Dott.ssa Elisabetta Grimaldi life coach

24/12/2024

Carissimi auguri a tutti coloro che mi seguono su questa pagina.
Ci ritroviamo a breve qui per il seguito della storia e altri spunti di riflessione.
A presto

31/10/2024

La psicanalisi è stata uno dei grandi amori della mia vita. Al centro della ricerca e della esperienza psicanalitica la parola, qualcosa di molto più ampio del linguaggio, esplorato come una sua dimensione, insieme con le dimensioni delle immagini e della materia. La parola di cui qui si tratta non è mera descrizione di una realtà presunta oggettiva ed indipendente da chi la guarda e la comunica, ma straordinaria forza creativa capace di generare una realtà. La psicanalisi che ho praticato non giudica l'inconscio come malattia quindi come psicopatologia, ma come un idioma particolare a ciascuno che richiede un ascolto senza pregiudizi, senza moralismi, senza credenze precostituite. L'attenzione dello psicanalista si sposta dal soggetto al racconto che di sé viene fatto, con tutte le sue caratteristiche, cioè i modi e i termini della comunicazione, il non detto, le pause, i silenzi, le emozioni, le immagini evocate, gli eventi che si sono presentati nella vita. Racconto che può avere tratti isterici, ossessivi, paranoici, schizofrenici ma resta pur sempre racconto, cioè non definisce ontologicamente il soggetto come isterico, ossessivo, paranoico, schizofrenico. Questa psicanalisi mi ha avvicinata al grande potere della narrazione, delle immagini e dei simboli di cui mi sarei particolarmente occupata in studi ed esperienze successive.
Continua�
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22/10/2024

Dopo la laurea conseguita a Genova, ho proseguito la mia formazione a Milano dove, inizialmente, ho conseguito il titolo di Consulente in Psicologia dell’Organizzazione, attraverso un Master specifico. Allora la domanda che ci si poneva era: perché la cultura e, in particolare, la cultura industriale si è così staccata dalla natura e dai bisogni più profondi dell’essere umano? Come è possibile conciliare le performance aziendali con il benessere dei lavoratori e del pianeta? Come fare dell’organizzazione aziendale un corpo vivo che valorizza le energie di ciascuno, anziché una sovrastruttura che le imprigiona? Difficilissimo trovare soluzioni a queste problematiche schiacciate dalla pressione del mercato e delle ideologie. Ma in quel momento ho accettato, entusiasta, la sfida. Ho effettuato molti check up organizzativi e in tutti i casi in cui la riorganizzazione richiedeva “l’uomo giusto al posto giusto”, la strada del cambiamento risultava sempre quella di favorire la crescita personale e, con essa, l’attitudine al lavoro di squadra, in termini di capacità di comunicazione e di ascolto, di aspirazione a un miglioramento continuo delle singole professionalità, di presa di coscienza dei propri diritti e doveri. E soprattutto, poiché non si poteva prescindere da chi deteneva il potere decisionale, era determinante che i componenti della struttura direttiva dell’Azienda sviluppassero la loro capacità di visione, di comprensione dell’importanza del clima aziendale e di valorizzazione del capitale umano per incrementare la produttività generale. In troppi casi però i capi aziendali commissionavano la formazione per ottenere un miglior adattamento alla situazione piuttosto che una positiva trasformazione. Questa esperienza, pur con la disillusione che la ha accompagnata, ha avuto il merito di avvicinarmi alla psicanalisi, a cui poi mi sarei dedicata per molti anni”. Il racconto continua
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14/10/2024

La mia storia professionale.
Ho iniziato il mio percorso universitario con la filosofia ad indirizzo psicologico, laureandomi con una tesi in filosofia della scienza sulla tematica dello schema corporeo nella relazione mente-corpo. Come accade che determinati stati mentali possano influire sulle nostre condizioni fisiche? Esiste la psicosomatica? E su quali nozioni di corpo e di mente si basa? E' possibile un potenziamento reciproco tra mente e corpo? Queste domande, a cui è impossibile dare una risposta definitiva, mi condurranno molti anni più tardi a "incontrare" la Mindfulness e la Meditazione, oggi diventate alcuni degli importanti strumenti che utilizzo nella pratica di Life Coaching.
Il racconto continua..

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08/10/2024

Sin da bambina c’era una sensazione che mi accompagnava, provavo la sensazione profonda e indefinita delle cose che finiscono. Mi chiedevo spesso, con l'istintiva ingenuità dell'infanzia, dove vanno le cose quando finiscono. Ad esempio, chi vive in campagna può constatare che una pianta, compiuto il suo ciclo vitale, si trasforma in concime, mentre per me, che vivevo in città, non era così evidente l'insegnamento della natura.

Il mare… quel mare che mi chiamava e, allo stesso tempo, mi metteva in guardia. Provavo una strana attrazione, un richiamo verso le sue profondità misteriose, ma anche una sottile diffidenza. Forse, già allora, in modo inconsapevole, intuivo che quel mare poteva essere il luogo in cui avrei potuto perdermi o ritrovarmi. Era come se l’immensità delle sue acque mi sfidasse, chiedendomi di confrontarmi con me stessa, con i miei limiti, con la mia paura di sparire in qualcosa di più grande, di dissolvermi nell'infinito.

Sono queste le domande che hanno guidato i miei passi, che mi hanno spinta a scegliere il percorso di studi che ho intrapreso. Perché la morte? Che senso ha la fine di tutto ciò che conosciamo? E perché quella paura così profonda di perdere la mia identità, di svanire nel vasto oceano dell’essere, dove io e il tutto ci confondiamo?

Ciascuna scelta, ciascun passo, è stato un tentativo di comprendere. Ma forse, alla fine, è proprio accettare il mistero che ci rende davvero vivi.

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21/09/2024

Il disagio troppo spesso cattura tutta la nostra attenzione, assorbe tutte le nostre energie e non ci fa guardare più lontano, a scoprire la sua vera natura e il fine per cui esso si manifesta. Il life coaching ad approccio immaginale, quello che io pratico, ti aiuta a guardare la luna, non il dito.

20/09/2024

La domanda di senso della vita si esprime in vari modi, anche attraverso sintomi psichici o fisici: ansia, angoscia, attacco di panico, depressione, ipocondria, paura, difficoltà nella relazione con il corpo, il cibo, il sonno, il partner, i colleghi di lavoro, gli amici. Ma alla base c'è sempre la ricerca di risposta alle domande chiave: perché nasciamo e perché moriamo? Il life coaching ti aiuta a trovare la tua risposta, addestrandoti, con un percorso di consapevolezza, a riconoscere ciò per cui per te vale la pena vivere.

19/09/2024

Grazie davvero ai nuovi followers della mia Pagina!

10/09/2024

Adesso vi dico una cosa forte ma vera. Il Life Coaching in teoria è per ciascuno, perché ciascuno può aspirare a migliorare le proprie condizioni di vita fisiche, psichiche, mentali. Ma il Life Coaching dà i risultati più importanti con coloro per i quali il desiderio di intendere gli eventi della propria vita con lucidità e profondità di visione è più forte persino di quello di guarire. Il blocco più grande a intraprendere il percorso è rappresentato dagli attaccamenti a paure, credenze limitanti, schemi di pensiero che imprigionano nel ruolo di vittima, di certo scomodo, ma in cui si è abituati a riconoscersi. Il Life Coaching aiuta a osare divenire protagonisti della propria vita. Vi aspetto per intraprendere con me quel viaggio in cui Psiche può finalmente ritrovare consapevolmente Amore.

crescere in consapevolezza e osare divenire protagonisti della propria vita con Life Coaching, Mindfulness, Psicologia immaginale

08/09/2024

Sinceramente ... è stato difficile scrivere post in questo periodo tra immagini così contrastanti di vacanze felici reali o apparenti, di guerre e distruzione, di grida sorde che sembrano arrivare dalle donne afgane e iraniane, del coraggio e della volontà degli atleti paralimpici, di popoli non rappresentati dai loro governanti, di negazione dei diritti. Questa immagine dalla finestra delle mie vacanze mi ha fatto rompere il ghiaccio: c'è una luce nell'oscurità, bisogna guardare sempre quella.