20/07/2022
Gli scienziati avvertono che mancano solo pochi anni prima che le conseguenze diventino catastroficamente chiare quando pesci, balene e delfini si estingueranno, con gravi implicazioni per il pianeta. Nel rapporto, i ricercatori della Global Oceanic Environmental Survey Foundation (Goes) affermano: “Si sta verificando una catastrofe ambientale. Crediamo che l'umanità potrebbe adattarsi al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici estremi. Riteniamo che l'umanità non sopravviverà all'estinzione della maggior parte delle piante e degli animali marini"
Un pericolo imminente che richiede attenzione a livello globale, se non si agisce in maniera repentina, apportando cambiamenti drastici nelle nostre malsane abitudini, le perdite saranno enormi e irrecuperabili, siamo già in netto ritardo ed abbiamo un debito enorme nei confronti di Madre Natura, ora dobbiamo esigere che i governatori mondiali non siano dediti unicamente alla poltrona e non essere più schiavi del becero dio denaro.
"Un team di ricerca con sede a Edimburgo teme che il plancton, i minuscoli organismi che sostengono la vita nei nostri mari, sia stato quasi spazzato via dopo aver trascorso due anni a raccogliere campioni d'acqua dall'Atlantico.
La ricerca fondamentale incolpa l'inquinamento chimico da plastica, fertilizzanti agricoli e prodotti farmaceutici nell'acqua. In precedenza, si pensava che la quantità di plancton si fosse dimezzata dagli anni '40, ma le prove raccolte dagli scozzesi suggeriscono che il 90% è ora svanito.
Gli scienziati avvertono che mancano solo pochi anni prima che le conseguenze diventino catastroficamente chiare quando pesci, balene e delfini si estingueranno, con gravi implicazioni per il pianeta. Nel rapporto, i ricercatori della Global Oceanic Environmental Survey Foundation (Goes) affermano: “Si sta verificando una catastrofe ambientale. Crediamo che l'umanità potrebbe adattarsi al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici estremi. Riteniamo che l'umanità non sopravviverà all'estinzione della maggior parte delle piante e degli animali marini".I risultati hanno spinto a chiedere un'azione urgente su diversi fronti poiché gli osservatori avvertono che le promesse della Cop26 di alleviare la crisi climatica sono state, finora, limitate.
Il team, guidato dal biologo marino ed ex consigliere del governo scozzese, il dottor Howard Dryden, ha raccolto e analizzato le informazioni di 13 navi e più di 500 punti dati.
Ora hanno avvisato la comunità scientifica delle loro scoperte e fanno appello affinché le preoccupanti implicazioni siano comprese e agire prima che sia troppo tardi."
Immagine ANGRY EARTH
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