
30/08/2025
Se il cuore rimane buono, nonostante le pugnalate, allora hai vinto.
È una vittoria silenziosa, invisibile agli occhi del mondo, ma immensa nell’intimo. Perché non c’è forza più grande di quella di chi continua ad amare dopo essere stato ferito. Non per debolezza, non per ingenuità, ma per scelta. Perché la bontà, quella autentica, non è il contrario della sofferenza, è la sua trasformazione.
Ci sono momenti in cui ci verrebbe naturale chiudere tutto, alzare muri, promettere a noi stessi che mai più permetteremo a qualcuno di avvicinarsi tanto da poterci colpire. Ma c'è qualcosa di più grande nel decidere, nonostante tutto, di restare gentili. Di non lasciare che il dolore ci indurisca. Di continuare a credere nella bellezza delle persone, anche dopo aver conosciuto il loro lato più tagliente.
Un cuore che resta buono non è un cuore che dimentica, ma un cuore che perdona. Che non confonde il perdono con la debolezza, ma lo vive come atto di libertà. Un cuore così non si lascia cambiare dal male che riceve, non smette di vedere il bene, non perde la propria identità. E proprio in questo c’è la vittoria: nell’essere riusciti a non assomigliare a ciò che ci ha fatto male.
Non è una gara, non ci sono medaglie. Ma c’è la pace, quella profonda, che appartiene solo a chi ha scelto di restare luce anche attraversando il buio. Perché la vera grandezza non è nell’evitare le ferite, ma nel continuare a ba***re con delicatezza anche dopo essere stati trafitti. E chi riesce in questo, ha davvero vinto la partita più difficile di tutte: quella contro il cinismo, contro la rabbia, contro la tentazione di chiudersi al mondo.
Restare buoni è un atto rivoluzionario. E ogni volta che ci riesci, anche solo un po’, hai già fatto qualcosa di straordinario.
Charme 🌹