Dott.ssa Silvana Cirelli Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Cirelli  Psicoterapeuta Psicologo Clinico
Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
(17)

25/05/2016

Tutto si può fare per amore a patto di non perdere se stessi, di mantenere intatto il patrimonio di dignità, autonomia orgoglio e rispetto di sé. Un rapporto sano è quello in cui non solo ci si ama reciprocamente, ma si difende la propria identità proteggendola da ogni possibile attacco esterno. Acc...

13/04/2016

Essere altamente sensibili è un dono e non una condanna. Spesso non si riesce a capire l'importanza di questa preziosa caratteristica

07/04/2016

Sempre più voci di esperti e studi internazionali mettono in discussione la sculacciata come metodo educativo e ne evidenziano i rischi. Sberle e scapellotti renderebbero i bambini più aggressivi, insicuri e da adulti più ansiosi e perennemente timorosi di non essere all'altezza

31/03/2016

La solitudine (quella sana) è necessaria al benessere psicologico dell'individuo. Una bellissima scelta di passi d'autore sull'importanza della solitudine

"Dialoghi interni" semplici....dai grandi vantaggi.
28/03/2016

"Dialoghi interni" semplici....dai grandi vantaggi.

  Non vi è dubbio, le parole hanno un forte potere e questo vale sia per chi le pronuncia e per chi le ascolta. Ma non è di comunicazione interpersonale che voglio parlarvi ma di comunicazione con l’inconscio. Oggi, voglio insegnarvi le 5 frasi dal potere curativo da dire a noi stessi. Uno strumento…

Dire troppi "si" senza convinzione ci fa correre il rischio di diventare soggetti "passivi".
14/03/2016

Dire troppi "si" senza convinzione ci fa correre il rischio di diventare soggetti "passivi".

27/02/2016

Difficile crederlo, però la rabbia serve. Madre natura ci ha regalato quest’emozione per aiutarci a sopravvivere.

08/02/2016

Dire sempre "sì" agli altri, spesso porta a dire "no" a noi stessi

13/01/2016

La prima cosa che ho dovuto imparare su di lei, e forse la più difficile che io abbia mai dovuto imparare in generale..che lei appartiene a se stessa, e quello che mi dà è una sua scelta e, per questo, ancora più prezioso. A volte una farfalla può fermarsi nel palmo della tua mano aperta, ma se chiudi la mano, in un modo o nell'altro, lei... e la sua scelta di essere lì.. se ne sono andati..

Barbara Hambly ღ

NO CHE NON MI ARRABBIO...5 Strategie per non perdere le staffe:1) CAMBIARE LE PRIORITA'.Chiedersi cos'è importante per s...
09/01/2016

NO CHE NON MI ARRABBIO...

5 Strategie per non perdere le staffe:

1) CAMBIARE LE PRIORITA'.
Chiedersi cos'è importante per sé: lo scopo della rabbia (per esempio, rispondere a un'offesa) oppure un obiettivo più alto come, per esempio, trovare un accordo per non rompere un'amicizia? A lungo andare queste valutazioni vengono interiorizzate e si finirà per scegliere in modo istintivo ciò che si è stabilito essere meglio.

2) "SFOGARSI" NON SERVE.
Abbandonarsi alla rabbia non ci fa sentire meglio. Anzi: più la esprimiamo più aumenta. Lo sfogo, infatti, non scarica l'attivazione fisiologica (pulsazioni, pressione del sangue, adrenalina ecc.), ma la incrementa.
Inoltre, poichè la nostra sfuriata innesca reazioni di rabbia anche nell'altro, la tensione resta alta.

3) Farsi domande del tipo: "Aveva davvero intenzione di offendermi?" oppure "Perchè ha agito così?", aiuta a reinterpretare i fatti considerando più sfumature: la rabbia, infatti, ci porta a vedere tutto nero. Se ci abituiamo a considerare la prospettiva dell'altro, diventerà spontaneo tenerne conto prima che la rabbia esploda.

4) CONTARE FINO A 10.....prima di lasciarsi andare: trattenersi e non reagire per qualche istante può rendere meno intensa la reazione.

5) PENSARE IN MODO ASSERTIVO.
Se un collega (o un compagno) vi fa un torto potete:
a) attaccarlo con frasi offensive o frecciatine (comportamento aggressivo);
b) fare finta di niente ma covare rancore (comportamento passivo);
c) chiarire con frasi del tipo: "Mi sono sentito trattato ingiustamente". L'ultima opzione si riferisce ad un comportamento assertivo. Si rispetta l'altro ma anche se stessi, i propri pensieri, le proprie emozioni, i propri valori.
Si tiene conto del fatto che possono esserci punti di vista differenti...così come differenti possono essere le esigenze. Esercitarsi a pensare così ci rende meno impulsivi.
(Dott.ssa S.Cirelli)

28/11/2015

“L’amore non deve implorare e nemmeno pretendere, l’amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé. Allora non è più trascinato, ma trascina.” Hermann Hesse Questo piccolo pensiero dovrebbe racchiudere il vero significato dell’amore, un sentimento che ahimè spesso viene maltrattato, of…

25/11/2015

“Quando sono preoccupata oppure quando sono nervosa, mi viene voglia di mangiare di più”. Di sicuro avrete sentito dire queste parole ed è anche possibile che siate stati proprio voi a pronunciarle. Sono processi che diventano, spesso, circoli viziosi. Quando siamo più in ansia, mangiamo di più, p…

17/11/2015

In un’occasione Steve Jobs disse, “non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore”. Una frase saggia, facile da capire, ma difficile da mettere in pratica dato che noi amiamo compiacere o sentirci lusingati. Tutti in un determinato momento della vita, abbiamo sent…

06/11/2015

Prima di tutto, non si deve pensare che l’amore, o quello che crediamo sia tale, debba vincere sempre o essere incondizionato. Come tutti i sentimenti, come tutte le sfide che si accettano, anche lo stare in coppia deve mantenere ben chiari dei limiti non valicabili che siano rispettosi di entrambe…

07/10/2015

Le persone tossiche sono ovunque. A volte possiamo esserlo anche noi stessi in determinate circostanze, se adottiamo alcuni di questi comportamenti. Tuttavia, la verità è che avere a che fare quotidianamente con persone di questo tipo può essere stressante e causa frustrazione. Infatti, se non si ha…

07/10/2015

"Stai attento ai tuoi pensieri, diventeranno parole.
Stai attento alle parole, diventeranno azioni.
Stai attento alle tue azioni, diventeranno abitudini.
Stai attento alle tue abitudini, diventeranno carattere.
Stai attento al tuo carattere, diventerà il tuo destino."

YMCA (Young Men's Christians Association)

06/09/2015

Ognuno nasce con la capacità di essere resiliente cioè di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, coltivando le risorse che sono dentro di noi. (vedi significato resilienza su wikipedia) Infatti, la nostra mente, come il nostro corpo, ha la naturale tendenza a trovare u…

11/07/2015

CHE FARE SE UN AMICO TI VOLTA LE SPALLE.
A tutti puo capitare, ma non è sempre utile indagarne i motivi; ecco come imparare a superare il voltafaccia.

PERDERE UN'AMICIZIA FA SEMPRE MALE.

Incredulità, disorientamento, a volte persino rabbia. Ma soprattutto, delusione: sono questi i principali stati d'animo che proviamo di fronte all'improvviso voltafaccia di una persona che, fino a un giorno prima, ci cercava con frequenza e condivideva con noi tempo, progetti, amicizia. Poi di colpo e senza spiegazioni cambia atteggiamento e si mostra disinteressata, estranea, talvolta persino offesa. Un'esperienza che ognuno di noi ha fatto almeno una volta nella vita e che può lasciare il segno se non la si affronta nel modo giusto perché contiene due elementi molto insidiosi: l'inspiegabilità e la freddezza.

La delusione è maggiore se non capiamo il motivo

Chi volta le spalle - in modo cosciente o meno - di solito non spiega i motivi del suo brusco cambiamento e non manifesta tristezza per l' amicizia che ha deciso di recidere così nettamente. Conseguentemente non capisce la delusione che provoca nell'altro. Non capendone i motivi, cercheremmo invano da lui una spiegazione. Non sappiamo se sentirci traditi o se abbiamo fatto qualcosa di male: tutto ciò, soprattutto se siamo un po' emotivi e temiamo il giudizio degli altri, ci mette sotto scacco al punto che spesso non osiamo nemmeno chiedere il perché del suo cambiamento. Restiamo lì, attoniti a subire passivamente la delusione. Ci sentiamo scoraggiati e al contempo rabbiosi perché crediamo sia assurdo perdere un' amicizia in questo modo. Cosa può essere accaduto? Qual è il motivo che ha spinto l'altro a un comportamento così inaspettato?

Cosa fare: accettiamo la sua scelta e non umiliamoci per recuperare l'amicizia

1. Provare una volta a salvare l' amicizia

Se teniamo davvero a questa amicizia, è comprensibile voler tentare un chiarimento. Ma non più di una volta; poi riprendiamo la vita di prima. Se non ci vedrà increduli e rabbiosi, forse sarà proprio l'amico o l'amica in questione a cercare il dialogo, magari per spiegarsi. Altrimenti dovremo arrenderci alla perdita di questa amicizia come a uno dei tanti eventi della vita.

2. Accettare il "non senso"

Accettiamo il fatto che alcuni comportamenti non abbiano una spiegazione logica. Il "responsabile" della situazione a volte non sa neanche lui perché l'ha fatto: può essere causato dal cambiamento d'umore in una personalità lunatica, può esservi opportunismo, superficialità, indole sospettosa....In ogni caso, non possiamo farci carico noi di un problema che l'altro non sente di avere.

3. Attenti a farne un'ossessione

Se la delusione, dopo diversi mesi, è ancora molto forte può trasformarsi in un'ossessione che ci rovina la vita e rivela la presenza di un problema in noi. Forse quell' amicizia simboleggiava qualcosa di più, o rappresentava un modo essere superato da cui però non vogliamo staccarci. Capirlo è fondamentale per ripartire senza zavorre. (R.M.)

29/06/2015

La concezione di Intelligenza basata su test psicometrici del tipo QI è oggi superata dal concetto di Intelligenza Emotiva, che si esprime come meta-abilità, ossia come abilità nel servirsi di capacità superiori attraverso la gestione dell'esperienza emotiva. Queste abilità sono cruciali per il nost…

"Stare con se stessi significa prima di tutto smetterla di mandar via le cose che non ci piacciono di noi. Stare con se ...
10/06/2015

"Stare con se stessi significa prima di tutto smetterla di mandar via le cose che non ci piacciono di noi. Stare con se stessi non è fare ordine nella propria interiorità, non è spazzar via il caos che spesso ci sorprende. Stare con se stessi è avere cura di tutti i demoni che passano dentro di noi, dalla gelosia, all’invidia, alle paure, alla rabbia. Stare con se stessi non è diventare migliori e soprattutto non è giudicarsi e criticarsi. Per stare con se stessi ci vuole molta pazienza…
Sentite cosa dice Rilke: «Sii paziente con tutto quello che rimane irrisolto nel tuo cuore. Sforzati di amare le domande, anche se ti sembrano porte chiuse a chiave o libri scritti in una lingua straniera. Non cercare le risposte. Non ti verranno date perché non sei ancora in grado di accettarle. Bisogna prima vivere ogni momento, ogni domanda, e un giorno, senza neanche accorgertene, ti farai strada da solo verso le risposte». (R.M.)

29/05/2015

Viviamo nella terra del ciò "che è" non in quella del ciò "che voglio/desidero/mi serve"
Per quanto forte bussiate contro un muro, questo non si trasformerà in una porta. Non avete il potere di rendere gli altri diversi da come sono. Potete però, imparare a cambiare voi....

15/05/2015

Consigli che aiutano a diventare emotivamente più forti

08/05/2015

Se stai con un narciso, non aspettarti che...(Parte II

La maggior parte delle persone è convinta che i narcisisti siano in realtà oggettivamente belli. Questa è una credenza assolutamente falsa, perché tanti narcisisti sono anche parecchio sgradevoli o non particolarmente belli, eppure riescono a catturare prede e le sanno selezionare molto bene. Il narcisismo è una condizione della mente molto complessa e in questo senso i/le partner in realtà non vanno a costituire un “noi” di coppia, ma sono meglio identificabili come estensione narcisistica, in quanto soddisfano i bisogni del narcisista. In questo senso l’articolo vuole descrivere che in relazioni con questa tipologia di persone non è contemplata una reciprocità e non possono esserci gli aspetti base per una relazione che possa funzionare. Prima di tutto, il narcisista, vedendosi solo da fuori e parzialmente, ha bisogno di “specchi viventi“, per non cadere nei soliti sentimenti di noia e depressione, ovvero di qualcuno che gli rimandi un’immagine positiva di sé. Ma non tutti hanno un funzionamento così lineare, ma in generale, oggettivare delle persone rispecchia il bisogno dei narcisisti di possedere degli oggetti. Perciò, prima o poi, c’è bisogno di nuovo materiale o nuove persone (o di entrambi), in particolare nei momenti di insicurezza, specialmente se l’estensione smette di fare il suo ruolo. Il narcisista individua l’estensione che era prima “adorata” (e adesso svalutata) e la rimpiazza con qualcuno che ritiene più importante. Nel precedente articolo si parla di impossibilità di costruire un legame, anche se in realtà la possibilità c’è, ma è quella di lui e la sua estensione (non il/la sua partner).

Continuando la lista del precedente articolo, non aspettarti che:

5. Quando rientra a casa abbia sorrisi per te. Se la personalità del tuo narcisista è abbastanza compromessa, potresti trovarti a dover fronteggiare la situazione tipica di Dottor Jekyll e Mister Hide. Infatti, ti sembrerà strano notare come a volte lo vedi brillante con colleghi, amici, conoscenti e con te sembra quasi esserci un muro. Il muro è sempre dovuto al fatto che la vostra relazione non è altro che caratterizzata da lui e la sua estensione che elargisce sulla base dei suoi bisogni (quando e come vuole lui). Non può, se non in certi piccoli frangenti, riconoscerti, perché il potere nella relazione ce l’ha lui, e tu hai fatto tanto per darglielo, e su questo dovresti interrogarti. Tendenzialmente riescono a mantenere un’immagine vincente al lavoro, con colleghi, sopratutto dal punto di vista dell’energia. Rientrati a casa invece i/le partner hanno modo di vederli come gli altri non li vedono, ovvero ombrosi, insoddisfatti, lagnosi, senza vitalità e cupi. Non aspettatevi pertanto sorrisi, e anzi, probabilmente preferiranno stare al pc, a guardare la tv, a giocare con il cellulare piuttosto che con voi.

6. Sia un partner fedele. La difficoltà maggiore dei narcisi è quella di ingaggiarsi in una relazione stabile, e questa è un po’ la loro croce, anche se spesso loro non percepiscono un’area di sofferenza su questo aspetto dovuta al fatto che spesso trovano partners che vanno “a costo zero“. Tendenzialmente sono sempre insoddisfatti della loro vita e pertanto cercano a volte conferme, a volte sono proprio degliemotionseekers (cercano emozioni nuove), e sopratutto detestano l’idea di precludersi possibilità nuove, e in questo senso cercano partners al di fuori di una relazione stabile (quando ce l’hanno). La via di fuga rimane sempre un fantasma nella relazione con un narciso, anche se tendenzialmente, quando questa è collaudata non tendono a chiuderla. Pertanto ci possono essere fantasie per la/il nuovo collega arrivato/a, per un/una cliente ecc… oppure possono essere prettamente fantasie legate al mondo virtuale. Spesso non concretizza perché vive una condizione dell’amore platonica alla ricerca del vero amore. Quando sono più perversi possono avere anche più di una vita parallela senza provare il minimo di senso di colpa per il/la partner stabile che hanno.

7. Sia premuroso nei tuoi confronti. Spesso i/le partner dei narcisi soffrono molto di deprivazione emotiva ed affettiva e in tutto questo non riescono a dare un senso e comprendere che il loro partner non è certamente il tipo che arriverà con le rose a casa. Sono poco presenti, perché nella loro mente non è contemplata la presenza dell’altro se non in pochissime occasioni, ma tendenzialmente hanno spazio solo per i loro bisogni. Queste considerazioni non includono le fasi in cui sono attratti e sentono di essere innamorati, dove possono avere molti slanci emotivi, destinati però a non durare per molto tempo sopratutto quando la relazione inizia a virare verso la possibilità di attaccamento amoroso. Questo succede sopratutto con i narcisi che hanno un attaccamento di tipo evitante, che vedono nell’altro/a figure ingombranti e castranti con le quali non vogliono riflettere su cosa sarebbe necessario fare per stare meglio assieme. Le emozioni che spesso prova sono quelle della paura, anche se spesso non ne è consapevole. Una delle modalità che il narciso utilizza per mantenere la distanza nella relazione è il silenzio, che sopratutto nelle fasi iniziali di una relazione con loro crea non pochi problemi ai partners. Il silenzio è sempre una modalità che loro utilizzano legata al potere, infatti questa è una delle armi più forti all’interno della relazione e stabiliscono chi mette le regole. Un po’ come se volesse dirvi: “Se ti va bene io sono così, altrimenti pazienza“, oppure “Non credere che io faccia tutte quelle cose che tu ti aspetti, perchè io non sono così“. Questo funge da gancio emotivo per molte/i partners che rimangono poi imbrigliati in un ginepraio di manipolazioni e di poco affetto. Possono lasciare in silenzio la vittima anche diversi giorni! Loro non si preoccupano di come state e non empatizzano con il vostro dolore.

8. Ci sia nei vostri momenti difficili. Il narciso e sopratutto la relazione con loro spesso non contempla la possibilità che ci siano vostri problemi, e quando ci sono non vi aspettate che ci sia una vicinanza. Il narciso vi dirà che quello è un momento in cui dovete vedervela da sole/i. Dipende sempre dal grado di perversione, ma in generale quando non lo è, lui fa così perché è sempre stato abituato a risolvere da solo le sue questioni, sopratutto emotive. Non può stare con le vostre emozioni, perché questo lo perturba parecchio e continua a dirsi che in realtà lui è un forte. E’ molto fragile.

9. Si confidi con voi. I narcisi sono tendenzialmente molto diffidenti, spesso perché hanno subito dei traumi molto precoci con le figure di accudimento, o abbandoni. Spesso i partner dei narcisi tendono ad entrare in dialogo con loro cercando questo canale, con la speranza che questo porti a momenti di tranquillità e amore. Potrebbe anche succedere, però è bene comprendere che tutto questo avviene con molta instabilità. Se la sera si è confidato, la mattina lo potrete ritrovare con l’ombra che lo caratterizza sempre. Tutto questo vi farà soffrire, perché non sentirete giustamente mai il legame. Ma il narciso teme profondamente il legame e pertanto vi rifiuterà e allontanerà sempre, magari concedendovi qualche momento di vicinanza emotiva o sessuale. Il gioco relazionale è sempre quello del “legami non legandomi“. E’ praticamente impossibile se non a fronte di una grande sofferenza interiore e sbilanciamento sui suoi bisogni e non su i bisogni di entrambi. Ma il narcisista, avendo messo vincoli molto forti sulla relazione, non vuole certamente scendere a patti con voi e con i vostri bisogni. A volte perché è molto perverso e non gli importa realmente niente, altre volte perché deve tenere molta distanza da voi per non cadere nella sensazione di costrizione e di limitazione di libertà.
10. Si impegni per renderti felice. Il narciso, spesso non gradevole come quello dell’immagine qui sotto, è completamente preso dalle sue questioni personali e non sembra trovare spazio per altro. Molto spesso capita che i/le partner, non avendo ancora capito con chi hanno a che fare o ammalati di illusione, inizino a far notare al narciso quanto poco faccia per loro. I movimenti relazionali sono molto interessanti perché possono oscillare da un totale disinteresse del narciso per la sua estensione (specie se ne ha un’altra) a quella di fargli/le notare che lui è esattamente così: “Prendere o lasciare“. Ci sono poche possibilità di mediare e in quel senso si cade nel vortice di mendicare briciole d’amore, perchè lui non sa dare. Il narciso può elargire qualche briciola, ma presto ritornerà tutto come prima e quando gli verrà fatto notare potrebbe addirittura darvi le colpe. Per esempio, se lui non vi fa una sorpresa o non vi manda neanche un messaggio potrebbe attribuirlo al vostro comportamento piuttosto che al suo. Ricordate che il narciso fugge dalla sua ombra. E’ molto più semplice di quello che possa sembrare: se lui ha voglia farà una cosa, se non ha voglia, sebbene possa rendere felice il/la partner, non la farà. E’ insensibile a qualsiasi tipo di compromesso e richieste minime e le vivrà come vostre pretese. Non ha voglia di doversi coordinare con nessuno per formare nessuna coppia. A lui interessa che voi facciate bene il vostro dovere… qualche bacio ve lo da. Ma chiedetevi: Mi basta? (a cura del dott. Antonio Dessì)

08/05/2015

Se stai con un narciso, non aspettarti che.. (Parte I)

Spesso chi ha lottato duro per stare con un narcisista si è ammalato/a di illusione, proprio perché la relazione con un narcisista spesso contiene un’altissima percentuale di messaggi contraddittori e non congrui che depistano il/la partner, che col tempo diviene affamato/a d’amore. Esito sicuramente di una personalità fortemente scissa e danneggiata, ora il narcisista diviene una cosa, ora diviene un’altra. Spesso chi gli sta accanto alimenta un ciclo di dipendenza nella speranza che un giorno arrivi il tanto sudato amore, e che il cuore del narcisista si riscaldi ed elargisca abbracci e “ti amo” a go go per così tanta devozione.

L’illusione è alimentata dal fatto che spesso i partner dei narcisisti si ancorano alle parti buone della loro personalità, nella speranza che si ripresentino sempre con più frequenza. Ma spesso questo non succede.
Se l’unione non avviene nella fase di innamoramento, che è l’unica che i narcisisti spesso vivono, non spingendosi verso un attaccamento amoroso, spesso le unioni avvengono per convenzioni sociali, a volte perché si è rimasti anni ed anni a torturarsi, e perché alla fine anche il narcisista è co-dipendente ed ha bisogno della persona che ha al suo fianco. Quello che spesso non viene compreso da chi vive una relazione con un narcisista è la diversità nei bisogni. Per il narcisista vengono sempre prima i suoi, e sicuramente la scelta di avervi vicino satura un suo bisogno del momento. Ma così come c’è in un momento, può sparire in quello successivo per tutta una serie di motivi. Non si legano profondamente a nessuno.

A volte i narcisi si possono sposare “per amore“, ma l’esperienza di molte coppie è spesso quella di vivere questo momento come un successo, e se arrivano i figli, con cui spesso i narcisi sono molto teneri, vengono vissuti come miniature di sé stessi e non come persone diverse da sé.
L’aspetto importante da riconoscere nella relazione con un narciso è sicuramente la presenza di slanci emotivi ed affettivi a volte molto forti, che presto fanno precipitare il partner/la partner in un vuoto affettivo, e consegnano l’immagine del narciso solitario, dedito a se’ e i suoi pensieri, che vola di fiore in fiore, la passività, l’alta percentuale di silenzio nella relazione (i narcisi non tollerano i discorsi). A questo si aggiunge una presenza del tutto ombrosa, distratta al/alla partner, tiepida/fredda sessualmente, e spesso tirannico/svalutante. Può dirvi le frasi più brutte senza rendersene conto, se è un classico narcisista. Se è più perverso lo farà con intento di ferirvi o di umiliarvi per una vostra caratteristica che non gli va bene, o semplicemente perchè i suoi bisogni sono più importanti dei vostri o di quelli della relazione.

Mai aspettarsi che:

1. Ti accetti incondizionatamente e ti ami per quello che sei: Il narcisista, nel suo movimento relazionale, assume in maniera quasi predittiva una posizione della mente dove diviene tirannico e svalutante. Le sfumature che può assumere il dolore per il/la partner che del narcisista ne hanno fatto oggetto d’amore ancorandosi alle sue parti piùbuone (e pertanto attraverso una visione parziale e scissa) è legata allearee di vulnerabilità e di insicurezza che sente, spesso sulla propria amabilità. Il narcisista le attaccherà tutte. Un buon indice che da un segnale chiaro che al proprio fianco si ha un narcisista è lasensazione di inadeguatezza che si può sperimentare e che il narcisista ovviamente attribuirà alle vostre caratteristiche e non certamente a quello che fa per farvi sentire così. Tendenzialmente i/le partner dei narcisisti fanno degli sforzi per compiacere o per colmare presunte lacune, ma è bene dirlo da subito: non servirà a niente, perché ci sarà sempre qualcosa che non va bene nel vostro comportamento, nei vostri atteggiamenti, nel vostro modo di mostrare amore, nella vostra capacità di gratitudine, nel vostro abbigliamento … Non è il caso di stare a pensare che cosa non va bene, ma capire da subito che per lui non siete abbastanza.

2. Ti gratifichi o ti faccia complimenti: il narcisista è tendenzialmente avaro e nella sua psico-logica “dare” equivale spesso a perdere qualcosa. In generale ciò che maggiormente teme di perdere è il controllo sulla relazione e sulle emozioni. Non può toccare emozioni perchè sentirebbe le sue, ed è troppo fragile per farlo. La gratificazione così come la gratitudine che puoi mostrare possono, a seconda del grado di perversione del tuo narciso, dargli fastidio e considerarli come una parte disfunzionale di te. In realtà, da un punto di vista clinico i narcisi spesso soffrono di invidia, anche se non la riconoscono e non la ammetterebbero mai. L’effetto deleterio sui partner e le partner dei narcisisti su questo versante è impressionante. La distorsione della realtà ad opera del narcisista è così potente da far credere alle/ai proprie partner che realmente non valgono e che dovrebbero migliorare o cambiare qualcosa di sé per essere finalmente amati/e. Niente di più falso, perché il narcisista ha estremo bisogno della persona che ha al suo fianco e profondamente teme l’abbandono, dal quale si protegge spesso mantenendo relazioni parallele. Non sente il bisogno di esprimere amore, ma di riceverlo quando e con la modalità che vuole lui.

3. Sia capace di chiedere “scusa“: L’autenticità della parola “scusa” non rientra nel vocabolario del narcisista, perché implica un gesto d’amore e di riconoscimento della sensibilità dell’altro e delle proprie azioni tiranniche. Se il narcisista è perverso sceglie di fare del male volontariamente (frasi, insulti, umiliazioni…), il classico narcisista è tendenzialmente meno distruttivo e inconsapevole, può deprivarti ma non umiliarti. In generale data la sua fragilità, non può permettersi di sgretolarsi come una statua di sale al sole. Su questo aspetto il narcisista gioca sempre sul piano della relazione con l’intento (inconsapevole) di stringere l’altro attraverso il senso di colpa e altre strategie. Pertanto, se non vi fa i complimenti non sarà perché è avaro (e narcisista) ma perché voi non lo mettete in condizioni di farlo. Se non vi viene a prendere da lavoro perché siete rimaste/i senza macchina non è mica dovuto al fatto che non intende rinunciare ai propri bisogni, ma perché voi avete dato poco preavviso. E se lo fa, molto probabilmente chiedetevi come siete posizionati/e nei suoi confronti in quel momento. Potrebbe aver sentito aria di distacco… Non interpretate mai il distacco come innamoramento del narcisista: lui vuole solo ottenere dei benefici dal rapporto con voi che poi gli serviranno dopo o per altre relazioni, per esempio. Dal punto di vista degli “errori“, ovviamente i suoi sono passabili e scusabili e sicuramente voi avrete esagerato nel farglieli notare. Pertanto, se flirta con altre, non è perché è incapace d’amare, ma perché voi non gli date quello di cui ha bisogno e si lagna su questa mancanza.

4. Ti faccia sentire desiderato/a sessualmente: la sessualità con un narcisista è un momento molto particolare perché potrebbe mostrarsi come il più tenero dei gattini (quando ha voglia ed è eccitato) ma anche il più terribile degli evitanti e frustranti amanti. Non sono rare disfunzioni sessuali nei/nelle partner. Questo è dovuto al fatto che la stragrande maggioranza dei narcisi non ha un buon rapporto con il proprio corpo, e di base hanno un desiderio sessuale debole. Questo è giustificato dal fatto che hanno continuamente bisogno di novità e cadono spesso nella noia. Non alimentano un desiderio per l’altro, e l’altro non è nelle sue fantasie sessuali, ma una volta riconosciuto che l’altro/a è attratta e la cosa è evidente, smettono di provare piacere perché hanno costantemente bisogno di un’area conflittuale spesso di seduzione. Può succedere che abbia una vita sessuale intensa con un’amante, però a patto che mantenga come base sicura la moglie a casa, un sostituto di figura materna che lo sostiene nell’esplorazione, essendo di base un fobico. L’attivazione del narcisista aumenta all’aumentare dell’impossibilità di legame, una sorta di gioco relazionale che si può chiamare “legami non legandomi“. Se lo amate, non sarete più interessanti perché non investe affettivamente. E’ un po’ come un bambino che va nel negozio di giocattoli e fa peste e corna per avere un gioco che ha visto, e dopo tante lagne ed averlo ottenuto, si stufa dopo averci giocato (o averlo distrutto) per un’ora. (a cura del dott. Antonio Dessì)

28/04/2015

Per cambiare le cose, è necessario iniziare ad avere atteggiamenti diversi

Indirizzo

Bologna
40139

Orario di apertura

Lunedì 16:00 - 20:00
Martedì 16:00 - 20:00
Mercoledì 09:30 - 12:30
Giovedì 16:00 - 20:00
Venerdì 16:00 - 20:00

Telefono

3395344465

Sito Web

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