26/06/2025
📌 Disregolazione emotiva in adolescenza: una crisi evolutiva che chiede contenimento, non controllo
L’adolescenza è una fase di profonde trasformazioni a livello neurobiologico, identitario, relazionale. È un tempo di passaggio in cui il soggetto si confronta con la necessità di ridefinire sé stesso, il proprio corpo, le proprie appartenenze, i propri confini.
In questo contesto instabile, la disregolazione emotiva non è un’anomalia, ma una manifestazione coerente con lo scenario interno: fragile, sovraesposto, spesso privo di riferimenti sufficientemente solidi.
🔍 Che cos’è la disregolazione emotiva nell’adolescente?
Si tratta della difficoltà, talvolta marcata, a riconoscere, nominare e gestire le emozioni in modo funzionale. Rabbia esplosiva, ritiro, crisi di pianto, comportamenti impulsivi, acting out, ma anche forme più silenziose come l’iperadattamento o l’anestesia emotiva, possono essere espressione di una regolazione interna ancora immatura e di un funzionamento psichico in profonda riorganizzazione.
La disregolazione non riguarda solo l’intensità dell’emozione, ma la capacità di stare in relazione con essa senza esserne travolti. Questo implica competenze metacognitive, affettive, linguistiche e relazionali che si stanno ancora costruendo, e che spesso oscillano tra fasi di regressione e slanci di autonomia.
🧩 Il ruolo dell’adulto: funzione regolativa e specchio riflessivo
In adolescenza, l’adulto non è più guida visibile, come nell’infanzia, ma faro stabile al margine del campo visivo.
📌 Essere contenitori simbolici: accogliere l’intensità dell’adolescente senza reattività, offrendo limiti chiari ma affettivamente motivati.
📌 Fornire strumenti di mentalizzazione: aiutare a dare nome e senso all’esperienza emotiva, sostenendo la nascita di una narrazione di sé.
📌 Restare nella relazione anche quando l’adolescente la mette in crisi: non farsi espellere dal campo, non leggere il conflitto come fallimento, ma come tentativo, spesso goffo, di chiedere un confine riconoscente.
👥 L’importanza del contesto educativo e relazionale
Famiglia, scuola, gruppi sociali: ogni ambiente contribuisce alla (de)regolazione dell’adolescente. Un sistema educativo che chiede prestazione, adesione, rapidità e controllo, senza offrire ascolto, senso, tempo e profondità, produce adulti giovani incapaci di autoriflessività e in perenne affanno emotivo.
📣 Disregolazione non è devianza, ma crisi di significato
Non è compito dell’adulto “controllare” le emozioni altrui, ma creare le condizioni affinché possano esprimersi senza distruggere, trasformarsi senza negarsi, essere nominate per essere attraversate.
🪞La regolazione emotiva è un processo intersoggettivo
Si costruisce nella relazione, si nutre di rispecchiamento e di coerenza affettiva. L’adolescente non ha bisogno di adulti perfetti, ma di adulti coerenti, riflessivi e presenti, capaci di tollerare l’ambivalenza e di sostenere la fatica del diventare sé stessi.
👉 La domanda non è: “Come possiamo farli stare calmi?”
Ma piuttosto: “Che tipo di spazio stiamo offrendo perché possano stare dentro sé stessi, anche quando questo sé fa paura?”
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