16/06/2021
Ma ci sei o ci fai?
Venghino, signori venghino, è aperta la fiera delle banalità.
Quante volte ti hanno posto queste domande?
Ripetiamole:
Sei maschio o femmina?
Ti piacciono i maschi o le femmine?
Fai il maschio o la femmina?
Sei sicur* che non sia solo un momento di confusione?
Oltre alle domande le classiche affermazioni:
Che sarà mai!
Esagerat*!
Te la prendi troppo!
La stai forzando!
La fai più complicata di quello che è!
Secondo me è una moda, poi passa.
Semplificazioni, banalizzazioni, stereotipi…
Eteronormatività e cisgenderismo.
Come se ognun* dovesse (e potesse) essere etichettat* in un’ottica di bianco/nero, ce l’hai o non ce l’hai, sei o non sei.
Inadatt*, incompres*, divers*, sbagliat*. Invisibile.
Ti suona familiare? Quali emozioni provi? Rabbia, tristezza, delusione, paura…o anche un mix di tutto questo.
Noi ci abbiamo riflettuto e nella scelta dei post da pubblicare abbiamo voluto affrontare tra i primi argomenti il concetto di identità, in generale, e di identità sessuale, nello specifico.
Da dove si inizia? Da te, dal tuo essere naturalmente compless*.
Semplicemente (e si, andiamo di semplificazione!) dal tuo ESSERE.
L’identità sessuale è complessa, fluida, in continuo mutamento e in quanto tale non è incasellabile.
è lo spettro dei colori: è che tra il bianco e il nero non ci sono solo sfumature di grigio ma l’intera gamma.
Se stai vivendo questi mutamenti, se ti stai ponendo queste domande, o altre mille, VA BENE.
Va bene porsele, va bene che tu te le stia ponendo, VAI BENE TU.
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