17/07/2025
PERDERE PERSO E’ SOLO UNA QUESTIONE DI CALORIE?? COME INFLUISCONO GLI ORMONI SUL DIMAGRIMENTO? FA “INGRASSARE” DI PIU’ UN PIATTO DI RISO IN BIANCO E UNA MELA o UNA FRITTURA DI PESCE CON INSALATA?
Molti studi stanno dimostrando che la perdita del peso non è questione legata esclusivamente alle CALORIE.
“UNA CALORIA NON E’ SEMPRE UNA CALORIA”
E’ importante valutare la risposta ormonale tutte le volte che introduciamo un alimento.
Non esistono alimenti “puri”, cioè formati solo ed esclusivamente da grassi o proteine o carboidrati (ad eccezione dello zucchero o dell’olio) ma possiedono percentuali variabili dei diversi nutrienti.
I grassi forniscono 9 kcal per grammo mentre zuccheri e proteine 4 kcal per grammo, all’interno dell’organismo però vengono metabolizzati in maniera differente.
Quindi la cosiddetta “bilancia energetica” che per anni ha rappresentato l’unico strumento per la perdita di peso è un concetto ormai superato, bisogna iniziare a parlare di biochimica degli alimenti.
In poche parole a parità di calorie, gli alimenti possono avere un maggior effetto ingrassante rispetto ad altri con potere energetico simile o identico.
Questo è dovuto alle risposte ormonali che si verificano in seguito all’ingestione di cibo e alla metabolizzazione dei nutrienti.
Zuccheri semplici e carboidrati complessi non hanno lo stesso effetto perché la risposta insulinica è differente e quindi le stesse calorie possono dare una produzione di grasso differente.
Le diete eccessivamente restrittive fanno perdere peso in maniera transitoria, è necessario per ottenere un risultato duraturo nel tempo studiare la SECREZIONE ORMONALE.
L’ormone principale da tenere a bada per il suo effetto “ingrassante” è L’INSULINA che viene secreta in risposta ad un pasto ricco di zuccheri e può portare a patologie come obesità e diabete.
E’ importante tenere a bada i picchi di insulina a fine pasto evitando piatti costituiti esclusivamente di carboidrati.
PER MOLTI PUO’ SEMBRARE UN PARADOSSO ma fa “ingrassare” di piu’ un piatto di riso in bianco bollito con una mela che una frittura di pesce con del contorno di insalata, la frittura di pesce con l’insalata sollecita poco il pancreas e quindi poca produzione di insulina.
Sicuramente il piatto di riso in bianco con una mela ci farà avvertire una forte sensazione di fame dopo poco tempo dal suo consumo.
Ci sono altri ormoni che giocano un ruolo molto importante nhel dimagrimento:
- LA LEPTINA, prodotta dalle cellule adipose in risposta al pasto e manda un segnale al cervello dandoci il senso di sazietà;
- LA GRELINA, è “l’ormone della fame” stimola l’appetito viene prodotta quando lo stomaco è vuoto e invia un messaggio all’ipotalamo segnalando che è necessario mangiare;
- L’ADIPONECTINA, è secreta dalle cellule adipose (come la leptina) quando la quantità di grasso presente negli adipociti incomincia a scendere e svolge effetto lipolitico e del consumo dei grassi di deposito;
- IL CORTISOLO, noto come “ormone dello stress” i suoi livelli aumentano proprio quando il corpo è sotto stress ed è un ormone fondamentale per la sopravvivenza, perché mette a disposizione energia nei momenti di necessità.
Livelli costantemente elevati di questo ormone possono portare a consumare eccessive quantità di cibo causando un accrescimento di peso corporeo.
Situazioni che possono determinare un aumento di cortisolo sono l’eccessiva attività fisica, ridotte ore di sonno, stress lavorativo, stress psico – fisico, ecc.
Il cortisolo rallenta il metabolismo e induce a mangiare piu’ zuccheri per rifornirsi rapidamente di energia.
Se l’energia immessa nel sangue dal cortisolo non viene utilizzata l’organismo l’accumula sotto forma di grasso.
Sono fondamentali oltre gli ormoni che vi ho citato anche gli ORGANI CENTRALI NELLA REGOLAZIONE DEL METABOLISMO come la tiroide e l’ipofisi, che secerne il GH, ovvero l’ormone della crescita, che interagisce sul rapporto massa muscolare e massa grassa, stimolando l’utilizzazione dei grassi e l’aumento della massa muscolare.
IN CONCLUSIONE, non leggiamo solo le kcal di un alimento, ma scegliamo un alimento da un punto di vista qualitativo, cioè alimenti che consentono una corretta stimolazione degli ormoni nel nostro organismo.
Evitiamo tutti quei pasti che hanno un alto indice glicemico, inserendo oltre una certa quota di carboidrati (da gestire in base alle necessità di ogni singolo paziente) anche una fonte di proteine, fibre e grassi.
E’ importante inoltre distanziare i pasti indicativamente ogni 2-3 ore in modo da garantire un adeguato livello di zuccheri nel sangue (attraverso gli SPUNTINI) e in ultimo ricordiamoci sempre questo motto:
“COLAZIONE DA RE, PRANZO DA PRINCIPE E CENA DA POVERO” !!!!
Vi ringrazio per l’attenzione.
Studio Dott.ssa Milena Mennea - Biologa Nutrizionista
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