, automaticamente.
È il paradosso del cambiamento.

Fritz Perls: la terapia gestaltica parola per parola, Roma, 1980.

👉🏻 Sfatiamo i miti del nostro tempo: Il Mito della Psicoterapia: Una Riflessione Critica.(Tratto dal testo: I miti del n...
29/05/2024

👉🏻 Sfatiamo i miti del nostro tempo: Il Mito della Psicoterapia: Una Riflessione Critica.
(Tratto dal testo: I miti del nostro tempo, Umberto Galimberti)

⚠️ È un carosello quindi per leggerlo dovete scorrere le immagini del post.

Nel libro “I miti del nostro tempo”, Umberto Galimberti affronta un tema attuale e spesso frainteso: il mito della psicoterapia. In un’epoca dove la ricerca del benessere psicologico è sempre più centrale, si ritiene necessaria una riflessione critica sulla psicoterapia e sul suo ruolo nella società contemporanea.

‼️La psicoterapia può essere un prezioso strumento di crescita e guarigione, ma è fondamentale avvicinarsi ad essa con una consapevolezza critica, riconoscendo i suoi limiti e le sue potenzialità. In un mondo sempre più complesso e stressante, la riflessione di Galimberti ci ricorda l’importanza di un approccio equilibrato e olistico alla salute mentale.

Riflessione sulla noia. Tolstoj diceva che «annoiarsi significa desiderare».“La noia non è un problema da risolvere. È l...
27/05/2024

Riflessione sulla noia.

Tolstoj diceva che «annoiarsi significa desiderare».

“La noia non è un problema da risolvere. È l’ultimo privilegio di una mente libera”.

Il fatto che un bambino non si sappia annoiare di solito è sintomo che è iperstimolato.
Non dimentichiamoci che la noia è il preambolo dello stupore. Se i bambini li lasciamo annoiare, inizieranno a cercarsi la vita, ad essere creativi e a mettere in moto le loro funzioni esecutive (pianificazione, attenzione, memoria di lavoro, ecc.) attraverso il gioco libero.
La noia non è un grido d’allarme che ci deve trasformare in animatori di giochi o organizzatori di compleanni straordinari.
Non è necessario occupare tutte le sue ore.
Rilassiamoci.
La vita ordinaria è già abbastanza interessante: bisogna aiutarli a riscoprire lo straordinario dell’ordinario.

🖋️Catherine L’Ecuyer

Questo vale anche per gli adulti.

Viviamo in un mondo sempre più caotico e pieno di distrazioni, dove raramente ci permettiamo di annoiarci. La nostra dipendenza dai cellulari, con tutte le loro funzionalità, sta paradossalmente erodendo la nostra capacità di sperimentare la noia. Gli studi dimostrano che riempire costantemente la nostra mente con un flusso continuo di informazioni superficiali, tweet, post e pettegolezzi lascia poco spazio alla creatività e alle idee originali. Gli smartphone, che scorriamo incessantemente, ci offrono l’intero mondo a portata di mano. Questo stimola la produzione di dopamina, la sostanza chimica del “benessere”, che crea dipendenza e ci fa desiderare sempre più stimoli. Più stimoli riceviamo, più ne abbiamo bisogno.

Essere costantemente occupati è spesso visto come un tratto positivo, associato a essere interessanti, produttivi ed efficienti. Tuttavia, in questa epoca, le nostre menti sono sovraccariche di informazioni e distrazioni. L’eccesso di stimoli porta a una mancanza di attenzione, diventando un modo efficace per sfuggire alla realtà o a noi stessi.

La relazione analitica si nutre della capacità di ascoltare, di stare, di comunicare con gli immaginari che abitano la n...
22/05/2024

La relazione analitica si nutre della capacità di ascoltare, di stare, di comunicare con gli immaginari che abitano la nostra psiche.
È dalla capacità di far parlare tra loro le immagini, di considerare tutte le parti in gioco dentro di noi come preziosi protagonisti, che scopriamo chi siamo e raggiungiamo il “conosci te stesso”. Ognuno di noi è quel che è, e la terapia diventa un luogo attraverso cui poterci ri-conoscere come esseri unici.

Istruire e educare. «Istruire» e «educare» provengono dal latino. Il verbo instruere significa «preparare per», […] e ve...
20/05/2024

Istruire e educare.

«Istruire» e «educare» provengono dal latino. Il verbo instruere significa «preparare per», […] e veicola l’idea che tale preparazione avvenga mettendo dentro. Educere al contrario significa ti**re fuori, con il prefisso e- […] e veicola l’idea che qualcosa si estragga. Il primo verbo sottintende una visione dell’essere umano come una scatola vuota da riempire, il secondo un essere dotato di una potenzialità originaria che va risvegliata.

L’istruzione è importante ma non basta, perché noi non siamo solo una scatola da riempire; siamo anche una potenzialita caotica la cui azione va suscitata perché inizi a creare.
Anzi, a mio avviso è soprattutto questo che i nostri ragazzi hanno bisogno di ricevere dalla scuola: una motivazione che li metta in moto. È quanto affermava già Plutarco duemila anni fa: «La mente non ha biso-gno, come un vaso, di essere riempita, ma piuttosto, come legna, necessita di una scintilla che l’accenda e vi infonda l’impulso alla ricerca e un amore ardente per la verità». L’istruzione considera la mente come un vaso, l’educazione come legna da accendere.

Noi oggi però non sappiamo più educare, e per questo spesso risultiamo spenti. Non lo sappiamo perché siamo privi di una visione di noi stessi all’interno della natura e della vita.

📚Vito Mancuso, A proposito del senso della vita.

📷 Immagine ispirata al film L’attimo fuggente.

La fine degli amori e altri addii che trasformano la nostra vita.«Ci piacerebbe che la rottura fosse un taglio netto.Pre...
13/05/2024

La fine degli amori e altri addii che trasformano la nostra vita.

«Ci piacerebbe che la rottura fosse un taglio netto.
Preciso e chirurgico, d’un sol colpo, come la sciabola che decapita. Invece la rottura è una lacerazione».

❤️‍🩹Un legame che finisce è sempre uno strappo doloroso, che siamo tutti esseri spezzati. È questo a renderci umani. La nostra vita è scandita dall’esperienza della perdita. Gli amori, le amicizie, i lavori, le situazioni, le vite stesse: tutto finisce. E in questi frangenti le nostre certezze sono scombussolate, la «carne del mondo» si squarcia. Ma queste inevitabili esperienze vanno coniugate con la nostra identità, che solo all’apparenza è unitaria e costante. Ci costringono a fare i conti con l’insicurezza inerente all’esistenza, a lavorare con le macerie di ciò che credevamo di essere e a vivere, davvero.

La mancanza di conoscenza di se stessi porta all’infelicità di se stessi. Questa infedeltà può imboccare due strade, una...
08/05/2024

La mancanza di conoscenza di se stessi porta all’infelicità di se stessi. Questa infedeltà può imboccare due strade, una meno rumorosa dell’altra, ma ugualmente disperata.

La prima, è fuggire da se stessi, scegliere vie illusorie ma protettive, viaggiare senza sosta, cercare fuori ciò che non sia il coraggio di trovare dentro. Per mancanza di destinazione, ci si sottomette ai copioni inadeguati, alle maschere, alla moda, alla fama. Si indossano abiti in non nostri e quando si vorrebbe cambiare è troppo tardi per imprimere alla vita un nuovo inizio.

La seconda strada è indirizzare quell’ardore a distruggere, anziché a costruire, come il bambino che per comprendere il movimento misterioso del suo giocattolo lo rompe e lo rende inservibile.

A questi due possibili percorsi dell’infedeltà a se stessi, inautenticità o distruzione, si oppone solo una terza strada, l’unica da imboccare al trivio in cui l’esistenza è inevitabilmente posta: la fedeltà al cuore, che si ribella alle prime due vie perché sente la noia profonda di un destino inadeguato e carente. Come ascoltare l’inquietudine del cuore senza comprimerlo nel petto per troppa paura della vera chiamata alla vita?Come si fa a non mettere una corazza attorno al cuore per paura che la vita ci inganni o dopo dopo che la vita ci ha ingannato? Meglio un quieto sopravvivere o un inquieto vivere? ❤️‍🩹

📚L’arte di essere fragili, Alessandro D’avenia.

Non esiste trasformazione senza fatica. Sappiamo di dover bruciare fino in fondo e poi sederci sulle ceneri di colei che...
06/05/2024

Non esiste trasformazione senza fatica. Sappiamo di dover bruciare fino in fondo e poi sederci sulle ceneri di colei che un tempo pensavamo di essere e ricominciare da lì 🌸

Donne che corrono coi lupi
C. Pinkola Estés

❤️ La psicoterapia è un lavoro psichico creativo, dove il terapeuta può cominciare ad amare la sua pratica, proprio come...
03/05/2024

❤️ La psicoterapia è un lavoro psichico creativo, dove il terapeuta può cominciare ad amare la sua pratica, proprio come un’artista ama la sua arte.

Rafael Lòpez Pedraza, Ermes e i suoi figli.

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