21/09/2025
Riforma IGR: è partita la disinformazione contro le ragioni dello sciopero generale!
Non solo Governo e maggioranza, ma anche organi di stampa e leoni da tastiera remano contro lo sciopero. È partita la disinformazione! Il sindacato non ha ricevuto ufficialmente gli emendamenti, ma solo indiscrezioni, mentre alcuni giornali conoscono i dettagli
RSM 21 09 2025 - Ci siamo! È partita la rincorsa a chi dice più sciocchezze per cercare di smontare le ragioni dello sciopero e mettere in dubbio la credibilità dei sindacati che lo hanno proclamato. I commenti social non sono nuovi e vanno dal “è una sceneggiata, sono tutti d’accordo” o al più mite “non serve a niente, tanto tirano dritto”. Ce n’è quindi per tutti i gusti.
Rispetto a questi commenti ognuno può esprimere le proprie valutazioni: di sicuro, la partecipazione allo sciopero serve per non dare il via libera a Governo e maggioranza nel compiere una profonda ingiustizia. I presupposti per cambiare questa legge iniqua ci sono: sta a tutti noi decidere se perseguirli.
Sui canali social del quotidiano La Serenissima si legge: “Il dibattito sulla riforma IGR ha generato una narrazione che suggerisce un presunto obbligo di spesa di 6.000 € con la SMaC, penalizzando i redditi più bassi. La detrazione del 15% sulle spese tracciate, fino a un massimo di 6.000 €, si traduce in un risparmio fiscale di 900 €. Non si tratta di un obbligo, bensì di un'opportunità per i cittadini di ottenere un beneficio economico tangibile, valorizzando l'economia interna. Questa misura si affianca al bonus "protezione del reddito", che offre un sostegno diretto di 500 € per i redditi fino a 15.000 €, decrescendo progressivamente fino a 80.000 €.”
Evidentemente questo giornale ha ricevuto gli emendamenti, visti i dettagli riportati, mentre il sindacato ne è a conoscenza per sommi capi solo grazie a qualche Consigliere di maggioranza, la/il quale ha ritenuto che una tale assoluta mancanza di rispetto verso il sindacato e chi rappresenta fosse davvero troppo.
Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza democratica: il Governo e la maggioranza sono talmente autoreferenziali da non voler rendere note per tempo le loro decisioni a chi le dovrà subìre!
Nel merito della nota diffusa dal giornale sopra indicato: si sostiene che chi decidesse di far spesa fuori territorio per spendere meno rinuncerebbe volontariamente a pagare meno tasse a San Marino e che, quindi, se non si avvale di questa “opportunità” è solo colpa sua. Siamo al ridicolo ed all’apoteosi della disinformazione!
Corrisponde invece alle indiscrezioni ricevute la notizia che l’ammontare dei 6.000 € smaccabili rimarrà tale per tutti i redditi, confermando quindi questa clamorosa ingiustizia. Oltretutto, verrebbe ridotto lo “sconto fiscale” massimo dal 22% al 15%, ovvero 900 euro annui, invece di 1.320. Dalle tabelle pubblicate sui siti dei sindacati vanno quindi aggiunti 420 euro di maggiori imposte.
Tutto ciò viene descritto come una buona notizia, perché verrebbe aggiunta una parte di detrazione da non documentare con la SMaC. Tale ultima misura indicata dal giornale ci risulta però che sia rivolta ai soli residenti, confermando quindi la discriminazione che subirebbero i lavoratori frontalieri.
Verrebbe altresì confermato il raddoppio delle imposte sul TFR.
Ci sono ragioni in abbondanza per aderire allo sciopero e manifestare il proprio dissenso contro questa riforma indecente e discriminatoria!
IL PROGRAMMA DELLO SCIOPERO - MARTEDÌ 23 SETTEMBRE
Ore 8.30 - Raduno in Piazza Nazioni Unite (inizio via G. Giacomini, sopra il parcheggio coperto)
Ore 9.30 - Partenza del corteo fino a Piazza della Libertà
Ore 10.15 - Interventi dei Segretari Generali di CSdL, CDLS, USL
La manifestazione in Piazza della Libertà prosegue per tutta la giornata
PARCHEGGIO: verranno distribuiti i biglietti per parcheggiare gratuitamente nel parcheggio coperto n. 9. La sosta è pagata fino alle ore 19.30.
CSdL - CDLS - USL