03/10/2018
Il mal di schiena è il risultato di una serie di fattori che, quotidianamente, condizionano la nostra colonna vertebrale (forza di gravità, sedentarietà, stress, fattori psicologici, attività lavorativa, ripetitività dei gesti quotidiani, problemi degenerativi, ecc.). Esso non può essere considerato una patologia locale, ma un insieme di sintomi preceduti o accompagnati da squilibri in vari punti del corpo (es. rigidità e tensione a livello del bacino, degli arti inferiori, delle spalle che impediscono alla colonna di muoversi liberamente come dovrebbe).
Il "mal di schiena" o Lombalgia viene suddivisa in 4 tipi:
1. LOMBALGIA ACUTA (durata sino a 30 gg)
Si risolve entro poche settimane anche senza trattamento; le eventuali terapie sono solo sintomatiche. Dolore lombare o lombo-sacrale con eventuale irradiazione posteriore alla coscia, ma non oltre il ginocchio (lombalgia non specifica) che può causare l’impossibilità di svolgere la normale attività quotidiana e che ha una durata inferiore alle 4 settimane. Comprende anche “il colpo della strega”.
2. LOMBALGIA SUB – ACUTA (durata da 30 gg a 6 mesi)
Si presenta con la stessa sintomatologia della lombalgia acuta. La durata si prolunga oltre le quattro settimane e fino a tre mesi. Alcuni fattori di mantenimento del dolore (fisici, comportamentali, psicologici, stress, difficoltà lavorative…) impediscono la risoluzione spontanea della forma acuta; può risolversi ma anche evolvere nella cronicità.
3. LOMBALGIA CRONICA (durata oltre 6 mesi)
È l’evoluzione dei precedenti; l’insieme dei circoli viziosi fisici, psicologici e sociali che l’hanno provocata (e si intersecano nel mantenerla) ne rendono difficile (e rara) la soluzione; deve essere trattata con una riabilitazione specifica da èquipe multidisciplinari esperte.
4. LOMBALGIA SECONDARIA
È dovuta a una patologia SPECIFICA, è molto rara (meno di 1 caso su 200) ed ha una evoluzione ed una terapia specifica per ogni singolo caso.
DECORSO NATURALE DELLA LOMBALGIA
Nell’ 85%-90% dei casi la guarigione avviene nell’arco di tre mesi circa; il 40%-50% di questi pazienti tendono alla Lombalgia Recidivante.
Il 10%-15% dei casi diverranno Lombalgici Cronici.
Cosa fare quando fa male la schiena
1. Evita le posizioni ferme mantenute a lungo: il movimento aiuta.
2. Se ti è possibile, continua a lavorare
3. Quando i dolori sono molto forti riposati un po’, sappi però che diminuisce solo il dolore, ma non si guarisce prima
4. Evita per quanto possibile di metterti a letto durante il giorno
5. Qualora stai fermo o ti riposi, cerca di adottare le posizioni meno dolorose, e cambiale frequentemente
6. Appena puoi, muoviti
7. Se la posizione seduta peggiora il dolore, evitala
8. Usa il dolore: quando aumenta, ti dice cosa evitare momentaneamente
9. Non scoraggiarti per il dolore, anche se è forte: non c’è relazione fra intensità del dolore e danni alla schiena ed è molto probabile che duri poco, sia pure con alti e bassi.
10. Ricorda che ci possono essere delle ricadute: rimetti la schiena in forma.
Consigli
Non fidatevi solo dei farmaci: non risolvono completamente il problema.
Mantenetevi in forma: camminare, nuotare, andare in bicicletta vi farà sentire meglio per tutta una serie di motivi; vi renderete conto di poterlo fare senza aumentare particolarmente il dolore, vi gioverà psicologicamente, migliorerà la possibilità di riparazione dei tessuti, aumenterà la produzione di endorfine (cioè una morfina autoprodotta dal corpo per ridurre il dolore).
Cominciate gradualmente e fate qualcosa in più ogni giorno, in modo da vedere i miglioramenti.
Siate pazienti: è normale per chi soffre di mal di schiena avere ogni tanto dei dolori o essere bloccati per un breve periodo di tempo.
Vivete il più normalmente possibile: questo non vuol dire fare gli eroi, con il risultato di incrementare il dolore; significa invece dosare le proprie forze. Concedetevi alcuni momenti di riposo ma permettete al vostro corpo di recuperare nel modo migliore possibile con il movimento.
Mantenete le attività quotidiane: evitate solo i veri sforzi.