26/06/2025
“Il cellulare non è un compagno: è un dissuasore di relazioni.”
Con queste parole Maria Antonietta Gulino, Presidente del CNOP, mette in guardia contro i rischi dell’uso smodato dello smartphone, che incide sempre più precocemente sulla crescita affettiva e relazionale dei bambini.
Secondo l’OCSE, il 17% dei bambini prova ansia o nervosismo quando è lontano dagli schermi. Non è solo una questione di tempo online, ma del valore emotivo che la tecnologia assume nella quotidianità.
Un allarme condiviso su la Nazione dalla Dottoressa Patrizia Fistesmaire, direttrice dell'UOC Psicologia dell’Asl Nord Ovest: "A questa struttura si rivolgono futuri genitori e genitori già navigati. È significativo introdurre la tematica che farà parte della vita dei bambini e delle bambine e inciderà nel loro sviluppo psicofisico, perché l’educazione digitale inizia dai corsi di accompagnamento alla nascita".
La Dottoressa Fistesmaire richiama anche il pensiero dei professionisti Matteo Lancini e Alberto Pellai, sottolineando che il digitale non è neutro, ma è un linguaggio, una cultura, una modalità relazionale che i più piccoli apprendono osservando gli adulti.
Famiglie e scuola non possono essere lasciate sole. È urgente un piano educativo che coinvolga tutti: genitori, docenti, istituzioni. La psicologia può offrire strumenti, alleanze, visione.
“Il vero parental control non è un software, è la relazione educativa” conclude la dott.ssa Fistesmaire.
Perché crescere bene oggi significa anche saper stare senza schermi. Ma mai senza relazioni.
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