21/01/2021
DA ?
Basterebbe guardare i loro occhi per cogliervi SOFFERENZA e SOLITUDINE!
Come in una vera e propria fattoria, sono tenuti in serie e legati a catena!
Una condizione di schiavitù perenne che non consente loro di vivere la vita se non in quelle poche ore di caccia in cui faranno di tutto per compiacere il proprio aguzzino.
Saranno addestrati ad ogni abuso e privazione perché considerati veri e propri oggetti di cui disporre senza scrupoli...
E quando non saranno più adatti alla caccia verranno impietosamente uccisi nei modi più disparati.
Questi sono i cacciatori che amano la natura e i cani di cui dispongono!
(Gabriella Dimastrodonato)
Podencos detenuti a catena corta in una delle tante “rehalas” spagnole: naturalmente, i loro proprietari sostengono strenuamente la tesi di amare ed accudire come si deve i loro cani che in realtà altro non sono che innocenti ostaggi nelle mani di chi gioca con la loro vita, come fossero gli utensili di un mestiere e non esseri viventi e senzienti, con un cuore, con un’anima e con sentimenti, come noi.
I podencos come i galgo vivono all’inferno: diffondete e create coscienza, sono conosciuti come “los grandes olvidados” ovvero I DIMENTICATI perché se dei levrieri spagnoli si sente parlare spesso, loro sono ancora una razza poco conosciuta, di nicchia, ma altrettanto sfruttata e maltrattata.
Crea conoscenza, crea consapevolezza...
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